Ecco un piccolo ‘riassunto’ dell’assemblea della Federazione Radio Televisioni di ieri, un appuntamento che ogni anno riserva interessanti indicazioni sullo stato di salute del settore radiotelevisivo.
Ieri mattina si è tenuta nella sede di Roma, alla presenza di politici e di un pubblico numeroso, l'Assemblea annuale della FRT - Federazione Radio Televisioni, associazione di categoria delle imprese radiotelevisive private nazionali e locali.
Nella sua relazione il Presidente della Federazione Filippo Rebecchini ha focalizzato il particolare contesto di crisi economica e finanziaria in cui le imprese del settore radiotelevisivo si trovano ad operare. Rebecchini ha richiamato tutto il mondo dell'informazione a un forte senso di responsabilità per evitare di creare situazioni di panico tra la gente ed evitare gli allarmismi che potrebbero tradursi in fattore di aggravamento della crisi. Il settore radiotelevisivo deve fungere da fattore di stimolo alla ripresa economica contribuendo ad infondere fiducia al sistema.
Il Presidente Rebecchini ha evidenziato - al di fuori di ogni polemica e consapevole del particolare momento di ristrettezze di risorse - come la decisione di aumentare l'aliquota iva per le programmazioni pay provocherà un aumento degli oneri fiscali a carico dell'intero settore stimato tra i 230 e 250 milioni di euro e ha auspicato che la classe politica attui al più presto interventi mirati al sostegno delle imprese che investono e creano occupazione, soprattutto nella delicata fase di passaggio al digitale terrestre. Rebecchini, infine, si è dichiarato contrario agli interventi pubblici generalizzati che hanno il solo effetto di disperdere denaro pubblico.
Il Presidente dell'Associazione Tv nazionali FRT, Fedele Confalonieri, ha sottolineato il particolare ed eccezionale momento di crisi economica e si è detto fiducioso nel sistema Italia, nel governo e nell'attività degli operatori del settore radiotelevisivo e a proposito della questione Iva ha invitato Sky, associata alla FRT, a trovare nella sede dell'associazione - che esercita l'istituzionale ruolo di compensazione - un momento di confronto, al fine di risolvere i problemi degli associati e in difesa degli interessi del settore.
Maurizio Giunco, Presidente dell'Associazione Tv locali, ha rivendicato il primario ruolo storico svolto dalle Tv locali che ha dato impulso allo sviluppo dell'intero comparto televisivo nazionale. Giunco ha ricordato che la nuova tecnologia digitale porta a un nuovo modo di concepire la Televisione, a pluralità di offerta, nuovi soggetti e grandi players internazionali. Le Tv locali sono chiamate ad affrontare il cambiamento investendo notevoli risorse senza avere garanzie di ritorni economici e ha chiesto al Governo la sospensione dei tagli previsti per il settore e misure di sostegno per la transizione al digitale.
Il Presidente dell'Associazione Radio della FRT, Roberto Giovannini, ha ricordato che nel 2008 il settore radiofonico ha investito oltre 600 milioni di euro, molti dei quali destinati allo sviluppo del digitale radiofonico con l'introduzione delle nuove tecnologie DAB+/DMB.
All'assemblea sono intervenuti anche l'On. Paolo Gentiloni e Sergio Bellucci.
Ha chiuso i lavori il Sottosegretario alle Comunicazioni On. Paolo Romani, che ha ricordato i problemi affrontati in sede di insediamento dell'attuale Governo Berlusconi, in particolare con la legge 101/2008 e con la soluzione del caso Europa 7. Romani ha dichiarato che entro la fine del 2010 il 75% del territorio nazionale trasmetterà con la nuova tecnologia digitale e sulla questione Sky ha ricordato che l'impegno, in sede europea, di uniformare le aliquote dell'iva fu preso dal Governo Prodi.