La relazione dell’Agcom 2014

Anche in questo luglio 2014 non è mancato il rituale della relazione al Parlamento del presidente dell’Agcom Cardani. L’anno è stato molto brutto per i media, con un rosso generalizzato nei bilanci. La Rai supera Mediaset, mentre Cairo e Discovery sono in netta controtendenza.

Vediamo l'analisi di'Radio Tv News', il periodico dell'associazione Confindustria Radio Tv:

“Una relazione ricca di chiaroscuri, di passaggio, a fronte di uno scenario tecnologico e di mercato che cambia a velocità vertiginosa in un anno nero (anzi rosso per i fondamentali economici anche delle Tv e delle Radio) come il 2013 e che richiederà un nuovo approccio regolatorio 2.0 orientato all'analisi dell'industria piuttosto che a quella dei singoli mercati.
Un nuovo modello “Internet oriented” che (integrando i poteri dell'Antitrust e della Privacy, come per la britannica Ofcom, e magari eliminando le troppe zone grigie di competenza comuni con il MISE) si dimostri capace di cogliere e regolare in modo equanime la complessità che deriva da un Internet pervasivo. Un Internet che genera “prodotti potenzialmente concorrenti rispetto a quelli delle modalità tradizionali”.

Ma tutto ciò “…con juicio!”, come a sottolineare delicatezza e urgenza, anche del raccordo su scala europea (soprattutto per gli OTT).

È in questa logica che si è articolata la relazione del Presidente di Agcom Angelo Marcello Cardani portata all'attenzione del Parlamento il 15 luglio scorso nell'affollata Sala della Regina. Nella prolusione iniziale in particolare la Presidente della Camera Laura Boldrini ha accennato al comparto dell'emittenza locale e della “fase difficilissima che attraversa, voci che si stanno spegnendo con il rischio di rendere più povera l'offerta informativa, essenziale in ogni democrazia”. “Bisogna evitare - ha aggiunto - che il pluralismo si concentri su pochi grandi soggetti televisivi e della carta stampata”.

Neppure troppo velato anche il riferimento agli OTT quando chiede nuove regole “che ci salvaguardino non solo dall'invadenza degli Stati, ma anche da quella dei nuovi giganti della comunicazione digitale che promettendoci tutto gratis entrano in modo suadente a controllare i nostri dati, dunque le nostre vite”.

Certo è che la crisi nel 2013 ha messo a dura prova il settore delle comunicazioni (sceso a meno del 4% del PIL), ma meno degli anni passati: secondo i dati (stimati) di AGCom ammontano infatti a 56,1 mld di euro i ricavi complessivi con un decremento di 5,4 mld (- 9% anno su anno) e il trend negativo vale anche per Tv e Radio che si assestano a quota 8,6 mld. Calano in particolare sia il fatturato della Tv gratuita (4,6 mld pari a - 6%) che la pay (3,3 mld, - 2%). La Radio si ferma a 603 mln (- 5%).

In dettaglio nel comparto televisivo: 21stCentury Fox/Sky Italia registra 2,6 mld di ricavi (- 3,5%) di cui 210 mln da pubblicità e 2,39 mld da offerte pay; Rai arretra dell'1,6% a 2,3 mld con il canone sostanzialmente stabile e la pubblicità in contrazione (632 mln); Mediaset espone ricavi complessivi per 2,28 mld (- 8,2%) di cui 1,73 mld da raccolta pubblicitaria mentre le offerte a pagamento salgono a 550 mln.

Di segno inverso i risultati di Cairo Communication (136 mln pari al + 269%) e Discovery (125 mln , + 110%).

Tanti i temi strategici nella vision di Cardani: dalla tutela dei consumatori alla promozione della concorrenza nei mercati delle comunicazioni elettroniche e dell'AV; dalla pianificazione dell'uso dello spettro radioelettrico alla garanzia del pluralismo e della parità di accesso ai mezzi di comunicazione e informazione; dalla tutela dei minori sui media all'educazione alla legalità e promozione dell'offerta legale di contenuti digitali passando per la “par condicio”, una normativa nata in un sistema fortemente polarizzato e basato su criteri aritmetici che ormai mostrano la corda nel tempo dei talk-show e soprattutto di Internet.
Forte il richiamo al legislatore - per il secondo anno consecutivo - perché provveda a una revisione integrale della materia con atto di rango primario (idem per la riforma del sistema radio Tv e del servizio pubblico e della governance Rai).


Particolare attenzione è stata riservata al tema della tutela del diritto d'autore on line che grazie all'introduzione del recente Regolamento già nei primi mesi di applicazione ha conseguito significativi risultati attivando un circuito virtuoso: “numerose procedure avviate si sono infatti concluse con l'adeguamento spontaneo di uploader, provider e gestori di siti alle richieste di AGCom, mostrando una risposta positiva della rete alle attività di contrasto alla pirateria” che deve essere accompagnata “da una serie di azioni positive volte a creare una cultura della legalità nella fruizione dei contenuti”.

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