Era l’uomo con il frac bianco che ha accompagnato Maurizio Costanzo al ‘Costanzo Show’ per tanti anni. Fratello del comico Giorgio, aveva lanciato nei tardi anni ’60 un personaggio radiofonico del tutto particolare e partecipato ad alcuni film comici.
È morto nei giorni scorsi Franco Bracardi, ai più noto come "il pianista" del 'Maurizio Costanzo Show'; altri invece lo ricordano ancora anche come attore comico in alcuni film italiani e addirittura come caratterista comico nella radio degli anni '60/'70.
Romano, uomo di spettacolo, pur non avendo la stessa verve e l'impeto del fratello Giorgio (Scarpantibus, Max Vinella, il fascista Catenacci...), Franco Bracardi aveva lanciato già alla fine degli anni '60 un curioso e simpatico personaggio radiofonico, Solforio, che offriva agli ascoltatori della radio i prodotti più improponibili e strampalati (celebre l'incredibile 'supposta a tre punte'), contenuti in "il pacco dell'operaio, il pacco del lavoratore". Nell'offerta Bracardi partiva sempre da 10.000 lire ma i suoi interlocutori riuscivano comunque a fargli abbassare il prezzo a 1.000 lire. A quel punto però, per motivi misteriosi (era ovviamente una gag, il classico 'tormentone'), Solforio tornava alla richiesta iniziale di 10.000 lire.
Bracardi interpretò il personaggio di Solforio in diverse trasmissioni (persino da conduttore) e approdò poi anche, per un po', ad 'Alto gradimento', dove propose, come ricorda Arbore, altri due personaggi "secondari" (ma non insignificanti) come "Mortificacion, la cartomante che prediceva sventure di tutti i tipi, e Pallottino, il personaggio della radio locale umbra che ce l'aveva con noi romani perché non gli rispondevamo mai al telefono e andavamo sempre a mangiare a Trastevere",
Discreto musicista, Franco Bracardi si era dato anche al cinema con parti comiche in "Il lumacone" di Paolo Cavara negli anni '80, nel celebre (per l'epoca) "W la foca" di Nando Cicero e anche in "Vieni avanti cretino!" di Luciano Salce. Ha però avuto la sua vera piccola grande fetta di successo proprio grazie al "Maurizio Costanzo Show", al quale partecipò come musicista già dai primi anni. Ecco come lo ricorda Costanzo:
"Per me Bracardi significa più di 20 anni di vita e di spettacolo insieme: è stato un grande compagno d'avventura con i suoi indimenticabili frac, con il quale ho condiviso momenti unici e trasferte storiche del Costanzo Show come quelle a New York o a Mosca e anche le paure".
Indimenticabile il momento iniziale della trasmissione, in cui Costanzo e Bracardi si presentavano insieme al pubblico in una sorta di "pre-programma" e dopo una conversazione di Maurizio chinavano la testa reciprocamente in segno di saluto, dando il via all'apertura del sipario del Teatro Parioli. Costanzo ricorda che Bracardi rimase nel gruppo del Costanzo Show anche dopo l'arrivo dell'orchestra di Demo Morselli perché, spiega, "lui per me era il Costanzo Show. Non a caso (appunto; Ndr.) per un lungo periodo avevo scelto di aprire il programma insieme a lui incontrandomi con Bracardi al centro del palcoscenico in quella che era una vera e propria liturgia che suggellava l'inizio ufficiale della trasmissione".
Spentosi il 'Costanzo show', si è spenta ora anche la fiammella di Bracardi, che era già stato a lungo malato, ma si era poi ripreso. Un comico gentile, un fedele compagno di vita e di palcoscenico di Costanzo, un uomo buono e discreto, che ci mancherà.