La scomparsa di Nunzio Filogamo

Era arrivato quasi a un secolo di vita, traguardo che non è riuscito a tagliare di un soffio e che forse avrebbe dato il tocco finale a una vita ormai quasi avvolta nella “leggenda”, quella dei tempi eroici in cui aveva cominciato a fare radio.

Nunzio Filogamo è morto a 99 anni e tutti lo ricordano soprattutto per l'eleganza e il pizzico di snobismo con cui rivolgeva al pubblico quel saluto che da sempre lo caratterizzava (quasi come l'"Allegria!" di Mike), ovvero il celeberrimo "Miei cari amici vicini e lontani, buonasera".

Era stato soprattutto il presentatore del Festival di Sanremo del 1951, quello di Nilla Pizzi e di "Grazie dei Fior", ma già diversi anni prima era diventato molto popolare, sempre grazie alla radio.

Nato a Palermo nel 1902 ma cresciuto a Torino, era stato infatti ingaggiato dall'Eiar negli anni Trenta ed era entrato nel cast dello storico "I quattro moschettieri" di Nizza e Morbelli, un programma brillante divenuto popolarissimo anche per l'abbinamento con un concorso di figurine indetto dalla Perugina.

Fra le curiosità, l'impegno di Filogamo nel mondo della canzone, con l'interpretazione di brani diventati famosi, come "Povero cagnolino pechinese" e "Tutto va bene madama la marchesa", titoli che probabilmente ancora dicono qualcosa alle persone non più giovani.

Negli anni '50 e '60 Filogamo aveva poi presentato, sempre con uno stile fine e garbato, un buon numero di programmi radiofonici.

Progressivamente ritiratosi dalle scene, aveva trascorso gli ultimi trent'anni di vita in un tranquillo pensionato di Rodello, nelle Langhe.

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