Finita l'”era d’oro” di Campo Dall’Orto, La7 mantiene però il suo aspetto e gran parte dei suoi ‘personaggi’ (ma non Chiambretti); fra i buoni propositi, quelli di avere Guzzanti, Gnocchi e Cabello nel 2009.
Via Piero Chiambretti, che ha dichiarato ormai chiuso il ciclo di "Markette", e Giuliano Ferrara (ma il programma "Otto e mezzo" permane), restano invece Maurizio Crozza ('Crozza Italia'), Gad Lerner ('L'infedele'), Ilaria D'Amico ('Exit'), Antonello Piroso ('Niente di personale') e Daria Bignardi, quest'ultima sicuramente per l'autunno mentre dalla prossima primavera per la giornalista si prospetta il passaggio a RaiDue.
Sono invece in corso le trattative per i "volti nuovi" Gene Gnocchi, Victoria Cabello e Corrado Guzzanti per la 'stagione televisiva 2009'. Escluso quasi automaticamente, a causa di un contenzioso con la rete, Daniele Luttazzi.
Torna anche Marco Paolini, che con il suo teatro di narrazione e d'impegno sociale ha ottenuto share eccellenti per La 7.
Tra i nuovi nomi voluti da Lillo Tombolini, subentrato ad Antonio Campo Dall'Orto alla direzione dei palinsesti, anche le due ex Iene Marco Berry con "Vivo per miracolo" e Marco Sortino con "Malpelo", che porterà l'inchiesta giornalistica in teatro. A Valerio Massimo Manfredi il compito di raccontare la storia, mentre il "trio Jebral-Burchielli- Parissone si occuperà del programma "Istantanea".
Il nuovo palinsesto di La7, presentato dall'amministratore delegato di Telecom Italia Media Giovanni Stella, al primo confronto diretto con i giornalisti, va in parallelo con la ricerca di novità per catturare nuovi spettatori in un momento economico difficile. "Stiamo elaborando un sistema di economia domestica - ha detto Lillo Tombolini - , che dovrebbe aiutarci nell'opera di fidelizzazione. Siamo una rete che progetta: tanto per fare un esempio siamo stati i primi a investire nel rugby".
Dal lato del digitale terrestre, è previsto un accordo con Mediaset per spingere e arricchire l'offerta del calcio e la possibilità di 'sfruttare' magari altri canali in chiaro.