Sembra essere partito bene il nuovo ‘Zapping 2.0’. Anticipiamo parte della chiacchierata sul programma con il nuovo conduttore, Giancarlo Loquenzi, che i lettori troveranno più dettagliatamente su Millecanali cartaceo.
La svolta è stata il 2 luglio scorso, quando è andata in onda la prima puntata di 'Zapping 2.0' con il nuovo conduttore Giancarlo Loquenzi - ex direttore di L'Occidentale, Radio Radicale e tra i fondatori di Radio 24 - , dopo un addio abbastanza burrascoso e “strano” di Aldo Forbice, ma i cambiamenti si sono registrati nel corso delle settimane.
Mettendo da parte le polemiche, che hanno diviso anche parte degli ascoltatori del programma, Giancarlo Loquenzi preferisce parlare del nuovo 'Zapping 2.0', che, a partire dal nome, indica un primo nuovo indirizzo che guarda all'affermazione del multimedia nell'informazione attuale; un termine, “zapping”, che ha dunque cambiato significato, racchiudendo in sé l'idea di un programma “multipattaforma”, così come su varie piattaforme è ormai l'informazione odierna.
I cambiamenti però sono soprattutto nello stile di conduzione e nella stessa struttura del programma. Il primo ora è indubbiamente più pacato (anche se ugualmente incisivo) e, secondo alcuni, anche 'meno di parte', anche se il compito del conduttore non è facile: occorre dirigere un dibattito su alcuni temi di attualità e “incanalare” gli interventi degli ascoltatori proprio sui temi del giorno e non più, come accadeva con Forbice, lasciare libertà di intervento su temi disparati.
La struttura del programma ha poi subito delle modifiche che vanno da una maggior attenzione ai fatti del giorno come oggetto di dibattito alla volontà di affrontare gli argomenti con ospiti diversi.
“Il programma è suddiviso in quattro parti principali - dichiara Loquenzi - , due di circa trenta minuti, una di venti e una di dieci. Nella prima si parla del fatto del giorno; nella seconda si approfondisce un argomento specifico con esperti o politici. C'è poi un tema del quale non si parlava da tempo, rimasto in sospeso nei media e in chiusura un tema più 'leggero'”.
Denominatore comune gli interventi degli ascoltatori, da sempre il punto forte del programma. “Sono ascoltatori appassionati, molto preparati - conclude Loquenzi - . Sono loro che fanno la trasmissione”.