La scomparsa di Enrico Ameri

A soli nove mesi dalla morte di Sandro Ciotti è scomparso anche Enrico Ameri, compagno di mille battaglie a ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. Aveva 78 anni.

In fondo è quasi 'giusto' che se ne siano andati a poca distanza l'uno dall'altro. Nel giro di pochi mesi la radio italiana ha perso due suoi 'alfieri' dei tempi d'oro, due voci che ne hanno fatto la storia, nel campo sportivo ma non solo, e che resteranno ora indelebili, insieme, nella memoria degli ascoltatori, almeno ovviamente di quelli non più giovanissimi.

Dopo Sandro Ciotti è morto a 78 anni anche Enrico Ameri, l'altra grande voce della memorabile (e tuttora viva) rubrica radiofonica "Tutto il calcio minuto per minuto". Il popolarissimo radiocronista è deceduto nei giorni scorsi nell'ospedale San Giuseppe di Albano Laziale, vicino Roma, dopo una crisi cardiaca.

L'esordio di Ameri in Rai era avvenuto nel 1949 nel ciclismo (sport popolarissimo all'epoca), mentre nel 1955 c'era stata la cronaca della prima partita, Udinese-Milan. Nel 1960 venne l'epoca di Tutto il calcio minuto per minuto' e fu presto 'epopea'. Formidabile 'macchina di parole', straordinario 'raccontatatore' delle azioni e delle partite, Ameri era diverso da Ciotti, con cui fece presto coppia fissa per dare conto degli più importanti della domenica.

Tanto Ciotti era fine, pignolo, un po' narcisista e anche 'critico' e un po' distaccato quanto Ameri era passionale, irruento, sanguigno, istintivo. I due erano fatti per lavorare insieme, per dare un tono vario e attraente alla rubrica calcistica, proprio perché erano differenti nella (comunque straordinaria) professionalità e anche nel carattere. Si pizzicavano e si facevano magari anche qualche dispettuccio ma alla fine fine si volevano bene, hanno lavorato insieme per tantissimi anni e hanno lasciato straordinarie ore di radio nella memoria di tanti di noi.

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