La scommessa di RaiDue

Esito incerto e poca gloria per il ritorno di ‘Scommettiamo che…’ su RaiDue, in versione ‘riveduta e corretta’ a cura di Michele Guardì: solo poco più del 10% di share. A fare il resto ci pensano Cecchi Paone e Matilde Brandi.

È andata in onda mercoledì sera "Scommettiamo cheO", show transfuga dall'ammiraglia Rai (RaiUno) a RaiDue. La dirigenza dei canali pubblici non ha spiegato il motivo di questo spostamento nel palinsesto ma, a programma visto, ci si rende conto che meglio si adatta ad una rete che gode (in ascolti) nel mandare in onda i pianti dei profughi dell'Isola, passando tuttavia da un flop all'altro, con talent-show di scarsissimo appeal come come 'XFactor'.

L'idea stavolta era, pare, di "catturare" il pubblico giovane della rete. In realtà è stata l'ennesima 'battuta d'arresto' del canale guidato da Marano che ha fatto solo il 10,31% di share, strabattuto da "Capri" (22,81%) e dalle altre reti Rai e Mediaset.

A dimostrazione di come siano cambiati i tempi dall'era Frizzi- Carlucci alla richiesta iniziale di far arrivare a Cinecittà delle persone con abiti da 'Promessi sposi' (guarda caso il prossimo lavoro teatrale di Michele Guardì, autore di questo 'Scommettiamo che...' per RaiDue) o a Milano gente vestita da antichi romani si sono presentati in pochissimi.

Il programma condotto da Alessandro Cecchi Paone e Matilde Brandi è diretto appunto da Michele Guardì, che con RaiDue ha un contratto di ferro che va da 'Piazza grande' alle varie trasmissini del 'gruppo' "In famiglia". E la sua impronta si vede. Crea quel clima casereccio, la curiosità da barbieria di paese, intervenendo anche stavolta direttamente.

Le scommesse fanno rimpiangere quelle dei tempi della coppia Frizzi-Carlucci e allo stesso modo la conduzione dei due, che era più elegante rispetto all'attuale. Forse per il fatto di avere fatto outing Cecchi Paone pensa di potersi lasciare andare a doppi sensi e battute che è forse difficile sentire anche nelle peggiori osterie.

"Zitta, tettona" dice a Matilde Brandi, che con Nancy Brilli commenta ridacchiando la prova di un concorrente che riesce (o prova) a indovinare una canzone osservando il movimento dei pettorali di due ragazzi muscolosi; fa battute un po' pesanti alla prova che prevede di far appiccicare alcuni sturalavandini alle schiene nude di alcuni ragazzi in un tempo limitato. Molte le inquadrature dal basso, molto dal basso, della bella Matilde Brandi (pare che Guardì abbia provveduto a rimproverare i cameramen).

Il regista dal canto suo prosegue la linea intrapresa nel programma mattutino con Magalli, approfittando di ogni occasione per intervenire in voce. E le scommesseO Che dire di due che fanno ballare i pettorali a tempo o di un tipo che fa spostare le mucche al suono di una trombaO Avanti il prossimo e speriamo che sia meglio.

'Scommettiamo che...O' è una trasmissione televisiva andata in onda su RaiUno dal 1991 al 2003 e basata sul format della ZDF "Wetten, dass..O". Le prime 6 edizioni sono state condotte da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci sino al 1995. Frizzi ha ripreso la conduzione nell'autunno del '99 con Afef e nella primavera 2001 con Valeria Mazza. Nel 2003 il testimone è passato a Lorella Cuccarini e Marco Columbro, con un crollo di ascolti.

Elena Romanato

Pubblica i tuoi commenti