L’associazione CNT – Terzo Polo Digitale continua a denunciare la grave situazione dell’etere e dell’editoria televisiva in Campania, dove irregolarità e abusi sono tutt’altro che rari. In più c’è una graduatoria da rifare, che provoca molti guai…
Ecco quanto comparso sul periodico dell'associazione CNT - Terzo Polo Digitale:
“Non si contano nel tempo le numerose denunce che il CNT-TPD, oltre a molti onesti editori televisivi, hanno presentato al MSE-Com e all'AGCOM circa la drammatica situazione presente nella regione Campania riguardo il sistema radiotelevisivo locale. Un sistema basato sulla proliferazione di veri e propri banditi dell'etere che, senza alcun indugio, hanno (e in parte continuano) ad occupare frequenze abusive a danno di legittimi assegnatari, i quali devono attendere tempi lunghi per ottenere giustizia, con il risultato di catastrofici danni economici, non certo recuperabili, in questa tipologia di mercato (un solo giorno di “buio” equivale, infatti, a dover restituire i già scarsi proventi scaturiti dalla pubblicità).
Tra gli ultimi episodi, sempre riconducibili ad azioni fuori dalla legalità, il CNT-TPD aveva segnalato che per la formazione della graduatoria presso il Corecom numerose Tv hanno prodotto documentazione falsata relativa, ad esempio, a personale dipendente spesso con situazione contributiva inesistente, dichiarazione di fatturati assolutamente distorti, per non parlare di emittenti che da anni non avevano il capitale sociale richiesto come requisito essenziale.
Un'altra emittente, poi, ha recentemente messo sulla strada una decina di giornalisti che, evidentemente, erano stati assunti con estrema leggerezza proprio per aumentare i punteggi e scalare la graduatoria. Vicende che nell'insieme hanno generato, evidentemente, una classifica assolutamente distorta e illegittima, tale da doverla rivedere completamente. È bene ricordare che dalle graduatorie del Corecom (anni 2007, 2008 e 2009), così come stabilito dall'AGCOM, sono scaturite le assegnazioni delle posizioni sul telecomando (c.d. LCN) penalizzando le Tv che hanno rispettato sempre norme e leggi.
Su tale punto c'è da discutere anche - come sottolinea Costantino Federico direttore di TeleCapri, Tv storicamente leader come ascolti in Campania - l'assurda decisione di voler utilizzare il parametro graduatoria Corecom per assegnare i numeri e non aver considerato affatto “le abitudini e le preferenze del pubblico”, ossia gli ascolti, così come invece stabilito per le Tv nazionali.
Questa situazione, peraltro, ha prodotto numerosi ricorsi e solleciti di revisione alle istituzioni competenti. È superfluo aggiungere che le graduatorie del Corecom rappresentano il riferimento per l'assegnazione dei contributi statali.
Purtroppo non è tutto. Ad aggravare la già consistente mole di elementi che funestano il mondo della Tv locale in Campania, giunge il recente fatto di cronaca che ha coinvolto l'emittente Campania Tv - Tv Centro Storico, di proprietà di Nicola Turco…
In pratica la sede della Tv era la base logistica di un gruppo criminale interamente arrestato dalla polizia alcuni giorni fa che, con un arsenale di armi da guerra, si stava apprestando a compiere un colpo da 37 milioni di euro nel caveau di un istituto di vigilanza.
Tra gli 11 arrestati figura anche il figlio del titolare dell'emitente, Luigi Turco…
Campania Tv, inoltre, emittente esclusa dall'assegnazione LCN, ha occupato abusivamente la posizione 175 sul telecomando.
Alla luce di tutto ciò, è necessario che ci sia da parte delle istituzioni un intervento deciso e drastico, tale da ripristinare la legalità in questa martoriata regione rendendo giustizia alle emittenti in regola e fuori da legami con la criminalità organizzata. Non è pensabile, inoltre, che qualunque iniziativa che contrasti l'illegalità debba produrre risultati nel lungo termine poiché le conseguenze negative stanno producendo effetti nell'immediato con il rischio per molte Tv di dover abbandonare il campo”.
In Campania è comunque stato necessario procedere a una rettifica e modifica della (già) nuova graduatoria per i contributi dell'anno 2009, precedentemente approvata, alla luce di false dichiarazioni e specifiche situazioni irregolari. Ma le cose vanno per le lunghe, con danni per tutti, per via dei ritardi che si accumulano nell'intera operazione di assegnazione e pagamento dei contributi anche a livello nazionale. Costantino Federico invita pertanto il Corecom Campania “alla immediata conclusione delle procedure delle graduatorie”.