Una primizia dalla nostra collaboratrice campana Katiuscia Laneri, inviata anche in Afghanistan. E da quel Paese ci ha mandato un piccolo reportage su una Radio ‘tutta al femminile’ e davvero molto particolare…

Le donne hanno deciso di far sentire la loro voce anche nel panorama moderno afghano. Per ora parte dal centro di Herat attraverso la frequenza dei 94.7 FM, con il nome di Radio Shahrzad, un'emittente gestita da figure professionali diverse, ma tutte di sesso femminile.
Quattordici giovani volontarie, tra i 16 e i 30 anni, al seguito della direttrice Somya Ramish si alternano in sede per un palinsesto ricco e variegato che in poco più di quattro mesi ha conquistato anche il pubblico maschile.
Un'idea coraggiosa e impegnativa nata durante un corso in comunicazione patrocinato dalla Rai che Somaya ha frequentato due anni fa. Tre settimane di intenso lavoro a Roma durante le quali ha appreso nuove tecniche e soprattutto raccolto molti spunti dal panorama informativo italiano. Il nome dell'emittente è significativo, non solo perché è lo stesso della protagonista de "Le mille e una notte", ma anche perché il suo significato è 'radio cittadina'.
Un'emittente al femminile ma non solo femminile, proprio per trasmettere il messaggio che si è uguali agli uomini. La linea editoriale, non a caso, è semplice e di interesse collettivo. "Trattiamo argomenti culturali, politici e sociali - spiega la direttrice - , cercando di dare risalto alla figura femminile".
Altro obiettivo di Somaya e del suo team in rosa è quello di riuscire a far arrivare la loro voce anche al di fuori dei confini nazionali, per farsi conoscere ma anche per avere eventuali aiuti finanziari. La Radio, che trasmette ogni giorno dalle otto del mattino alle dieci di sera, tra musica e messaggi di contrasto alla violenza sulle donne, propone programmi di consulenza legale, psicologica e familiare, alla quale si rivolgono, sembra paradossale, sempre più spesso gli uomini. "Dobbiamo ancora imparare a gestire le tante attività che ci aspettano, a volte complicate, ma anche questo ci sprona ad insistere e a raggiungere il nostro obiettivo: arrivare al cuore della città, far capire a tutti che le donne possono fare tutto da sole, come gli uomini, anche gestire una Radio".
Somaya è entrata nel mondo dell'informazione come giornalista ed è stata a lungo direttrice dell'associazione "Nuova mentalità" dopo una lunga serie di iniziative che ha portato avanti sulla tematica della condizione femminile, eppure non rinuncia al velo. Prova che il copricapo, spesso demonizzato e criticato dagli occidentali, non è più simbolo di sottomissione.