La situazione in Fm in provincia di Pavia

Una dettagliatissima analisi delle emittenti tuttora operanti in una provincia lombarda svantaggiata dall’eccessiva vicinanza con la “grande” Milano.

Nove radio per una provincia. La chiusura, qualche mese fa, di Radio Pavia (che ha venduto i due canali residui a Lifegate) ha ulteriormente indebolito la situazione dell'etere provinciale. Nessuna tv (l'ultima, Telestudio Tre, è sopravvissuta sino al 1999) e, per appunto, nove emittenti per sette gruppi. E, da notare, nessuna che riesce a coprire tutti e tre i centri principali dell'unità amministrativa: Pavia, Vigevano e Voghera.

Nel capoluogo sopravvive la sola Radio Ticino, emittente della diocesi e "sorella" del settimanale cattolico "Il Ticino". Due sono le frequenze: agli storici 100.500 di Golferenzo (che servono parte dell'Oltrepò e del Pavese) da tempo si sono aggiunti i 91.8 cittadini, dal campanile della chiesa del Carmine. Tra gli investimenti recenti, va ricordato l'accordo per la trasmissione delle cronache delle partite di basket della Edimes Pavia (LegAdue).

Da qualche mese ha anche riacceso Radio Luna, storico marchio pavese, con la sola frequenza dei 98.5 dalla città di Pavia e con una copertura che include anche alcuni centri limitrofi.

Per il momento in onda c'è solo musica e qualche jingles dell'emittente.

In Lomellina sono tre le emittenti in funzione. A Mortara funziona egregiamente Radio Stereo Mortara (99,3 da Mortara, con sforatura anche su Vigevano e buona parte della zona a sinistra del Ticino), forte anche di diversi appuntamenti con l'informazione. Nella città delle scarpe fanno capolino Radio Inchiesta e Radio Ducale City. La prima è la radio diocesana di Vigevano e ha molti collegamenti con il settimanale cattolico "L'Araldo Lomellino". La frequenza di ricezione è sempre quella dei 101.5 dalla periferia sud della città, con una copertura che sfiora Pavia. Molto seguiti gli appuntamenti sportivi.

Radio Ducale City, invece, ha a lungo sconfinato abbondantemente su Milano e l'hinterland della metropoli, con l'impianto posto a Bruzzano sui 100.7. A Vigevano, invece, l'emittente è tuttora seguibile sui 100.9, con trasmettitore che dovrebbe spostarsi quanto prima da via Morabassa alla nuova postazione in Valletta Fogliano. Liscio, dediche, colonne sonore, musica dei cartoni animati fanno la parte del leone per una radio che vanta anche molti collegamenti informativi.

Quattro le radio rimanenti in Oltrepò, con due gruppi attivi a Voghera e nella contigua Casei Gerola. Nella città iriense trasmettono le due Radio Voghera. Sulla prima rete (95.7 da Mondondone per Voghera e parte centrale della provincia, 96.2 cittadino e da Campospinoso per l'Oltrepò orientale) continua la programmazione di sempre, compresi gli appuntamenti informativi; sulla seconda ci si basa soprattutto sulla musica italiana (sui 100.9 cittadini e sui 105,05 da Mondondone per Voghera e da Serra del Monte per la Valle Staffora).

Due emittenti anche per Radio Antenna Alta. La prima è legata da tempo a Lattemiele e sfrutta la potenza dei 101.7 da Monte Giarolo (perfetti su quasi tutta la provincia ma inascoltabili a Vigevano) e sui 101.4 locali da Garlazzolo. La seconda è legata a Radio Margherita e ne diffonde i segnali sui 99.3 da Serra del Monte (per buona parte dell'Oltrepò) e sui locali 99.5.

Quali scenari per il futuroO Mentre Vigevano si sta dotando di un autentico piano regolatore per le antenne (comprensivo, ovviamente, degli impianti per la telefonia mobile) e quindi la collocazione dei trasmettitori verrà discussa col Municipio, qualcosa si sta muovendo.

Due sono i gruppi interessati a realizzare qualcosa di nuovo, magari col sogno di poter realizzare un'emittente "veramente provinciale". Di essi si sa poco: uno sarebbe legato alla Casa delle Libertà e vanterebbe una discreta dote di quattrini da spendere; l'altro, più spartano, unirebbe diverse firme del giornalismo locale.

Ma entrambi si scontrano con i prezzi altissimi "sparati" dalle emittenti presistenti e dalla difficoltà di fare radio (e tv) a Pavia: la vicinanza con Milano, di fatto, blocca qualsiasi progetto di espansione. Frequenze montane (per esempio da Valcava) non ce ne sono sul mercato e hanno costi proibitivi. In questo modo Pavia (come anche la contigua provincia di Lodi, che ha una Tv e un numero di radio che si conta sulle dita di una mano) rimarranno probabilmente sempre "colonie" milanesi (Oliviero Dellerba).

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