L’Authority ‘assegna’ il 40% dei multiplex e multa Mediaset

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato il regolamento sulla capacità trasmissiva dei multiplex digitali e ha sanzionato Mediaset per violazione delle norme sulle interruzioni pubblicitarie dei film.

Dal sito dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni www.agcom.it:

«Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato oggi lo schema di regolamento per l'allocazione del 40% della capacità trasmissiva nei multiplex digitali di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media al fine di favorire il pluralismo e di accelerare la transizione al digitale terrestre a cominciare dalle regioni "all digital".OScopo del provvedimento è quello di accelerare le condizioni per un'offerta uniforme in chiaro su tutto il territorio nazionale attrattiva in termini di nuovi contenuti.

Il provvedimento, di cui sono relatori Michele Lauria e Stefano Mannoni, istituisce una commissione di esperti, nominata dall'Autorità e dal Ministero delle Comunicazioni, che assegnerà, tramite una procedura competitiva, la capacità trasmissiva agli editori indipendenti e agli operatori di rete che richiedano il completamento della copertura delle proprie reti. La graduatoria, approvata dall'Autorità, valorizzerà la qualità dei programmi e promuoverà l'accesso dei soggetti nuovi entranti nel mercato digitale terrestre. OIl regolamento accoglie altresì la richiesta del Comitato Italia digitale, presieduto dal Ministro Gentiloni, di una numerazione automatica dei canali digitali. Il provvedimento diventerà esecutivo al termine di una consultazione pubblica di trenta giorni».

In proposito i vicePresidenti del Comitato Nazionale Italia Digitale Piero De Chiara e Stefano Cannoni hanno commentato:

«Apprezziamo la delibera approvata oggi dal Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sullo schema di regolamento per l'allocazione della capacità trasmissiva nei multiplex digitali.

Al di là dei contenuti, che possono essere migliorati e discussi nella fase di consultazione, è positivo che siano state rafforzate le garanzie a favore dell'ingresso di nuovi editori. Ci si augura che questo rappresenti uno stimolo affinché finalmente anche nuovi editori investano in canali digitali gratuiti.

Si apprezza anche che sia stata decisa l'attribuzione di una numerazione automatica dei canali digitali, che era uno dei suggerimenti del Comitato Nazionale Italia Digitale, e che rappresenta un ulteriore stimolo a nuovi investimenti editoriali.

Anche questo è un esempio di un rapporto di collaborazione virtuoso che si è creato tra il Comitato Nazionale Italia Digitale e l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni».

Ma l'Authority ha anche preso provvedimenti severi contro Mediaset:

«La Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, ha approvato oggi provvedimenti sanzionatori nei confronti delle emittenti Italia 1 e Retequattro. Le multe, per complessivi 625.000 euro, sono state adottate per le ripetute violazioni, rilevate fino al mese di settembre 2006, delle norme riguardanti le interruzioni pubblicitarie durante la trasmissione dei film. Inoltre, per la violazione delle norme in materia di tutela dei minori, è stata approvata una sanzione di 25.000 euro per la messa in onda su Italia 1 del cartone animato "I Griffin", caratterizzato dall'uso di espressioni volgari e di turpiloquio.

Sempre in materia di tutela dei minori è stata altresì diffidata la Rai per la diffusione di pubblicità con gli stessi personaggi dei cartoni animati della programmazione adiacente.

Nella stessa seduta di oggi, l'Autorità, ha preso in esame un codice di autoregolamentazione in materia pubblicitaria proposto dalle principali emittenti nazionali private Mediaset e La7. Il codice prevede regole più precise e dettagliate di autodisciplina in materia di inserimento della pubblicità nei programmi contenitore, nei quiz, nei programmi sportivi e nella organizzazione del palinsesto relativo ai film.

Per quest'ultimo aspetto l'Autorità, a maggioranza, ha ritenuto non accettabile l'autoregolamentazione proposta. Al riguardo l'Autorità ha precisato che, fermo restando il rispetto dei tetti orari e giornalieri per la pubblicità e della regola generale secondo la quale devono trascorrere venti minuti tra successive interruzioni pubblicitarie, l'autonoma organizzazione del palinsesto che prevede l'inserimento di programmi fra parti distinti dei film può rientrare nella sfera dell'autonomia editoriale solo se i programmi sono caratterizzati da un'autonoma fisionomia editoriale e sono chiaramente identificati come tali nel palinsesto delle emittenti. Qualora tra i programmi sia inserita la pubblicità questa deve avere comunque una durata sensibilmente inferiore. In ogni caso, le politiche commerciali di vendita degli spazi pubblicitari devono adeguarsi in modo cOErente a tali criteri».

Mediaset ha reagito con una dura nota nella quale ha annunciato che ricorrerà contro le sanzioni, ritenute "punitive e ingiustificate" e ha criticato il regolamento varato dalla stessa Authority per disciplinare l'accesso di soggetti terzi al 40% della capacità trasmissiva digitale di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, una decisione che per Mediaset "interferisce con la libertà imprenditoriale dell'aziende".

"L'autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni - sostiene la nota di Mediaset - ha approvato oggi due delibere rilevanti per l'attività televisiva in Italia. La decisione più rimarchevole riguarda l'approvazione del codice di autoregolamentazione in materia pubblicitaria proposto dalle principali emittenti nazionali private e relativo agli inserimenti degli spot nei palinsesti. In sintesi, i criteri già utilizzati da Mediaset sono stati giudicati sostanzialmente corretti ed equilibrati. Nell'esprimere soddisfazione per questo riconoscimento, non possiamo invece accogliere le sanzioni punitive e ingiustificate adottate nei nostri confronti per comportamenti precedenti al codice che Mediaset applica già da tempo. In assenza di regole certe, i comportamenti precedenti erano frutto di interpretazioni in buona fede e per questi motivi Mediaset presentera' ricorso.

La seconda delibera riguarda invece un provvedimento che ancora non conosciamo nei dettagli e di cui attendiamo di esaminare con serenità i contenuti. Ma dalle anticipazioni di stampa capiamo che si tratta di un inasprimento dell'obbligo di cessione del 40% delle capacità trasmissiva dei multiplex digitali, obbligo già di per sè dirigista introdotto dalla legge 66 del 2001 e a cui Mediaset si e' tuttavia già attenuta nella gestione del suo primo multiplex. Ora non solo ovviamente questo obbligo permane, ma la decisione di assegnare lo spazio a editori terzi, e a quali editori, viene sottratta alle emittenti e assegnata alla scelta di una commissione di esperti".

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