La scomparsa di Mario Brugola, il ferimento di Ferrario

È morto a soli 50 anni Mario Brugola, già protagonista di primo piano prima in Mediaset e poi in Rai. Clamoroso anche il grave ferimento del direttore di RaiDue Massimo Ferrario ad opera del figlio diciassettenne.

Due fatti di cronaca, avvenuti quasi in contemporanea, hanno scosso oggi l'ambiente televisivo.

Per prima cosa è scomparso a soli 50 anni Mario Brugola, ex direttore generale Mediaset ed ex dirigente della Divisione Uno della Rai. Da tempo era malato, anche se non tutti ne erano a conoscenza.

Nativo di Lissone, aveva vissuto il boom della radiofonia privata come responsabile vendite di Radio Milano International. Nel 1984 c'era poi stato l'importante passaggio a Publitalia '80, di cui Brugola diventò vicedirettore.

Dalla pubblicità alla vera e propria Tv, nel 1995 divenne vicedirettore generale della Direzione palinsesto e programmi RTI, e, passato un solo anno, Direttore generale della Divisione Broadcasting. Nel 1999 il clamoroso passaggio alla Sipra quale direttore generale. Un anno ancora ed ecco ancora Brugola in prima linea nel mondo della Tv, quale direttore della importante Divisione Uno della Rai.

Nel 2001, infine, prima di lasciare il mondo della Tv per altri incarichi nell'ambito pubblicitario, c'era stato l'ultima avventura nella prima versione de La7, quella targata Colaninno-Pellicioli- Giovalli, subito naufragata con la vendita a Tronchetti Provera di Telecom Italia.

Ma passiamo alla incredibile disavventura di Ferrario. Il direttore di RaiDue, assieme alla moglie, è stato ferito dal figlio di 17 anni, Valerio, nientemeno che a colpi di roncola. All'orgine della gravissima aggressione ci sarebbe una lite originata dal rientro notturno ritardato di Valerio, che per giunta proprio ieri compiva 17 anni.

I due coniugi sono stati ricoverati all'ospedale di Legnano e le condizioni di Ferrario sono anche gravi, anche se il direttore di RaiDue non sembra, per fortuna, correre pericolo di vita. La moglie, invece, dovrebbe cavarsela in pochi giorni.

Incalcolabili, al momento, le ripercussioni su RaiDue e sulla sede di Milano della Rai, di cui Ferrario era rimasto direttore, nonostante l'incarico di vertice nella seconda rete pubblica.

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