Non è semplice il problema della ricanalizzazione “in chiave europea” della III banda televisiva, che dovrebbe trovare spazio anche per Europa 7. Ecco i problemi che possono insorgere emersi in una specifica riunione al Ministero…
Vediamo la nota apparsa sul 'bollettino FRT' "Radio & Tv Notizie":
«Il 15 aprile scorso si è tenuta a Roma presso la Direzione Generale Pianificazione e Gestione Spettro RadiOElettrico del Ministero dello sviluppo economico-comunicazioni, una riunione al fine di fornire ulteriori informazioni sull'avanzamento dei lavori relativi alla ricanalizzazione della terza banda che prevede l'adeguamento, entro il prossimo 30 giugno 2009, degli impianti di trasmissione televisiva in diverse aree geografiche del Paese da parte di numerose emittenti nazionali e locali.
L'incontro, a cui ha partecipato per la FRT il dr. Josè M. Casas, si è articolato in due sessioni: la prima di carattere eminentemente tecnico; mentre la seconda ha visto gli interventi del gruppo: "Tavolo Comunicazione - Ricanalizzazione". Nel corso della prima sessione, si è appreso da "Rai Way" che la concessionaria pubblica, per ragioni strettamente operative, non potrà probabilmente attuare l'aggiornamento dei propri impianti prima del 30 giugno 2009. Il "Masterplan" del Ministero prevedeva invece di iniziare il processo di ricanalizzazione approssimativamente dalla metà del prossimo mese di maggio.
In ogni caso il Ministero ha stabilito che le prime aree territoriali ad essere ricanalizzate saranno le regioni Basilicata ed Umbria. Nel corso della riunione del Tavolo comunicazione è stato evidenziato che l'operazione, al momento, non ha alcuna copertura economica. Ciò ovviamente rende assai difficile l'attuazione della campagna di informazione all'utenza coinvolta.
Le principali azioni da avviare dovrebbero orientativamente prevedere: a) la predisposizione di lettere ai vari soggetti interessati (emittenti, installatori, amministratori di condominio, amministrazioni pubbliche e comuni); b) l'individuazione del numero delle famiglie coinvolte nel processo, e, in caso di copertura finanziaria, l'attivazione di un "call center" di assistenza agli utenti per assisterli in caso di problemi nella risintonizzazione dei televisori. Tutte le emittenti interessate, dovranno poi informare gli utenti sulla procedura di ricanalizzazione attraverso i propri programmi informativi, il teletext, internet».