Elezioni sì, elezioni no, dati attendibili e meno attendibili, proteste e polemiche d’occasione: tra exit pool, vincitori (tanti) e sconfitti (pochi) domenica notte è “trascorso” un altro piccolo grande momento di Tv ‘all’italiana’.
Bruno Vespa da parte sua ha fatto buoni ascolti, oltre il 30% su RaiUno, complice un Fassino polemico e un La Russa stranamente conciliante. Lo speciale del reuccio della seconda serata Rai con il talk show (un po' ritardato, causa partita degli Europei) sulle elezioni in onda sulla rete ammiraglia di Viale Mazzini è andato bene, visto che è stato seguito da oltre 3 milioni di telespettatori.
Fino alle due di notte (ora-limite di rilevazione dell'Auditel) la media di spettatori è stata di 3.059.000, con uno share del 30.90%. L'attento speciale di Mentana su Canale 5 ha invece raccolto il 17,69%, il tristarello programmino d'occasione di Emilio Fede su Rete 4 il 6,58. Su un tono un po' minore anche il programma del Tg3 (che è come andato spegnendosi nel tempo), mentre, alla fine, è apparso come poco più che di circostanza anche quello del Tg2.
Comunque, come molti hanno scritto, nel corso della attesa della prima proiezione - arrivata quasi a mezzanotte - la vera protagonista del rito elettorale televisivo è stata lei, la forchetta. Ovvero quello scarto percentuale che separava il minimo e il massimo nell'unico, fatuo, dato numerico che il Sondaggista Unico Nexus (che ora fa capo ad Allaxia) ha reso disponibile per il talk-show del dopo-partita.
Tra il 20,5 e il 23,5 accreditati a caldo a Forza Italia c'era infatti lo spazio per trasformare una secca sconfitta in una dignitosa flessione, così come tra il 30,5 e il 33,5 del Listone passava una distanza sufficiente per discutere se Prodi avesse vinto o perso la partita delle Europee. La forchetta, dunque, è diventata il piatto principale nei menu di tutte le reti.
Paradossalmente, a cominciare è stato il Tg5, che è stato il primo a servire in tavola i dati della Nexus (ma era la Rai a pagare!)."C'è una forchetta" - ha esordito Mentana, scodellando in video cifre piuttosto indigeste per il suo editore. Vespa, anche se alla lunga ha trionfato nella "maratona", per colpa di Francia-Inghilterra è sceso in campo per ultimo, battuto sul tempo anche dal Tg2 di Mauro Mazza; tentando di sommare le forchette, Vespa è stato anche interrotto da Arturo Parisi, che ha prontamente aggiunto il 2 per cento di Democrazia Europea al risultato dell'Ulivo del 2001. "Ha ragione Parisi" ha detto a sorpresa Ignazio La Russa e Vespa s'è fermato con la bacchetta a mezz'aria...
Assenti da tutti gli schermi Berlusconi, Prodi, D'Alema e ovviamente Bossi.
"Penso che qualcuno abbia sbagliato nell'elaborare le proiezioni e forse, anche se non c'è stata intenzione nel farlo, questo qualcuno deve chiedere scusa" - ha invece dichiarato in diretta poco prima delle 3 di notte un nervoso segretario dei Ds, Piero Fassino. "Non penso - ha aggiunto - che nello sbagliare le proiezioni ci sia stata una volontà deliberata. Hanno sbagliato dei professionisti e può capitare. Certo si tratta di un errore che nella vita dei cittadini ha delle conseguenze".
Per Fassino i dati delle proiezioni sul voto di Nexus hanno fatto sì che si desse un'immagine che non rispondeva "al reale scrutinio, con una larga sottovalutazione del risultato della Lista unitaria e, allo stesso tempo, una sopravvalutazione della performance di Fi".
"L'immagine vera - concludeva Fassino - è che Fi è sotto di dieci punti, sotto la linea del Piave del 25% che lo stesso Berlusconi aveva fissato. Invece si è fatto passare l'immagine di un pareggio. Ma quale pareggioO La partita l'ha persa Forza Italia, oggi il centrosinistra ha vinto".
Ma le accuse a Nexus di aver sbagliato le proiezioni si sono poi rivelate in buona misura a loro volta errate, lasciando Fassino a rimuginare ancora il perché di quel mancato 32-33% della Lista dell'Ulivo.
Non basta: fose non tutti lo sanno, ma in Italia vige un'incredibile quantità di sistemi elettorali e ce n'é uno diverso per ogni tipo di votazione: alle politiche c'è il maggioritario con quota proporzionale, con tanto di scorporo e sbarramento al 4% (è il noto 'Mattarellum'); alle Regionali c'è l'elezione diretta del 'Governatore' con un misto maggioritario - proporzionale per il Consiglio e con addirittura il 'premio di maggioranza; ci sono poi il doppio turno (Provinciali), il doppio turno con possibilità di voto disgiunto (grandi Comuni), il maggioritario secco a un solo turno (piccoli Comuni sotto i cinquemila abitanti), infine il proporzionale puro (Europee). E ce ne sarebbe ancora (incredibile ma vero)...
Visto l'election day, pensate cosa sarebbe successo se i dati (e non solo alcuni exit pool) fossero arrivati in successione, creando un caos totale. L'happening sarebbe stato completo (già così non si scherzava...) e nessuno avrebbe davvero capito chi aveva vinto e chi perso, Aggiungeteci i ritardi del Viminale, l'inspiegabile lunghisssimo tempo trascorso fra la seconda e la terza proiezione, il 'colpo secco' messo a segno (con successo) da Nicola Piepoli su Sky Tg 24 e avrete il quadro di questa bella, caotica, polemica nottata di elezioni (all'italiana) 2004 in Tv.