La ‘saga brianzola’ fa bene a RaiUno

Un tentativo nuovo quello di ‘Una grande famiglia’, fiction di successo di RaiUno basato su una famiglia brianzola molto particolare. Il pubblico apprezza…

La saga familiare e la famiglia in genere è al centro della narrazione e allo stesso tempo il pretesto per affrontare una serie di temi molto sentiti oggi, sulla base di un soggetto scelto dagli sceneggiatori Ivan Cotroneo, Stefano Bises e Monica Rametta per "Una grande famiglia", fiction di successo di RaiUno, in onda il lunedì sera.

I Rengoni, oltre ad una famiglia sono un vero e proprio clan e nel giorno del compleanno del capofamiglia Ernesto (Gianni Cavina) e la moglie Eleonora (Stefania Sandrelli) organizzano la cena coi cinque figli: Edoardo (Alessandro Gassman) con la moglie Chiara (Stefania Rocca) e i due ragazzi, Laura (Sonia Bergamasco) con il figlio, Raoul (Giorgio Marchesi) con la compagna Martina (Valentina Cervi) e il bambino avuto in affido, Nicoletta (Sarah Felberbaum) e Stefano (Primo Reggiani). Una telefonata rompe l'atmosfera felice. Il piccolo aereo su cui viaggia il primogenito Edoardo è precipitato nel lago.

Una tragedia che dà il via alla fiction corale della famiglia Rengoni, proprietaria di un'azienda che si scopre sull'orlo del crac e che coinvolge e si estende ai legami, ai sentimenti e ai rapporti trai membri della famiglia. La fiction (girata in otto puntate) ha registrato un buon successo di pubblico (la terza puntata ha fatto, per esempio, il 26% di share) e continua a macinare ascolti.

Una fiction di successo in prima serata, dicevamo, che si sposta dalle location tipicamente romane a cui siamo abituati (vedi 'Un medico in famiglia', 'I Cesaroni' o 'Tutti pazzi per amore', quest'ultima sceneggiata da Cotroneo) e approda in una zona nuova ma che, per le ultime vicende politiche ed economiche è estremamente attuale, la Brianza.

Intorno alla vita dei Rengoni, una famiglia di imprenditori guidata da Ernesto e Eleonora, si intrecciano problemi e questioni sociali, come adozione, rapporti familiari difficili, divorzio, religione, rapporti con i figli. Nella saga familiare dei Rengoni questi temi sono presentati in un intreccio ben bilanciato a volte con i toni della commedia, a volte con toni drammatici, per via del mistero intorno al quale ruota tutta la storia della famiglia (la scomparsa del figlio nell'areo precipitato).

La trovata della persona scomparsa, ma sulla cui morte permane il dubbio costante di un ritorno non è poi originale e la si è già vista in varie fiction e soap ma in questo caso non è un espediente per dare un po' di pepe alla narrazione o per fare riposare un attore, bensì il punto di partenza e, probabilmente, di arrivo dell'intera narrazione.

Tra gli attori bravo il patriarca Cavina mentre Stefania Sandrelli è un personaggio ormai un po' inflazionato ma veste bene i panni della matriarca Eleonora. L'accento della Sandrelli e della Rocca non è certo brianzolo ma sono le città che hanno ospitato le riprese della fiction (Milano, Bergamo, Pavia, Como e Monza) a renderla più vicina al mondo della Brianza.

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