La Tv e la violenza negli stadi

Le Tv possono contribuire a mettere un freno alle violenze negli stadiO Secondo quanto emerso da un incontro tra i Ministri Melandri, Gentiloni e alcuni rappresentanti dell’emittenza radiotelevisiva privata si può, in effetti, fare molto.

Il 6 febbraio scorso, dopo i gravi incidenti di Catania, dove ha perso la vita l'ispettore Filippo Raciti, il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive Giovanna Melandri, con i rappresentanti dell'emittenza radiotelevisiva, dell'editoria e dei giornalisti (Ordine dei Giornalisti, Fnsi, Fieg, Rai, Aeranti-Corallo, Alpi, Conna, Frt, Gis, Rea, Rna), si sono incontrati per decidere una linea da seguire e per valutare le iniziative nei confronti di chi usa i "media" per alimentare la violenza negli stadi.

In particolare sono state condannate quelle trasmissioni di pseudo-informazione sportiva che alimentano, anche attraverso risse verbali, comportamenti antisociali e che in taluni casi estrremi ispirano direttamente violenze organizzate, rispetto alle quali è necessaria la massima fermezza.

I Ministri e i rappresentanti del mondo dell'informazione hanno quindi concordato sulla necessità di elaborare un "Codice di comportamento" per l'informazione sportiva che rifletta in questo settore i principi di civiltà, di deontologia professionale e buon senso, propri del giornalismo e dell'editoria, così da concorrere, anche dal versante dell'informazione, all'isolamento dei fenomeni di violenza nel calcio.

Per quanto riguarda in particolare il Ministero delle Comunicazioni, Gentiloni ha annunciato che proporrà una serie di modifiche del Testo Unico della Radiotelevisione per rendere più efficace l'azione dell'Autorità di Garanzia per le Comunicazioni contro le emittenti Radio-Tv colpevoli di induzione o istigazione alla violenza in occasione di manifestazioni sportive, inasprendo le sanzioni fino alla revoca delle stesse concessioni a trasmettere. Le emittenti Radio-Tv che incorreranno nelle sanzioni dell'Agcom, verrebbero inoltre escluse dalle provvidenze economiche stabilite dalla legge a favore del settore.

Pubblica i tuoi commenti