La scomparsa di Claudio G. Fava

È moto a Genova il noto critico cinematografico ed ex dirigente Rai Claudio G. Fava, conosciuto per aver importato ‘Bautiful’. In realtà era un finissimo intellettuale che era bellissimo ascoltare…

Fava era anziano, da tempo un po' acciaccato ma la sua scomparsa non manca di colpire, perché era stato attivo anche in anni recenti e aveva sempre impressionato per la sua grande cultura, unita a una capacità di divulgarla a tutti e di applicarla al mondo della Televisione, del Cinema e dell'Audiovisivo che impressionavano chiunque avesse modo di ascoltarlo nel corso delle manifestazioni a cui interveniva o che 'patrocinava'.

Vediamo un suo breve ricordo sulla base di quanto è comparso sul giornale della sua città, 'Il Secolo XIX':

“È morto improvvisamente Claudio G. Fava, giornalista e critico cinematografico. Aveva 83 anni. Aveva lavorato a lungo in Rai organizzando tra l'altro, con il programma “Cinema di notte” cicli di opere di registi, sceneggiatori, attori.

Claudio G. (la G. sta per Giorgio) Fava era nato a Genova il 17 ottobre 1929. Laureato in legge, dopo un inizio di carriera nella città natale presso il 'Corriere Mercantile', è divenuto giornalista professionista nel 1961 ed è entrato alla Rai nel 1970, dove ha lavorato per la Rete Uno e, in seguito, come capostruttura della Rete Due.
Con questo incarico, per anni ha scelto i film e i telefilm della programmazione televisiva della seconda rete televisiva pubblica, introducendo presso il pubblico italiano molte serie famose ('Beautiful', ad esempio).

È stato autore di monografie su importanti figure del cinema italiano - da Alberto Sordi a Federico Fellini, a Ugo Tognazzi - ed anche di testi letterari, come i bozzetti raccolti in 'Tagliati al vivo'.
Ha collaborato con un gran numero di quotidiani, settimanali e riviste specializzate, oltre che con importanti rassegne cinematografiche in Italia e all'estero, presiedendo diverse giurie cinematografiche e televisive.

Studioso dei problemi legati al doppiaggio, in qualità di dirigente Rai ha commissionato migliaia di ore di doppiaggi e ridoppiaggi riportando in circolazione film ormai scomparsi come 'Il grande sonno', 'Acque del Sud' e 'I migliori anni della nostra vita', e introducendo al pubblico italiano opere mai prima presentate in televisione, a cominciare dal film forse più famoso dei fratelli Marx, 'Duck Soup', ribattezzato 'La guerra lampo dei fratelli Marx'.

Era sposato con la pittrice e caricaturista Elena Pongiglione”.

Di Claudio ricordiamo la grande carica umana, la generosità, la profonda cultura, uniti a qualche innocente civetteria (che serviva a mantenere un po' di mistero sul personaggio), come quella 'G.' (si veda l'articolo del 'Secolo'), di cui però gli piaceva ogni volta dare una spiegazione diversa. Lo ricordiamo per le belle introduzioni ai film della Rai, quando la Tv pubblica doveva anche fare 'cultura cinematografica'.

Noi di Millecanali lo avevamo seguito in particolare nel ruolo di direttore del festival del doppiaggio 'Voci nell'ombra' a Finale Ligure e anche lì seguirne le dotte e lunghe disquisizioni su cinema, Tv e doppiaggio, ma anche letteratura, cultura in generale, persino filosofia di vita, era semplicemente e autenticamente un 'grande spettacolo'.

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