Da una ricerca effettuata da IT Mediaconsulting per RadioRai emerge un interessante panorama sulla Radio e il suo ascolto.
I cambiamenti che nel corso del secolo scorso hanno caratterizzato la popolazione italiana hanno avuto una conseguenza diretta sui mezzi di comunicazione e sulla loro fruizione. Nell'ultimo secolo e nei primi anni del nuovo millennio è cresciuta in modo esponenziale la mobilità degli abitanti e con essa la necessità di informazione.
Ad esempio nel 2006 il 31,2% dell'ascolto radiofonico si svolgeva in casa e il 68,8% in automobile. Inoltre la diffusione del telefono cellulare come mezzo di comunicazione perfettamente adatto alla mobilità ha dato una spinta alla convergenza dei media ed ha spinto allo sviluppo di contenuti radiofonici adattabili a un numero crescente di piattaforme.
In particolare nella ricerca, realizzata nei mesi ottobre/dicembre, è stata fatta un'analisi del ruolo rescente della mobilità come elemento di cambiamento sociale e delle conseguenze sull'ascolto radiofonico. La ricerca ha esaminato l'ascolto radiofonico in Italia, Spagna, Francia e Regno Unito. La fruizione dei media in mobiltià è cresciuta in tutti questi Paesi e non riguarda solo l'ascolto della Radio in macchina ma anche lo sviluppo di mezzi come il podcasting, molto gradito soprattutto alla popolazione giovane.
L'Italia ha un forte ascolto medio giornaliero di Tv con 237 minuti al giorno, seguita dal Regno Unito con 219 minuti. Il record dell'ascolto radiofonico va sempre al Regno Unito, dove si segue la Radio per 195 minuti al giorno, seguito dalla Francia. Ma l'Italia si aggiudica il record di ascolto della Radio in mobilità, con il 66% sul totale dell'ascolto, per un tempo stimato in 114 minuti giornalieri.