La scomparsa di Giorgio Faletti

Sconcerto, dolore e autentico cordoglio per la morte di un ‘comico gentile’ che tutti ricordavamo dai tempi di ‘Drive In’ e che era poi diventato uno scrittore da best-seller. Le ‘origini’ in Radio ad Asti.

“A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia”.

La frase, tratta dal suo ultimo libro, “Due atti in due tempi”, è stata postata il 3 luglio sulla pagina facebook di Giorgio Faletti, cabarettista, attore, cantante e scrittore. Faletti, nato il 25 novembre 1950 ad Asti, si è spento nel reparto di Radioterapia dell'ospedale Molinette di Torino, al termine di una lunga malattia.

Personaggio poliedrico, artista dai tanti volti, Faletti ha conosciuto il successo partendo dalla Tv, passando attraverso la musica come cantante e autore, approdando poi alla scrittura e anche al cinema impegnato, senza trascurare l'arte visiva. Ma oltre che per la sua poliedricità Faletti sarà ricordato come una persona dall'animo gentile, sensibile e ironica come ha dimostrato di essere anche nelle ultime ore, in base alla testimonianza dell'amico scrittore Massimo Cotto, che è stato con lui fino alla fine in ospedale.

Dopo il debutto al Derby di Milano negli anni Settanta, nel 1985 con Vito Catozzo e la sua espressione “Porco mondo che c'ho sotto i piedi” (che sarà il titolo del suo primo libro, dove rievoca le gesta di Vito Catozzo), vengono il personaggio della suora (Suor Daliso) o il testimone di Bagnacavallo, uno dei personaggi di punta del 'Drive In' di Antonio Ricci. Faletti fa parte di quel gruppo di artisti che propongono una nuova comicità, sfrontata, come Teo Teocoli, Zuzzurro e Gaspare, Carlo Pistarino, Gianfranco D'Angelo o anche la Gialappa's Band. Una comicità demenziale, che richiama quella americana in uno dei varietà più innovativi degli anni Ottanta e parte dei successivi, successo che Ricci è riuscito a replicare anni dopo con 'Striscia la Notizia' (e dopo il flop di 'Emilio').

Dopo 'Drive In' Faletti conquista poi la prima serata del sabato in “Fantastico” (era il 1990) con Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti. Intanto coltiva anche la passione per la musica pubblicando nel 1988 il primo mini-album, 'Colletti bianchi', colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti. Nel 1991 il suo secondo disco, 'Disperato ma non serio', poi scrive per Mina 'Traditore' e la include in 'Caterpillar', ma poi sarà anche autore di brani per Milva, Fiordaliso e Branduardi. Nel 1992 prende parte per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con 'Rumba di Tango' dell'album 'Condannato a ridere'. Ne1994 torna a Sanremo e questa volta con 'Signor tenente' (premio della critica) sfiora la vittoria, piazzandosi secondo. Il 1995 lo vede ancora sul palco dell'Ariston con 'L'assurdo mestiere' (Premio Rino Gaetano).

Nel 2002, divantato scrittore, pubblica 'Io uccido', fortunato thriller che vende oltre quattro milioni di copie, a cui seguiranno altri thriller (anche con 'trasposizioni cinematografiche' che vedono anche Faletti rientrare come attore). Colpito da un ictus, riprende poi l'attività di scrittore e si avvicina anche alla pittura. La sua prima mostra personale è nell'ex Chiesa Anglicana di Alassio (Savona) e per il successo viene prorogata di una decina di giorni.

Anche Antonio Ricci ha voluto inviarci un ricordo di Giorgio Faletti:

“Non voglio deluderti, ma questa volta mi sa che non ce la farò ad accendere la luce” - mi aveva telefonato Giorgio, confidandomi che sarebbe dovuto andare in America per curarsi. Per spiegare il suo multiforme talento, ero solito ripetere che, se Giorgio si fosse messo in testa di fare il lampadario, si sarebbe appeso al soffitto e, prima o poi, da qualche parte una luce si sarebbe accesa. Oggi è buio. Io ho perso un compagno di chitarre, di notti insonni e di sogni non detti. Tutti abbiamo perso un ragazzo buono”.

L'amico Massimo Emanuelli ci ha invece inviato un particolare ricordo di Faletti, diciamo così 'radiofonico':

“Gli esordi radiofonici di Giorgio Faletti risalgono al 1975 a Radio Asti. Di questa storica emittente fondata da Cono Marmo, Franco Musso (dipendente delle P.P.T.T. e radioamatore) ed Ugo Dezzani, parla Millecanali su uno dei suoi primi numeri. Radio Asti aveva sede in via Tosto 39 ad Asti, irradiava i suoi programmi dai 102,500 MHz, da una divisione societaria nacque successivamente Tele Asti International (poi Tai44) per iniziativa di Marmo e Musso, mentre Dezzani continuò a gestire la Radio che si trasferì a Dezzano. Faletti esordì appunta a Radio Asti con un programma musicale nel quale faceva gag e battute fra un disco e l'altro.

Nel 1976, dopo un anno di Radio Asti, si trasferì a Milano ad aveva iniziato a fare il pubblicitario, la sera si esibiva al mitico Derby Club. Fra il 1976 e il 1978, durante gli anni di piombo, Faletti cercava di far divertire il pubblico ed ebbe la fortuna di incontrare compagni di avventura fantastici come Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Francesco Salvi, Paolo Rossi. Al Derby Club Faletti partecipò alla fortunata commedia 'La tappezzeria' di Enzo Jannacci, con il gruppo dei Repellenti composto da Mauro Di Francesco, Teo Tecoli, Paolo Rossi, Francesco Salvi, Giorgio Porcaro, Diego Abatantuono, e Massimo Boldi.


L'esordio televisivo di Giorgio Faletti avvenne grazie a due storiche Televisioni locali: TeleAltomilanese ed Antenna 3 Lombardia. A Telealto Faletti partecipò al programma cult 'Playboy di mezzanotte', nel 1979, due anni dopo a 'Il guazzabuglio', fucina di personaggi che saranno poi famosi nel varietà di Antonio Ricci 'Drive In' per la regia di Beppe Recchia.

Nel 2003/2004 Giorgio Faletti ha condotto per venti puntate 'Nati a Milano', su Rai2, per ricordare che la Rai era nata proprio a Milano.

Nel 2006 recitò nel film 'Notte prima degli esami' interpretando il prof. Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista Luca (Nicolas Vaporidis): la sua interpretazione ricevette una nomination al David di Donatello come miglior attore non protagonista”.

L'intera redazione di Millecanali si associa al cordoglio di tutti coloro che hanno conosciuto ed apprezzato Giorgio Faletti.
I funerali si svolgeranno martedì 8 luglio alle ore 15 ad Asti, sua città natale, nella Chiesa della Collegiata di San Secondo. Per quella giornata il sindaco d Asti, Fabrizio Brignolo, ha dichiarato il lutto cittadino.

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