Un rapporto da New York su Kidscreen, un evento creato da una rivista canadese specializzata in programmi televisivi per ragazzi che si svolge all’hotel Hilton di Manhattan.

Al Kidscreen di New York City, l'opinione dei dirigenti italiani interpellati é che questa edizione non sia stata alla pari di quelle precedenti. É anche possibile che il cattivo tempo che ha colpito ripetutamente New York City a febbraio abbia contribuito alla ridotta partecipazione.
Kidscreen é un evento creato da una rivista canadese specializzata in programmi televisivi per ragazzi che si svolge annualmente all'hotel Hilton di Manhattan.
La manifestazione non é impostata sulla compravendita di diritti, bensí sulle conferenze, che poi dovrebbero facilitare i contatti fra produttori, distributori ed acquirenti: un evento molto diverso dalle fiere pure, come Mipcom Junior di Cannes.
La casa editrice fa leva sul fatto che il Canada sia in effetti “il guardiano del portone”, attraverso il quale produzioni animate possono arrivare negli Usa, e quindi Kidscreen attira produttori europei, ed in particolar modo italiani, alla ricerca di contatti per coproduzioni con i canadesi. Infatti Kidscreen é nato come un evento canadese, appoggiato da societá di animazione canadesi e grazie ad una combinazione di sussidi statali canadesi.
L'evento potrebbe essere facilmente incorporato dentro la fiera Tv del Natpe che si svolge a fine gennaio in un posto climaticamente molto piú accogliente: Miami Beach, in Florida; ma l'associazione americana che organizza il Natpe ha ceduto alla rivista canadese il controllo sui programmi Tv per ragazzi. Se ció non bastasse, la stessa casa editrice ha sviluppato ReelScreen Summit a Washington D.C., in diretta concorrenza con Natpe, tanto da forzare Natpe a cambiare le date della sua prossima fiera.
Il motivo per cui molte riviste settoriali organizzano fiere e conferenze é che ora le case editrici non riescono piú a sopravvivere con la sola pubblicitá e quindi sfruttano la loro forza marketing creando delle proprie fiere, perdendo nel frattempo, peró, parte della loro indipendenza. Tradizionalmente questo tipo di fiere non permette l'accesso alla stampa e quindi i partecipanti e potenziali partecipanti stentano ad ottenere resoconti accurati della manifestazione.
Kidscreen fa perno soprattutto sulle conferenze e queste, secondo alcuni partecipanti, riflettono sempre i soliti argomenti e non giustificano un viaggio negli Usa, visto che le conferenze potrebbero essere seguite online con lo streaming. Infatti, secondo Matteo Corradi di Mondo Tv, la sua casa di animazione preferisce piuttosto partecipare al Toy Fair che si svolge sempre a New York City subito dopo Kidscreen.
Secondo una stima di Luca Milano, vice direttore di Rai Fiction, al Kidscreen hanno partecipato circa 15 societá italiane nel campo dell'animazione. Alcune senza accredito, come Giovanna Bo, fondatrice di Achtoons a Bologna, che non giustifica l'alto costo di accesso con i potenziali risultati ottenibili e quindi si limita ad incontrare possibili coproduttori canadesi nella hall dell'hotel, considerando anche che a distribuire le sue produzioni é la societá di Toronto specializzata in animazione, Bejuba! Entertainment.
Achtoons é una societá di produzione e post-produzione per conto terzi nata nel 1999 e da 5 anni produttrice in proprio di cartoni animati per bambini (pre-schooler) come 'Matí Dadá', di cui ha prodotto 39 episodi di 7 minuti ciascuno (ora ne sta sviluppando altri 13).
Interessante che vi fossero partecipanti italiani accreditati che andavano in giro senza biglietti da visita. A Kidscreen vi erano anche gruppi come Sample, specializzati in doppiaggi, mentre tra le principali societá di animazione italiane era presente Rainbow, rappresenta da Luana Perrero, che a Kidscreen si é principalmente concentrata sulle vendite della sesta edizione di 'Winx' e 'Royal Academy', serie di 26 episodi di 22 minuti ciascuno.
A rappresentare le vendite Rai vi era Sabrina Eleuteri, interessata a vendere la serie animata dello 'Zecchino d'Oro' costituita da 116 segmenti di 3 minuti ciascuno, e 'Arturo e Kiwi', una serie animata di 52 vignette di 4 minuti ciascuno che insegna ai bambini ricette di cucina.
Eleuteri ha annunciato il rilancio del catalogo di animazione Rai conseguente alla ristrutturazione vendite del gruppo e la necessitá di ampliare il loro catalogo con prodotti di animazione di qualitá non solo italiani.
Kidscreen ci ha dato anche lo spunto per notare con alcuni esperti come l'animazione in Italia sia ora in mano principalmente a quattro societá (Rainbow, Atlantyca, Mondo Tv e The Animation Band) e come non navighi in buone acque anche perché il settore é stato privato del controllo sull'emittenza. Infatti, con l'eccezione della Rai, i canali Tv per bambini ora sono in mano a gruppi americani (Disney, Viacom, Time Warner e Discovery) che, naturalmente, preferiscono le loro produzioni.
Nella foto, Luana Perrero di Rainbow al Kidscreen.