È morto nella sua casa romana, all’età di 85 anni, il giornalista Emilio Rossi, già direttore del Tg1 Rai. Subì un vile attentato da parte delle Brigate Rosse.
Primo direttore del Tg1, dopo la riforma del 1975, Rossi era entrato in Rai nel 1956 dopo aver fatto le prime esperienze giornalistiche in un quotidiano locale. Durante la sua direzione del Tg1, che durò 6 anni, dal 1975 al 1981, venne gambizzato dalle Brigate Rosse che gli spararono addosso una raffica di proiettili nell'aprile del 1977 mentre, a piedi, stava recandosi al lavoro. Un vile attentato 'dimostrativo', tipico di quegli anni bui.
Rossi ricoprì poi le cariche di vice direttore generale della Rai, presidente del Comitato Tv e minori e presidente dell'Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana); è stato sino alla sua scomparsa direttore del Centro Televisivo Vaticano e ha collaborato anche con Sat 2000.
Nella sua carriera giornalistica Rossi è stato insignito di numerosi premi: dal premio Casalegno al premio Napoli, dal premio Gentile da Fabriano al premio Scarfoglio, dal premio Ischia al premio Ilaria Alpi, ricevuto nel 2007 per la carriera. Intensa anche la sua attività di scrittore, principalmente di saggi politici, fra cui si ricordano 'Il pensiero politico di Jacques Maritain', 'La politica come follia - Ironia e verità di Pascal', 'Una pendola per lo zar. La politica, il tempo, la morte' e 'L'undecima musa. Navigando con Ulisse nel mare della comunicazione di attualità'.