L’atteso provvedimento anti-pirateria, dopo molti rinvii, è stato approvato dall’Agcom all’unanimità. Ancora qualche polemica. I commenti di Confindustria Radio-Tv e Agis.
Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo M. Cardani, relatori Francesco Posteraro e Antonio Martusciello, ha adottato con voto unanime il regolamento per la tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica.
Secondo il comunicato dell'Agcom, “il testo tiene conto delle osservazioni emerse nel corso di un'ampia consultazione dei soggetti interessati e nell'ambito di una proficua interlocuzione con la Commissione Europea.
L'Agcom ha ritenuto proprio dovere contribuire all'azione di contrasto svolta dai pubblici poteri nei confronti della pirateria digitale. Il provvedimento assegna pertanto carattere prioritario alla lotta contro le violazioni massive e non riguarda gli utenti finali, per cui non incide in alcun modo sulla libertà della rete.
Il procedimento è caratterizzato dal pieno rispetto del principio del contraddittorio. Per avviarlo, è richiesta la presentazione di un'istanza da parte del titolare del diritto. Pertanto, l'Autorità non agirà d'ufficio, il che esclude che i provider siano chiamati a svolgere un'attività di monitoraggio della rete.
Non solo i provider, ma anche l'uploader e i gestori della pagina e del sito internet possono far concludere la procedura attraverso l'adeguamento spontaneo e presentare controdeduzioni. Gli atti vengono archiviati se il titolare del diritto si rivolge all'Autorità giudiziaria. Le misure inibitorie - che sono quelle previste dal
decreto legislativo n. 70 del 2003 - saranno improntate a criteri di adeguatezza, gradualità e proporzionalità.
L'intervento dell'Agcom si fonda inoltre sulla convinzione che la lotta alla pirateria non possa limitarsi all'opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive volte a creare una cultura della legalità nella fruizione dei contenuti. In questo senso potrà operare l'apposito Comitato tecnico, formato da rappresentanti di tutti gli stakeholder e delle istituzioni interessate, che avrà il compito di favorire forme di autoregolamentazione finalizzate all'educazione degli utenti e alla promozione dell'offerta legale”.
Il regolamento entrerà in vigore il 31 marzo 2014.
Vediamo il commento di Confindustria Radio Tv:
“L'approvazione del Regolamento Agcom sulla tutela del diritto d'autore online è un momento molto importante che dà certezza al quadro normativo in Italia. La tutela del copyright è uno degli obiettivi fondanti di Confindustria Radio Tv.
Nell'apprezzare la qualità del lavoro svolto, siamo quindi pronti a dare il nostro contributo nella prima fase di applicazione affinché tutto il comparto possa cogliere le opportunità di crescita che scaturiscono dai nuovi scenari digitali.
Lo ha dichiarato Rodolfo De Laurentiis, Presidente di Confindustria Radio Televisioni”.
Ed ecco il commento di Agis e Anec:
“È con grande soddisfazione che l'AGIS e l'ANEC, associazione nazionale esercenti cinema, accolgono la notizia dell'approvazione del regolamento Agcom contro la pirateria online.
“Siamo convinti che sia un passo molto importante verso la legalità e la tutela dell'offerta culturale italiana” - afferma il presidente dell'AGIS, Carlo Fontana - . In questo modo si colpiscono coloro che lucrano sfruttando illegalmente il patrimonio culturale, danneggiando il Paese dal punto di vista economico e sociale. Allo stesso tempo si tutelano le imprese e coloro che lavorano nel settore culturale che a causa della pirateria rischiano la propria attività”.
Per Lionello Cerri, presidente ANEC, si tratta di un provvedimento fondamentale per il futuro dell'audiovisivo e del cinema. “Insieme alle altre associazioni del settore abbiamo sostenuto con forza questo regolamento e la sua approvazione ci fa guardare al futuro con maggiore fiducia. Ora bisogna continuare nell'attività di sensibilizzazione sia nei confronti dei giovani, ma anche degli adulti, per far capire che scaricare illegalmente dà la possibilità a molti di arricchirsi in modo illecito, alle spalle di coloro che ogni giorno lavorano per garantire un'offerta culturale importante per la crescita di ognuno di noi e del Paese”.
Naturalmente non manca qualche detrattore del provvedimento, che evidenzia i rischi di attentare alla libertà d'informazione. Vi sarà ancora discussione, quindi, e lavoro, probabilmente per i Tribunali amministrativi.