È una sensazione difficile da descrivere, strana e inquietante, quella che si prova quando improvvisamente, senza particolari “preavvisi”, si è costretti a piangere la scomparsa di una persona che per tanti anni ti è in qualche modo stata accanto,
ha accompagnato i tuoi articoli, le tue iniziative, le tue giornate di lavoro ed è stata sempre e comunque un fondamentale interlocutore fisso, costantemente disponibile ad ascoltarti e ad aiutarti.
Chi era Piero Passetti, morto nel pomeriggio di lunedì 14 gennaio a poco più di sessant'anniO Per noi di Millecanali era, quasi da una vita, il presidente dell'Associazione Tv Locali della FRT, che è come dire qualcuno che "devi" sentire molto spesso per forza di cose, che è importante invitare ai tuoi convegni, intervistare periodicamente, di cui ogni settimana leggevamo gli articoli e le sempre interessanti opinioni sul "bollettino" via fax della stessa Frt, fondamentale appuntamento fisso di ogni lunedì.
Insomma una di quelle persone che "contano" davvero, per competenza e autorevolezza, non solo nel settore radiotelevisivo ma nella tua stessa attività quotidiana di cronista, uno di quelli che in qualche modo diventano una piccola grande parte della tua vita. E allora, in un momento così, ti accorgi che da oggi ti mancherà qualcosa di molto importante.
Non sarà facile per la Frt sostituire Piero Passetti che in questi anni era diventato quasi un'istituzione per l'Associazione Tv Locali, per le emittenti di ogni parte d'Italia e per tutti gli associati alla Federazione. Ma non sarà facile neppure per noi trovare un interlocutore di questo livello, tanto competente, autorevole e intelligente quanto disponibile, gentile e garbato. E poi - si coglieva facilmente ascoltandolo - ancora appassionato del suo lavoro, battagliero e giustamente puntiglioso nel difendere fino in fondo le sue opinioni quanto sempre disponibile al confronto e al dialogo con gli altri.
Passetti non era "solo Frt", era invece anche un collega giornalista di razza, aveva seguito da vicino tutta la parabola della Tv romana "di sinistra" Videouno, accompagnandola nella trasformazione "non traumatica" nella attuale emittente tematica Telesalute, e ancora lavorava a livello amministrativo a Radio Radicale, che seguiva, anche stavolta, da diversi anni. Era un personaggio poliedrico e interessante, non facilmente omologabile né inquadrabile negli schemi più classici e "di comodo".
E poi c'era il Passetti privato, che non conoscevamo, ma che immaginiamo serio, dolce, profondamente umano.
Ci mancherai, Piero, ci mancherai davvero...
Mauro Roffi