La scomparsa di Gilberto Evangelisti

Lo si ricorda soprattutto su RadioRai, quando dirigeva “a bacchetta” una redazione di talenti straordinari, da Sandro Ciotti ad Enrico Ameri. Gilberto Evangelisti era il decano dei giornalisti sportivi italiani e amava ancora insegnare il mestiere ai giovani.

Per chi di recente ha dato l'esame di Stato per diventare giornalista professionista era una presenza rassicurante e vicina (almeno psicologicamente). Pur avendolo conosciuto solo in modo superficiale, durante la settimana di corsi a Fiuggi, ho scoperto che con noi praticanti era a volte severo, nello spiegare come scrivere un pezzo ma sempre pronto a sdrammatizzare le ansie di noi giovani (del mestiere), prendendoci bonariamente in giro.
Ma Gilberto Evangelisti, morto questa notte a Roma a 82 anni, è stato anche un grande giornalista sportivo. Insignito lo scorso 30 marzo dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti per i suoi 50 anni di iscrizione all'Ordine stesso, Evangelisti era entrato in Rai, nel Giornale Radio, come redattore ordinario nel 1963 fino a ricoprire nel 1990 l'incarico di direttore della Tgs, la testata giornalistica sportiva della Rai, poi diventata Raisport.
Nel 1978 venne eletto membro del consiglio della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) e nel 1989 ne diventò presidente. Tra i riconoscimenti il Pennino d'Oro, assegnato dall'Ordine dei Giornalisti della Valle d'Aosta nell'ambito del premio giornalistico Saint-Vincent. Evangelisti aveva poi dedicato gli ultimi anni della carriera giornalistica a seguire con attenzione i corsi dell'Ordine professionale.

Ecco come lo ricorda la Fnsi: "La scomparsa di Gilberto Evangelisti è un lutto per tutto il giornalismo italiano e in particolare per la Federazione della Stampa. Giornalista di grande umanità e di elevate doti professionali, ha saputo portare la sua indiscussa capacità di relazione sia all'interno degli organismi di categoria, che ha sapientemente guidato, sia all'interno del giornalismo sportivo radio televisivo, dove ha raccolto grandi e significativi risultati".
Gilberto era fratello di Franco Evangelisti, a lungo considerato “l'alter ego” di Andreotti.

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