Dopo la manifestazione delle Tv locali del 28 febbraio scorso, Frt e Aeranti-Corallo esprimono la speranza che il sottosegretario Vari possa affrontare i problemi dell’emittenza italiana. Il CARTv invece, è radicalmente contrario all’operazione di ‘liberazione’ dei canali 61-69.
Vediamo per primi i commenti della Frt:
«“Sappiamo che il Sottosegretario Massimo Vari si è attivato al fine di trovare le giuste soluzioni ad alcune delle problematiche dell'emittenza locale esposte nel corso dell'incontro protesta organizzato il 28 febbraio scorso a Roma dall'Associazione Tv Locali FRT e da Aeranti Corallo, e di questo non possiamo che essere soddisfatti”.
Lo ha reso noto il Presidente dell'Associazione Tv Locali FRT, Maurizio Giunco, che ha aggiunto: “Il sottosegretario alle comunicazioni si sta adoperando con il governo per sostenere tre punti ritenuti fondamentali per la sopravvivenza del settore: il primo riguarda la defiscalizzazione degli indennizzi che lo Stato dovrà corrispondere alle emittenti che rilasceranno le frequenze della banda 800 MHz. Il secondo intervento punta alla stabilizzazione dell'LCN, magari mediante un passaggio normativo ad hoc, e il terzo punto concerne la pubblicazione dei Bandi relativi agli switch-off del 2012.
Sul primo punto Giunco ha ricordato che "l'ammontare dei risarcimenti, già di per sè inedeguati e insufficienti a ripagare le Tv locali degli investimenti effettuati per la digitalizzazione delle reti, è assoggettato ad imposte, per cui la somma netta che le tv locali incasseranno - se non si interviene per tempo - è assolutamente irrisoria".
"Inoltre - continua Giunco - il Sottosegretario è consapevole del fatto che mettere in discussione la delibera dell'Agcom di regolamentazione della numerazione automatica dei canali (LCN) è dannoso per l'intero sistema televisivo, sistema che per trovare un equilibrio ha bisogno di regole certe e non di situazioni di deregulation. Il terzo punto su cui è stato richiesto l'intervento del Sottosegretario riguarda la pubblicazione da parte del Ministero dei bandi di digitalizzazione di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia…
Questa ritrovata collaborazione tra i soggetti interessati alle operazioni di switch-off, prime fra tutte le associazioni di categoria, e il ministero potrebbe essere un primo segnale positivo e va nella direzione indicata dal Presidente della FRT, Filippo Rebecchini, che nel suo intervento di martedì scorso aveva auspicato una "maggiore collaborazione tra le parti per cercare di garantire un futuro all'emittenza televisiva locale".
Secondo il Presidente della FRT oggi la situazione di mercato delle Tv locali è radicalmente cambiata rispetto alle condizioni di partenza del processo di digitalizzazione. Non ci sono più le condizioni di quattro anni fa, a partire dalla sensibile limitazione delle risorse frequenziali dovuta all'obbligo di liberazione dei canali della banda 800 MHz che porta via 9 frequenze e, probabilmente, alla ulteriore riduzione che si avrà sulla banda 700 MHz".
"Per questo motivo - secondo il Presidente della FRT - è quanto mai necessario disegnare un nuovo quadro normativo e regolamentare della Televisione locale, non solo in considerazione del digitale terrestre ma anche tenendo conto della rapida evoluzione delle altre tecnologie, internet su tutte".
D'altronde per descrivere la fatica e il senso di frustrazione delle Tv locali, chiamate più volte a ricominciare ogni volta che pensavano di avere finito con le operazioni di passaggio al digitale terrestre Maurizio Giunco nel suo intervento di martedì scorso aveva paragonato le Tv locali a Sisifo, figura della mitologia greca che aveva ricevuto da Zeus una punizione che consisteva nello spingere un masso dalla base alla cima di un monte per poi scoprire che, ogni volta che raggiungeva la cima, il masso, spinto da una forza invisibile, rotolava nuovamente alla base del monte. In poche parole, ogni volta, e per l'eternità, Sisifo avrebbe dovuto ricominciare da capo la sua scalata senza mai riuscirci. Speriamo che per Tv locali non sia proprio così».
