È partito il sabato su Sky Uno il nuovo spettacolo di Lucio Dalla, un esperimento riuscito a metà, tra spettacolo musicale e fiction.
Lucio Dalla è sdraiato su un lettino in una sala operatoria. Un chirurgo gli si avvicina e dalla sua testa estrae una serie di oggetti che danno il via allo show. È iniziato così il nuovo spettacolo di Lucio Dalla, che ha esordito con “L'angolo nel cielo” su Sky Uno il sabato sera.
Una visione metaforica, quella degli oggetti che escono dalla testa del cantautore, che introduce appunto al programma, a un viaggio all'interno della testa, dei pensieri dell'artista. I chirurghi che si alternano in sala operatoria a frugare nel cervello di Dalla hanno poi i volti di Michele Placido, Dario Argento, Luca Carboni, Gianni Morandi, Gianni Fisichella, o ancora Enzo Iacchetti o Vincenzo Salemme.
Il programma, prodotto da Bibi Ballandi (che nella stessa fascia oraria e nella stessa sera è su RaiUno con 'Ballando con le stelle') ha una trama narrativa innovativa, che mischia fiction e spettacolo musicale, nella quale Lucio Dalla si muove in un suo mondo di musica ed immagini, nell'ambito di un racconto visionario sempre sospeso tra immaginazione e realtà. Nella narrazione si fondono infatti ricordi ed emozioni, che vengono messe in moto attraverso la memoria dell'artista; presto però la realtà si confonde con la fantasia, in una sorta di racconto poetico nel quale il Dalla cantautore (stavolta) si conquista un suo spazio interpretando le sue canzoni.
Il risultato è un interessante esperimento televisivo che Sky ha comunque avuto il merito e il coraggio di provare a mettere in onda.
“A Sky con questo programma - ha spiegato Lucio Dalla - ho giocato veramente, con la sensazione di poter essere sul serio quello che mi sentivo in quel momento. Certo, non avrei mai proposto “L'angolo del cielo” alla Rai, perché non è nei loro meccanismi. Loro vogliono gente seduta che stia ad ascoltare e applaudire”.
Autori del programma, prodotto come detto da Bibi Ballandi, sono Giampiero Solari, Francesco Freyre, Michele Mondella, Marco Alemanno e lo stesso Lucio Dalla.
