Braccialetti Rossi’ cresce con i suoi protagonisti e cambia. La serie, di grande successo alla sua prima edizione, in onda la domenica sera su RaiUno, era stata tratta all’origine dalla serie spagnola ‘Polseres Vermelles’, ispirata alla storia vera dello scrittore spagnolo Albert Espinosa, che, malato di cancro per dieci anni, era riuscito a guarire, raccontando poi la sua esperienza in un libro.
La serie - punta di diamante della Palomar di Carlo Degli Esposti (quello di Montalabano, per capirci) - non vuole ora ripetersi ma nella seconda serie evolve con l’evolversi dei sui personaggi storici e ne aggiunge di nuovi, per dare vivacità alla storia.
Nella prima puntata della nuova serie Tony viene dimesso dall'ospedale ma cerca comunque di non perdere i rapporti con i suoi cari amici, mentre Vale torna alla sua quotidianità ma chiudendosi sempre più in stesso e allontanandosi dai suoi amici.
Leo invece vive nuovamente terribili problemi causati dalla ricomparsa del tumore cercando il massimo sostegno del gruppo, mentre Cris si trova a lottare tra la vita e la morte. Il piccolo Rocco invece, dopo essere uscito dal coma, finalmente si innamorerà.
Ma ci sono anche dei nuovi personaggi, come Nina, ragazza con molti problemi che inizialmente tende a stare lontana dal gruppo ma che grazie a Leo, riuscirà a sentirsi parte integrante dei Braccialetti Rossi e comincerà a lottare.
A differenza della prima serie, i nuovi ‘Braccialetti Rossi’ non sono ambientati prevalentemente nell’ospedale ma seguono i ragazzi del gruppo, tornati ad una vita che cercano di rendere il più normale possibile. Rimangono, come nella prima serie, momenti di buonismo e qualche luogo comune, ma tutto viene superato da una narrazione scorrevole, semplice e che guarda molto ad un pubblico giovane (la serie è un vero successo ‘social’), pur indulgendo ad accontentare anche quello più maturo e tipico di RaiUno. Complessivamente una buona causa come quella dei ragazzi malati, che viene narrata ed ‘esorcizzata’ con indubbia bravura e con un linguaggio televisivo molto efficace.
La scena è caratterizzata anche da una certa lentezza ma la fiction si innesta alla perfezione su quel filone “teen” che ha visto al cinema successi come “Colpa delle stelle”, che ha spopolato tra i teenager.
In un’età nella quale il riferimento principale diventa il gruppo, nell’evoluzione che porta i ragazzi a staccarsi dalla famiglia e diventare autonomi, queste serie e film rispondono alle aspettative di un pubblico giovane con gli ingredienti di amore e solidarietà per poter affrontare la malattia, e persino la morte, con delicatezza e un po’ d’allegria.
Com'era prevedibile, il tanto atteso ‘Braccialetti Rossi 2’ ha portato un nuovo boom di ascolti per RaiUno, reduce dai trionfi di Sanremo. I milioni di fans (e in particolare la community attivissima sui social) che hanno seguito la prima stagione aspettavano da mesi l'arrivo del 15 febbraio, ‘preparato’ anche con la replica della prima serie. Così, ieri sera la prima rete Rai ha portato a casa ben 6.683.000 telespettatori, totalizzando uno share del 24,34%.