Noto a buona parte del pubblico televisivo per le discussioni filosofiche sul ‘brodo primordiale’, Riccardo Pazzaglia era anche un ottimo autore e conduttore televisivo, in particolare di programmi “rivoluzionari”.
È morto a Roma, all'età di 80 anni, Riccardo Pazzaglia, scrittore, attore, regista, autore e conduttore radiofonico.
Pazzaglia iniziò in radio a Napoli, collaborando anche ad alcune riviste della domenica, durante l'amministrazione degli Alleati, per trasferirsi poi a Roma, dove frequentò il Centro Sperimentale di Cinematografia, diplomandosi in regia.
Dopo quest'esperienza tornò alla radio, fra l'altro con 'Radio Ombra' scritto in collaborazione con Corrado Martucci, con il quale firmerà altri noti programmi radiofonici degli anni Sessanta come 'Trattenimento in musica', 'Anni folli', 'Radio magia', 'A tutte le radioline in ascolto', o 'La radiolaccia', e 'Europa music hall'. Ma in particolare 'Radio ombra' fu una piccola rivoluzione per quei tempi: 'Radio Ombra', infatti, era una finta radio pirata che, eludendo i toni seriosi ed ufficiali della radio del tempo, si inseriva sulle frequenze Rai e trasmetteva messaggi strambi che 'disturbavano' i programmi della radio pubblica.
Il suo programma del 1965, 'L'altra Radio', poi, per la sua formula, precorse i tempi e costituì una fonte a cui si ispirarono gli autori di 'Alto gradimento', in particolare per le varie trovate surreali.
E proprio accanto a Renzo Arbore, Pazzaglia partecipò a 'Quelli della notte' interpretando il personaggio del 'filosofo napoletano' (veste nella quale, onestamente, lo preferivamo a Luciamo De Crescenzo); nel programma emersero molto bene le sue doti di brillante e garbato affabulatore, fornito di solide doti di bonomia e realismo ma soprattutto di una grande ironia. Pazzaglia si abbandonò nell'occasione ad elevate disquisizioni filosofiche sul 'brodo primordiale' (che costituirono anche l'argomento di un suo libro uscito nel 1986). Memorabile la gag in cui indicava con un efficace gesto delle mani che nella trasmissione, a causa degli interventi troppo 'rozzi' di Frassica e Ferrini, il 'livello era sceso davvero in basso'.
Nella seconda metà degli anni Ottanta le sue partecipazioni ai programmi radiofonici si diradarono per lasciare sempre più spazio ai programmi televisivi (nel 1995 'Fantastica età') o al cinema (come regista del film 'Separati in casa', uscito nel 1986) .
Sono suoi anche i testi di alcune canzoni belle (e indimenticabili) di Domenico Modugno.
«Uno spirito libero, un personaggio eclettico, creativo e spiazzante» - è stato il ricordo del governatore della Regione Campania Antonio Bassolino, che lo descrive come un artista che ha saputo «contaminare in modo sempre originale lo spettacolo, la cultura e l'intrattenimento, scoprendo vizi e virtù del nostro Paese».
Ma soprattutto una presenza 'gentile' in Radio e Tv, che ci mancherà.