L’Autorità presieduta da Enzo Cheli ha stabilito di applicare il duplice parere del Consiglio di Stato in materia di “siparietti commerciali”.
Dopo il parere spedito all'Autorità delle Comunicazioni con cui il Consiglio di Stato aveva espresso per due volte l'opinione che le telepromozioni andavano conteggiate come spot ai fini dei calcoli sull'affollamento pubblicitario in Tv, un nuovo colpo di pennello si va ad aggiungere al "quadro" della situazione.
Secondo quanto ha fatto sapere la stessa Autorità presieduta da Enzo Cheli, è stato stabilito di applicare appunto il duplice parere del Consiglio di Stato in materia: Rai e Mediaset, quindi, almeno in teoria, dovrebbero ridurre drasticamente a breve la propria quantità di "siparietti commerciali" e di telepromozioni.
L'intenzione di muoversi in questo senso è stata manifestata dall'Authority in una lettera a Francesco Di Stefano, editore dell'emittente "Europa 7", che aveva chiesto chiarimenti tempo fa proprio sul tema delle telepromozioni.
Intanto, sempre a proposito di Autorità delle Comunicazioni, va segnalato il durissimo attacco giunto nei suoi confronti dall'associazione Articolo 21. In particolare, l'ex presidente della Rai Roberto Zaccaria ha redatto un'analisi sull'azione dell'Authority dal 1997 ad oggi, illustrando i cinque campi nei quali "l'arbitro non è sceso in campo".