Concerti e opera via satellite, dirette di eventi internazionali, film in digitale 4K: in pochi anni la sala cinematografica si è trasformata in un luogo dove cultura e innovazione vanno a braccetto. Ecco come…
A novembre per la prima volta verrà distribuito in Italia in modo capillare un film restaurato in digitale 4K. Si tratta di 'Colazione da Tiffany', capolavoro di Blake Edwards con Audrey Hepburn, restaurato in occasione dei suoi 50 anni. Lo proporrà nelle sale (anche nella sua versione 2K) il 9 novembre Nexo Digital, editore e distributore italiano pioniere in Italia nel campo dei contenuti alternativi al cinema.
Il film sarà trasmesso via satellite grazie al supporto tecnologico di Opensky, azienda italiana interprete della rivoluzione del “caro vecchio cinema” e leader a livello nazionale ed europeo nella distribuzione dei contenuti digitali via satellite: film e live. Grazie all'innovazione tecnologica di Opensky e alla rete di 200 cinema in Italia e 600 in Europa la distribuzione dei film in digitale è garanzia di affidabilità e sicurezza.
È in questo modo, grazie alle nuove tecnologie e ad un approccio innovativo e aperto circa i contenuti cinematografici, che sta prendendo piede la rivoluzione delle sale italiane che mettono a disposizione del proprio pubblico un'offerta sempre più variegata che spazia dai balletti del Bolshoi di Mosca e dell'Opéra di Parigi ai concerti rock (come quello dei Red Hot Chili Peppers). Dalle performances di artisti italiani come Renato Zero e Ligabue ai concerti classici come quello del pianista cinese Lang Lang, per arrivare alla stagione operistica del Metropolitan di New York, portata sul grande schermo per gioire, soffrire, entusiasmarsi, combattere accanto ai grandi personaggi dell'opera, da Faust a Siegfried, da Anna Bolena a Don Giovanni.Tanto da trasformare la sala cinematografica in un luogo di incontro, ritrovo e confronto tra generazioni.
Nel caso di 'Colazione da Tiffany' è anche la prima volta che una trasmissione di file in 4K viene effettuata attraverso il satellite dall'italiana Opensky (in collaborazione con Eutelsat) e che un Festival italiano, il Festival Internazionale del Film di Roma, proietta (è avvenuto il 4 novembre nella giornata di chiusura) un film in digitale 4K grazie al proiettore digitale DPC80-4K ad altissima risoluzione con un rapporto di 4.096 x 2.160 pixel installato dall'italiana Cinemeccanica.
Fino ad oggi il cinema digitale contava su una definizione in pixel poco superiore ai 2 milioni, simile alla massima risoluzione dei moderni televisori HD, anche se con le dovute differenze in termini di qualità dell'immagine proposta. Con il diffondersi del 4K il numero di pixel arriva addirittura a quadruplicare la definizione, distanziando in larga misura tutti gli standard HD del mercato consumer e riportando il grande schermo in posizione dominante in termini di qualità di fruizione di un'opera cinematografica.
Una proiezione in 4K lavora cioè nell'ordine dei quasi 9 milioni di pixel rispetto ai 2 milioni offerti dalla Tv HD. E il contenuto non viaggia su pellicola ma su DCP, un supporto più agile e meno ingombrante, o ancora più comodamentevia satellite, cosa che permette di risparmiare sui trasporti tradizionali e sullo smaltimento dei materiali (delle pellicole o dei DCP).Si tratta di un effettivo contenimento dei costi ambientali, tanto che finalmente, nel mercato globale del cinema, la rivoluzione digitale porta non solo all'ampliamento dell'offerta culturale proposta agli spettatori ma anche ad azioni concrete ispirate alla Green Economy.