La scomparsa di Nino Manfredi

Si è spento a Roma a 83 anni, dopo una lunga malattia, un grande protagonista dello spettacolo, del cinema e della Tv italiana, l’ultimo grande fra i protagonisti della felicissima stagione della ‘commedia all’italiana’.

È morto stamattina a Roma Nino Manfredi. La notizia era purtroppo attesa, dopo il nuovo aggravarsi delle sue condizioni, nei giorni scorsi, al culmine di una malattia che lo aveva colto da parecchio tempo. Aveva 83 anni.

Grandissimo progonista del cinema italiano, Manfredi era l'ultimo sopravvissuto fra gli attori della felicissima e straordinaria stagione della 'commedia all'italiana'. Il suo nome resterà legato a quelli di Sordi, Mastroianni, Gassman, Tognazzi e agli altri protagonisti di quegli anni di formidabile vena produttiva e creativa, che restano forse i migliori della nostra cinematografia.

Di suo Manfredi ci aveva messo una vena comica genuina, alimentata dalle famose origini "ciociare", valorizzate dall'attore nelle sue 'performances comiche' con l'aiuto anche di una grande autoironia.

Era nato (nome all'anagrafe Saturnino Manfredi) il 22 marzo del 1921 a Castro dei Volsci (provincia di Frosinone). Aveva calcato anche le scene della rivista e prima ancora del 'teatro serio', persino al Piccolo di Milano.

Oltre al cinema e alla rivista (memorabile 'Rugantino' con "Roma nun fa' la stupida stasera"), fu anche la Tv a consacrare la grande popolarità di Manfredi, soprattutto con l'edizione del 1960 di 'Canzonissima' (con Paolo Panelli) e il celebre intercalare "fusse che fusse la volta bbona".

In seguito, poi, mille apparizioni in trasmissioni di ogni tipo e genere, con particolare predilezione per gli show e i programmi brillanti. Successivamente fece molta fiction, con il memorabile Geppetto nel 'Pinocchio' di Comencini e di recente 'Linda e il brigadiere' e tante altre mini-serie.

Fra i suoi tantissimi film vogliamo ricordare i bellissimi "Pane e cioccolata" di Brusati, 'Brutti, sporchi e cattivi' di Scola, il formidabile 'C'eravamo tanto amati' e la pellicola (pur a nostro parere non del tutto riuscita) di cui fu regista, "Per grazia ricevuta" (1970).

Ma in ultimo non vogliamo dimenticare la canzone che 'interpretò' più che altro per scherzo e che a sorpresa rimase per mesi in testa all'hit parade, la non dimenticata 'Tanto pe' canta'".

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