La Russia divisa da una fiction

Un discusso programma di Channel One –

Adolescenti di un liceo moscovita che fumano spinelli e fanno sesso. La fiction “Scuola” di Channel One è nel mirino della Duma.

Un programma sugli adolescenti moscoviti sta sconvolgendo il panorama televisivo russo. “Scuola” è una serie televisiva trasmessa da Channel One, la prima rete pubblica russa (e anche la più seguita) che racconta la vita dei ragazzi di un liceo di Mosca secondo uno stile documentaristico.
Quello che sta facendo discutere è il fatto che la fiction mostri, senza censure e filtri, i giovani studenti nel loro quotidiano, che si comportano, parlano ed agiscono probabilmente come molti dei loro coetanei in tutto il mondo (ma non tutti, per fortuna): dicono parolacce, si chiudono in bagno a fumare spinelli, si incontrano dopo le lezioni per ubriacarsi o fare sesso. Il quadro che ne esce è una generazione dipinta a tinte fosche, nel degrado e allo sbando.

La regista di “Scuola” è la venticinquenne Valeria Gai Ciaganava, che ha già girato 40 episodi dei 60 commissionati. La Ciaganava sostiene di aver scelto di modificare il copione di base, per riuscire a raccontare gli adolescenti in modo verosimile, rappresentando le loro problematiche e il loro fare da ribelli. “C'era un copione di base - ha detto Valeria Gai Ciaganava - ma non mi è mai piaciuto. Insieme ai ragazzi abbiamo riscritto tutti i dialoghi. In un linguaggio vero, che è pieno di parolacce e di ingenuità ma che è il linguaggio degli adolescenti. Poi, insieme, abbiamo cambiato anche i comportamenti dei personaggi, a seconda di come i ragazzi si comporterebbero realmente in certe situazioni imposte dalla fiction”.

Le prime critiche sono arrivate dal deputato della Duma Vladislav Yurchik, che ha parlato di sabotaggio pianificato: infatti il il 2010 è stato definito dal Presidente della Russia, l'anno degli insegnanti. Ma l'accusa più forte è che la fiction darebbe una visione distorta della realtà e ingiusta nei confronti dei professori che insegnano agli studenti dei licei.

La serie è stata invece promossa da Irina Khomenko, capo del Dipartimento di Pedagogia e Psicologia del RSPU, che definisce “Scuola” una fiction che “mostra degli studenti molto veri”.

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