Passiamo ad Aeranti-Corallo:
«Ha avuto una eccezionale partecipazione l'incontro organizzato a Roma, da Aeranti-Corallo e dalla Associazione Tv Locali Frt lo scorso 28 febbraio, in Residenza di Ripetta, sul tema “Tv locali: a rischio pluralismo e libertà di impresa”. Presenti i rappresentanti di circa 300 Tv locali, nonché numerosissime troupe televisive e giornalisti radiofonici e della carta stampata che hanno seguito le varie fasi dell'incontro, realizzando interviste con i vertici associativi nonché con i politici presenti…
Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Massimo Vari, alla sua prima uscita pubblica dopo la delega alle comunicazioni conferitagli il 14 febbraio u.s. (anche se manca ancora la sola registrazione alla Corte dei Conti; N.d.R.) di cui ha dato notizia proprio in questa occasione, ha mostrato positivi segni di disponibilità al dialogo, dichiarando che intende aprire un confronto continuo con le associazioni rappresentative dell'emittenza locale.
Prendendo atto che il momento è particolarmente difficile, il Sottosegretario ha riconosciuto il valore dell'emittenza locale in termini di pluralismo e di occupazione generata. Auspicando un migliore e più razionale uso dello spettro radioelettrico, Vari ha chiesto una responsabilità condivisa di tutti gli operatori con un ruolo partecipativo delle associazioni, per arrivare a un risultato di consolidamento e non di depauperamento delle realtà in grado di offrire servizi di intrattenimento e di informazione ai cittadini.
Sulla questione della banda a 700 MHz, Vari ha affermato che eventuali decisioni saranno prese dai singoli Stati dopo il 2015-2016, quindi c'è tempo per riflettere su questo problema. Il Sottosegretario ha poi preso atto della richiesta di assegnazione alle Tv locali di una parte delle frequenze del beauty contest e ha affermato che la richiesta si trova in fase di valutazione da parte degli uffici.
Con riferimento al regolamento sulle misure compensative, ha espresso un giudizio positivo sulle proposte di defiscalizzazione delle somme previste per le compensazioni ed ha auspicato che il Ministero dell'economia possa trovare la copertura necessaria. Infine, con riferimento alla questione dell'Lcn, il Sottosegretario ha affermato che l'attuale ordinamento automatico dei canali della Tv digitale terrestre vada tutelato, per preservare una numerazione che, soprattutto per l'emittenza locale, rappresenta uno dei principali valori di avviamento di impresa».
Di tutt'altro genere il commento del Coordinamento CARTv:
«Il Coordinamento Associazioni Radio Tv - CARTv respinge al mittente con un secco NO il decreto del Ministro Corrado Passera che propone degli irrisori incentivi per liberare le frequenze televisive dal canale 61 al 69, che il precedente Governo ha venduto all'asta alle compagnie telefoniche per 4 miliardi di euro.
Il decreto tra l'altro trasuda arroganza nel liquidare le emittenti locali con un irrisorio incentivo costituito da meno del 5% (al lordo delle tasse) di quanto incassato dall'asta. Il governo Monti per mano del suo Ministro conferma così di portare avanti l'inaudito atto di espropriazione alle Tv locali delle loro frequenze che le usano da oltre 36 anni: una decisione violenta degna di una dittatura che porterà al fallimento diversi operatori di rete di Tv locali con la perdita di un numero inestimabile di posti di lavoro.
La sola speranza che rimane è ancora una volta legata alla Magistratura Amministrativa e alla Corte Costituzionale, alle quali abbiamo ricorso, affinché pongano un arresto a quello che deve essere considerato un grossolano tentativo di accentramento del potere comunicativo attraverso l'abuso del potere politico.
I partecipanti all'asta delle frequenze sono co-responsabili degli illeciti amministrativi perché essi sapevano che le frequenze erano occupate, tuttavia il loro incauto acquisto potrà essere sanato attraverso un parziale rimborso da parte della Pubblica Amministrazione».
Il Coordinamento Associazioni Radio Tv è via Grazioli Lante 15/A, 00195 Roma, tel. 06/4515222. CARTv è costituito dalle seguenti associazioni di categoria: Cnt - Terzo Polo; Conna; Crtl - Comitato Radio Tv Locali; Rea.