La scomparsa di tre ‘pionieri’

Sono morti in queste settimane Giuseppe Valeri, Nando Azzolini e Peppe Gargiulo, pionieri con Telecavo Color, Radio Pavia e Telepenisola.

Nel mese di agosto ci hanno lasciato due pionieri delle Radio e Tv locali: Nando Azzolini e Giuseppe Valeri, entrambi deceduti il 13 agosto.

Giuseppe Valeri era nato il 31 ottobre 1933, aveva iniziato la sua attività come venditore di tessuti, ma nel 1974 era stato coinvolto nell'avventura di Telecavo, emittente di San Benedetto del Tronto nata per iniziativa del cameraman e fotografo Alfredo Gianmarini, che aveva iniziato a proporre nei bar e nelle case di alcuni sanbenedettesi le partite di calcio della squadra locale via cavo. Ecco il perchè del nome Telecavo, che ebbe quali editori Alberto Ciabattoni e Giuseppe Valeri, che poi diventarono presidente e vicepresidente della Sanbenedettese.

Di Telecavo, la terza Tv locale italiana, parlò Millecanali fin dall'inizio; l'emittente fu fra le prime Tv via cavo e si convertì all'etere, assumendo la denominazione di Tele San Benedetto e di Tele Cavo Color (già nel 1977 mandò in onda programmi a colori anticipando la Rai). Iniziò la sua carriera a Telecavo Remo Croci (oggi giornalista a Mediaset). Lo stesso Valeri all'inizio si cimentò come speaker e giornalista sportivo, poi iniziò ad assumerne la gestione, acquistando i diritti di molti film, riuscendo a portare a Tvp Maurizio Costanzo e ad affiliare l'emittente alla Rete 4 mondadoriana.

Tvp cessò la sua programmazione autonoma nel 1982 ma Valeri continuò ad operare nel mercato televisivo dei programmi; andava a Roma, dove poi si trasferì definitivamente, acquistando i diritti di film, telefilm e programmi televisivi tenendo testa agli emissari di Berlusconi che si presentavano dai produttori decisi a battere la concorrenza. I suoi interlocutori furono personaggi come Cecchi Gori, De Laurentis, Alberto Sordi. Girava ad occhi sbarrati negli studi incontrando Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Lori Del Santo. Sperando che prima o poi gli sarebbe successo qualcosa di dolcemente torbido, secondo l'anedottica del cinema, dove “si fanno le orge”.

E un aneddoto infatti c'è, lo raccontava nei due ambienti del cinema e della Tv. Valeri era a cena con il produttore Luciano Martini, aveva comprato alcuni film con Edwige Fenech e a un certo punto venne fuori a dire: “Senta, Martino, non dica che non se la farebbe la Fenech”. Il produttore sorrise dicendo che se l'era già fatta: “Per dieci anni, quando era mia moglie”.

Valeri fondò la società Videofilm Vck con la quale acquistò e cedette diritti televisivi di film, fu anche coproduttore de 'L'allenatore nel pallone' e di 'Mezzo destro e mezzo sinistro'. Con la Videofilm acquistò e vendette film e fiction per Rai, Mediaset e Sky.

"Il più cordiale buon giorno a tutti gli ascoltatori e le ascoltatrici di Radio Pavia". Per anni i pavesi si sono svegliati con questo saluto: era la voce di Nando Azzolini che dava le notizie della notte e della sera precedente. Azzolini iniziò la sua carriera come corrispondente de 'La Gazzetta del Popolo' (fu il primo ad arrivare nel 1962 in stazione a Voghera subito dopo il disastro ferroviario, fu fra i primi a giungere sul luogo della morte di Enrico Mattei).

Radio Pavia nacque il 25 agosto 1975, prima della provincia, e affidò ad Azzolini la direzione. Cronista nel sangue, Nando intuì che all'emittente non bastava la musica. Azzolini creò 16 giornali radio al giorno, più le trasmissioni sportive domenicali (antesignane delle odierne trasmissioni Tv con commenti dal vivo e risultati), più gli approfondimenti con filo diretto con gli ascoltatori, facendo diventare l'emittente di fatto un contenitore che anticipò i moderni social network. Sua anche la più lunga diretta dell'emittenza locale, quella del 3 novembre 1984 in occasione della visita a Pavia di Papa Giovanni Paolo II.

Peppe Gargiulo è morto invece a Sorrento il 29 agosto all'età di 76 anni. Era stato il fondatore di Telepenisola, una Tv nata via cavo poco dopo Telediffusione Italiana del mitico Pietrangelo Gregorio. Dal 1976 Telepenisola, detta anche Telepenisola Sorrentina, aveva sede nella Chiesa di San Giuseppe in San'Anello in quel di Sorrento, operava sul canale UHF 53 con ripetitore a Scutari-Montechiaro. L'emittente chiuse i battenti poco prima dell'avvento della legge Mammì per riapire nel 1993 comprando un canale VHF da Tele Ercolano.

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