L’Authority contro le Tv locali

Con una delibera a sorpresa l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha posto un improvviso fortissimo limite alla trasmissione di televendite di maghi, astrologi e cartomanti. Una decisione che rende molto pesante la situazione delle Tv locali italiane.

Con una delibera adottata a sorpresa dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, a poche ore dalla sua (per adesso) virtuale scadenza nell'attività (Cheli e i Commissari, è noto, non sarebbero più in carica dal 10 marzo), è stato posto un improvviso fortissimo limite alla trasmissione di televendite di maghi, astrologi e cartomanti, creando una situazione molto pesante per le Tv locali italiane.

Il provvedimento vieta, infatti, la diffusione delle televendite appunto di maghi, astrologi e cartomanti tra le ore 7 e le ore 23. Le trasmissioni che offrono servizi di cartomanzia, astrologia e pronostici, inoltre, non potranno più "mostrare, pubblicizzare o indurre all'uso di numerazioni telefoniche a sovrapprezzo". I prefissi "899", insomma, potranno comparire soltanto in spot pubblicitari chiaramente distinti dalle trasmissioni di televendita.

Secondo il Commissario Sangiorgi, la decisione è volta a "contrastare lo sfruttamento della superstizione e della credulità dei cittadini". Ma per le Tv locali è invece un gran brutto e inatteso colpo.

Durissimo il commento dell'associazione Frt. Il Presidente dell'Associazione Tv locali Maurizio Giunco ha dichiarato:

"Con un colpo di mano dell'ultima ora l'Autorità vieta, di fatto, alle tv locali di trasmettere la pubblicità di determinati servizi, tra cui quella, molto diffusa, relativa ai pronostici (sistemi per il lotto e il totocalcio), danneggiandole pesantemente nell'acquisizione di risorse da un mercato già assai ridotto.

D'ora in poi tali attività - peraltro non vietate da alcuna legge dello Stato - saranno di fatto pubblicizzate solo sugli altri mezzi (come al solito liberi da ogni vincolo), ancor di più di quanto avviene oggi.

Un bel modo di accomiatarsi dall'emittenza televisiva locale da parte dell'Autorità. Oltre al merito della decisione, contro cui le tv locali FRT ricorreranno immediatamente per l'evidente disparità di trattamento tra mezzi e la grave limitazione alla libertà di iniziativa economica, stupisce anche il metodo seguito: per la prima volta in sette anni l'Autorità non ha avuto la benché minima sensibilità di sentire preventivamente gli operatori su un provvedimento estremamente delicato. Particolarmente inatteso è stato poi il comportamento del Commissario relatore, Giuseppe Sangiorgi, che in passato aveva dichiarato di avere una certa attenzione, anche se solo a parole, verso l'emittenza locale".

Non possiamo che associarci, come Millecanali, rivista da sempre a fianco delle Tv locali, a queste amare parole di Giunco.

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