L’allarme di Coassin

Secondo Gabriele Coassin, nel dicembre 2012 saremo investiti da una tempesta magnetica in grado di invertire i poli magnetici della terra e creare devastanti scombussolamenti. Primo tra tutti, la cancellazione di tutti i supporti magnetici. Occorre pensarci fin d’ora…

Un'allarmante, ma anche propositiva, lettera ci è giunta da Gabriele Coassin, videomaker di Treviso, autore, fra l'altro, del volume 'Video Digitale' (Apogeo, 2007). La riportiamo volentieri qui di seguito:

«Scrivo a proposito dell'affidabilità dei vecchi e nuovi sistemi di archiviazione magnetica (prima su cassetta, oggi su hard disk) in caso di turbolenze magnetiche tali da mettere a rischio gli archivi. Sarebbe interessante avviare un'indagine conoscitiva per capire se l'industria del settore ci sta pensando, oppure se bisogna arrangiarsi con backup su supporto ottico, con tutti i costi e le difficoltà di gestione che ne conseguono.

Sopra le nostre teste da tre anni, il satellite OErsted è in orbita con una missione: registrare il campo magnetico terrestre. Nulla di strano, sembrerebbe a prima vista. Invece, come si legge in un articolo uscito di recente sulla rivista 'Nature', l'analisi dei dati raccolti sembra presagire una specie di rivoluzione magnetica "imminente".

Vediamo come e perché. La luna ruota intorno alla terra, la terra gira intorno al sole ma anche il nostro intero sistema solare si sposta. Alla data del 12 dicembre 2012 entreremo nel centro esatto di rotazione della nostra galassia, passando poi dall'altra parte. In questo frangente, la cui durata potrebbe essere di circa 72 ore, saremo investiti da una tempesta magnetica in grado di invertire i poli magnetici della terra e creare devastanti scombussolamenti. Primo tra tutti, la cancellazione di tutti i supporti magnetici (floppy disk, hard disk, videocassette, SIM card, ecc.) che non siano protetti da sistemi ultrasicuri e costosi, tipo le miniere di sale a una profondità di almeno uno o due Km sotto la crosta terrestre e con una schermatura blindata (tipo gabbia di Faraday) tale da poter resistere almeno in parte allo sconvolgimento.

Inoltre, tutti gli astronomi più quotati del momento (mica i soliti invasati catastrofisti tipo Testimoni di Geova) sono convinti che in quel periodo l'attività solare sarà al massimo e la nostra stella ci scaglierà contro tempeste magnetiche particolarmente nocive, in grado di arrestare il funzionamento di qualsiasi dispositivo elettronico, dal navigatore satellitare alle centraline informatizzate che governano il funzionamento delle auto più recenti ecc.

Sarà la rivincita del terzo mondo. Vecchie auto, proiettori a pellicola (proprio ora che si promuove la conversione delle sale verso la proiezione digitale), macchine fotografiche analogiche e prive di dispositivi elettronici, vecchi flipper (ma non quelli dotati di anima digitale) salteranno fuori come reliquie fedeli ed efficienti... Insomma, per andare al cinema tireremo fuori di nuovo i film di Totò e andremo a vederli in qualche polverosa sala parrocchiale.

Tutti i nostri archivi digitali andranno perduti (ma anche le colonne sonore magnetiche sui film in pellicola). Si salveranno le fotografie su negativo, su diapositiva o stampate su carta fotografica, i film in pellicola, CD, DVD e supporti ottici analoghi (ma forse non i magneto-ottici). Potrebbe sembrare che diventino illeggibili, in quanto, dopo tale evento, nessun lettore CD-DVD-BLU-RAY o simili probabilmente sarà in grado di funzionare.

Ma sarà un problema transitorio. Appena i laboratori di manutenzione saranno in grado di ripristinare il funzionamento dei player e dei monitor, i supporti ottici saranno di nuovo leggibili. Scordarsi, invece, che si conservino videocassette, rubriche sui telefoni cellulari o i dati archiviati su hard disk o schede di memoria dei computer o delle foto-videocamere.

Per cui, per quanto costoso possa essere, allo stato attuale delle più avanzate tecnologie, chi possiede dati o immagini a cui tiene particolarmente dovrebbe iniziare fin d'ora il loro recupero e trasferimento su supporti ottici. E dato che si tratta di una mole di materiale immensa, sarebbe bene iniziare da subito, per evitare la speculazione di chi ne approffitterà per i soliti ritardatari, mettendo all'asta a carissimo prezzo le lavorazioni di maggior pregio e qualità.

Ovviamente, accontentandosi di conservare per conservare, ci si può organizzare con il fai-da-te, ma per un recupero integrale e duraturo dei contenuti sarà necessario rivolgersi a laboratori specializzati. Tutto questo vale sia per gli archivi personali (ricordi, testi, dati) sia per quelli pubblici (videoteche, mediateche, musei). Meglio ora che troppo tardi...».

Per altre informazioni e confronti di opinioni: Coassin@Plurimedia.TV.

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