Conferenza stampa negli studi del Biscione, come ogni luglio, per ‘svelare’ il nuovo palinsesto, tra informazione e autoproduzione (e un calcio alla crisi).
Luca Telese riporterà in vita 'Matrix', Gianluigi Nuzzi (nominato anche vicedirettore di Videonews) condurrà 'Quarto Grado' sostituendo Salvo Sottile, protagonista di una clamorosa e improvvisa defezione che ha stupito (“Non ne conosciamo i motivi...”), ma non ha spiazzato i vertici del Biscione.
La nuova stagione di Mediaset parte all'insegna dell'informazione, un pallino di Pier Silvio Berlusconi, ma anche in un certo senso un “dovere” per un gruppo così importante. Lo shopping all'interno di La7 strappa due giornalisti bravi ma abbastanza 'avari di ascolti', un rischio che vale la pena di correre.
In autunno la rete più votata all'approfondimento sarà Rete 4 con il doppio appuntamento di 'Quinta Colonna' (quotidiano e settimanale), il citato 'Quarto Grado', ai quali nel 2014 si aggiungerà un programma in day time, ma va tenuto d'occhio anche il prime time di Italia 1 che ospiterà la novità di 'Lucignolo 2.0'.
Il consueto galà per la presentazione dei palinsesti autunnali delle reti Mediaset, presentato da un redivivo Chiambretti “barbuto”, ci consegna un Gruppo che nonostante la crisi epocale (quinto anno) manifesta la volontà di non abbassare la guardia. Durante questo esangue 2013, Mediaset ha sofferto, ha spiegato Pier Silvio Berlusconi, ma ha tenuto duro, ha messo tutto in discussione, ha tagliato, portando avanti il previsto programma di spending review di 450 milioni di euro, ma senza licenziare e abbassare la qualità dei palinsesti.
Sono due i miliardi di euro che verranno investiti sul prodotto - e non è poco - e verranno destinati più alle autoproduzioni che all'acquisto di prodotto Usa. Le tre generaliste vedono confermati i loro programmi di punta, Canale 5 punterà su intrattenimento e fiction, con la ciliegina di 'Matrix' e il ritorno del GF, mentre su Italia 1 e Rete 4 ci saranno tante autoproduzioni, più i film per la prima e le serie per la seconda. Per tenere alti gli ascolti dell'Ammiraglia, Mediaset ha optato per un sacrificio: i film di Medusa, una volta usciti dalle sale, salteranno la finestra pay, per arrivare in prima visione assoluta nel prima time della rete diretta da Giancarlo Scheri.
Ma Mediaset ormai è un sistema multimediale che al suo interno comprende web, pay-tv e tematiche digitali. Queste ultime stanno dando soddisfazioni in termini di ascolto. Specialmente Iris, Boing, Cartoonito e l'ultima arrivata Top Crime, che dopo un mese di vita ha quasi raggiunto l'uno per cento di share. A maggio l'intero pacchetto digitale ha registrato un 6% di ascolto, un dato che Marco Paolini, Direttore Marketing Strategico, ha presentato con un certo orgoglio.
Ma anche Mediaset Premium, che a Natale presenta la novità di Infinity, 5000 film on demand con modalità easy di abbonamento (e godibili su qualsiasi device), ha avuto uno scatto in avanti: crescono infatti del 10% i ricavi, con una media di nuovi abbonati di circa 6.000 famiglie a settimana.
Più complessa la situazione sul versante pubblicitario. La crisi ha picchiato duro. Nei primi sei mesi la raccolta di Publitalia è scesa del 16%, da gennaio ad aprile c'è stato il buio assoluto, un po' meglio maggio e giugno, e finalmente a luglio si è visto uno spiraglio di luce (+ 3%). A soffrire sono state principalmente le generaliste, mentre le altre piattaforme, pur partendo da numeri modesti, hanno esibito risultati in controtendenza: le tematiche del digitale terrestre incrementano del 21% e il web del 50% nei primi 4 mesi, con la prospettiva di raggiungere presto i 100 milioni di raccolta.
Molta attesa desta l'introduzione di All 21, il super break da un minuto che andrà in onda alle nove di sera in contemporanea su sette reti del gruppo. La crisi era talmente acuta - ha spiegato Pier Silvio Berlusconi - che in primavera abbiamo deciso di diminuire la quantità di prodotto. I palinsesti hanno quindi rispecchiano la situazione di crisi, ma da settembre torneranno a regime".
Questo spiega anche il forte calo di ascolto che le reti generaliste, specialmente Rete 4 e Italia 1, hanno registrato nella passata stagione, con decrescite anche a due cifre. Ma questo riguarda gli "individui", mentre se passiamo al target commerciale, Mediaset, come di consueto, si impone sulla Rai e Canale 5 su RaiUno.