Dal 7 al 14 dicembre il mondo del cinema arabo si è dato appuntamento al Dubai International Film Festival. L'evento ha fatto da cornice anche al lancio dell'Arab Film Institute, un’associazione culturale non profit con lo scopo di promuovere la cinematografia araba e celebrarne gli sviluppi
Il cinema nel mondo arabo, e non solo, si è dato appuntamento al Dubai International Film Festival dal 7 al 14 dicembre, per celebrare un anno di progetti sul grande e piccolo schermo. L’evento, giunto alla 13° edizione e patrocinato dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha lanciato il primo Arab Film Institute (AFI), un’associazione culturale non profit con lo scopo di promuovere la cinematografia araba e celebrarne gli sviluppi. L’istituto intende appunto incoraggiare un sistema produttivo e distributivo, con la realizzazione di un Arab Film Awards, un’iniziativa chiave che si svolgerà nel marzo 2018 per premiare l’eccellenza dell’arte cinematografica del mondo arabo. Il comitato organizzativo comprende i suoi più illustri film maker: il regista marocchino Nabil Ayouch; Jawaheer Abdulla Al Qassimi (direttore del Funn, Media Arts for Youth and Sharjah Children International Film Festival, negli Emirati); Hafiz Ali Ali, regista del Qatar; il produttore tunisino Dora Bouchoucha; il regista algerino Salem Brahimi; George David (direttore della Royal Film Commission in Giordania); Mohamed Hefzy, sceneggiatore e produttore egiziano; il libanese Antoine Khalife (direttore del programma arabo del DIFF); il regista palestinese Rashid Masharawi e il regista iracheno Maysoon Pachachi.
“Come testimone e membro attivo del panorama cinematografico arabo", ha spiegato Paul Baboudjian, direttore esecutivo e produttore dell’AFI al DIFF, "mi sono reso conto di quanto la nostra realtà necessitasse di unificare in sforzi comuni l’energia e lo scambio di idee ed esperienze per offrire maggiori opportunità con l’intento di attuare una reale crescita per la nostra comunità cinematografica”.
L’incremento della presenza sul mercato audiovisivi dei prodotti realizzati negli Emirati deve una forte spinta propulsiva alla Dubai Studio City, un polo di eccellenza per la creazione di contenuti, il broadcasting e la produzione per il mercato locale e internazionale, nonché proficua partner del DIFF fin dal 2004. Grazie al Dubai Film Market presente al festival, si moltiplicano le collaborazioni con altre manifestazioni cinematografiche, come il Tribeca Film Festival. Il mercato, lanciato nel 2007 per aumentare la visibilità dei prodotti arabi sul mercato mondiale, ha finora ospitato più di 120 progetti. Il DIFF riesce a coniugare le novità più all’avanguardia del settore, come la realtà virtuale, al glamour internazionale, affiancando ai talenti arabi anche le star di Hollywood e Bollywood. Samuel L. Jackson ha ricevuto il premio alla carriera e molte altre celebrity hanno stregato il red carpet. Tra questi, la coppia formata da Luke Hemsworth e Jeffrey Wright, star della serie-evento Westworld, con sir Anthony Hopkins. La pay tv locale OSN ha ospitato gli eventi legati al telefilm oltre ad appuntamenti attesissimi con alcuni dei protagonisti più amati del piccolo schermo, come Giuliana Rancic, e del cinema, come Andie McDowell.
Dall’industry al charity, il panorama si è ampliato grazie all’evento di beneficienza organizzato da Eva Longoria (Desperate Housewives), il Global Gift Gala, un appuntamento a difesa delle donne e dei bambini in difficoltà in quattro continenti. In attesa di conoscere le novità legate alla prossima edizione, il DIFF ha chiuso i battenti all’insegna di Rogue One: A Star Wars story, uno dei titoli più attesi dell’anno, confermando ancora una volta un programma eccellente, che ha contato 156 film da tutto il mondo.