In Spagna la Radio è il mezzo di comunicazione più diffuso. Il fenomeno del momento, anche se l’emittente è seconda a Radio Ser per ascolti, è Radio Cope. Un fenomeno mediatico guidato dalla Conferenza Episcopale Spagnola.
Ne ha parlato in un doppio paginone nell'ampia 'sezione culturale' della domenica di 'Repubblica' Concita De Gregorio e di seguito riferiamo, in sintesi, i contenuti del suo lungo articolo.
Ogni mattina, alle 6 in punto, 3 milioni di spagnoli si sintonizzano su Radio Cope per ascoltare il programma-contenitore condotto da Federico Jimenez Losantos. Definire lo stile di conduzione di Losantos unico, aggressivo ed estremista è un puro eufemismo. Nel suo programma "La mattina" egli mischia abilmente con il suo stile barocco toni retorici, pause e un po' di proverbi provenienti dalla sana cultura contadina da cui proviene per attaccare, anche con toni volgari, tutti i suoi nemici: dal primo ministro ("quel complice di terroristi") allo stesso capo dell'opposizione, politicamente troppo debole ("quel frocetto complessato").
Nonostante il tono nessuna censura o radiazione per "Federico", come il pubblico chiama amorevolmente il proprio paladino, che gode della protezione del suo editore, ovvero la Conferenza Episcopale Spagnola (CEE). Infatti Radio Cope (Cadena de Ondas Populares Espanola), nata nel 1960 da una moltitudine di radio parrocchiali, è al 51% della CEE, al 21 % delle Diocesi, al 2% dei gesuiti, all'1,6% di altri ordini religiosi e al 2% dell'Associazione Nazionale Ciechi. Pare addirittura che Zapatero abbia chiesto l'intervento del Vaticano per "calmare" un po' la retorica di Losantos, appello che sarebbe caduto nel vuoto.
Forte del suo ruolo e dell'ammirazione del pubblico, Losantos continua per la sua strada e gioca al rilancio, spingendo per avere uno stipendio che sia adeguato agli introiti che fa avere a Radio Cope, magari tentando di raggiungere i 12 milioni di euro all'anno di Josè Maria Martinez, noto cronista radiofonico sportivo. "Federico" è l'unico giornalista a cui un magistrato ha elencato (inutilmente) una serie di vocaboli che non può utilizzare nelle sue dirette ed è passato dalla militanza nella sinistra antifranchista a posizioni conservatrici che ben conoscono gli ascoltatori di "La mattina".
Ovviamente i suoi colleghi e l'editore lo difendono. Anzi, forte del successo della Radio, il gruppo di Cadena Cope è pronto per lanciare una nuova iniziativa mediatica, questa volta televisiva: Popular Television, 60 milioni di euro di capitale che, ci tengono a precisare i dirigenti del gruppo, non provengono dalla CEE. "Noi non prendiamo soldi dalla Cee né la conferenza episcopale usa la Cope come canale di finanziamento". Sarà...