Tutto Ok per Ambrogetti (DGTVi). Tutto da rifare per Costantino Federico (Terzo Polo – Cnt).
Ecco il commento di Ambrogetti alle decisioni dell'Authority:
«Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi (l'associazione per lo sviluppo del digitale terrestre che riunisce RAI, Mediaset, Telecom Italia Media, D-Free e le associazioni di tv locali FRT e Aeranti Corallo) commenta positivamente l'approvazione della numerazione per i canali del digitale terrestre da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
''Si tratta di un passo molto importante che porta ordine e razionalità nell'offerta del digitale terrestre. Va riconosciuto il merito all'Autorità di avere saputo operare una decisione che mette in prima fila le abitudini e le preferenze degli utenti su tutto il territorio nazionale, che conferisce il giusto riconoscimento alle emittenti locali e che, al tempo stesso, valorizza adeguatamente le nuove offerte digitali nazionali''.
D'altra parte ''lo schema approvato ieri accoglie nella sostanza proprio la proposta che DGTVi aveva formulato nei mesi scorsi con l'unanimità di tutti i soci. Va dato quindi atto all'AGCOM di aver saputo tenere in debita considerazione le istanze del mercato e quelle degli utenti, introducendo uno strumento indispensabile per le imprese e di grande utilità per i telespettatori. Mentre da subito fenomeni fastidiosi quali quelli della duplicazione dei canali con numerazioni multiple devono immediatamente cessare, ci aspettiamo al contempo - conclude Ambrogetti - che il Ministero dello Sviluppo Economico attui rapidamente tali indirizzi al fine che il nuovo ordinamento automatico dei canali digitali sia pienamente operante per gli switch off del Nord Italia dei prossimi mesi''».
Di tutt'altro tono il comunicato di Retecapri:
«L'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni ha licenziato il provvedimento di numerazione automatico dei canali per la TV digitale terrestre ma la soluzione adottata sembra favorire esclusivamente i soliti noti del monopolio pubblico RAI, del monopolio privato MEDIASET con l'aggiunta di TELECOM, il colosso delle TLC presenti con LA7 e la rete musicale MTV.
L'indicazione dell'AGCOM assegna i primi nove posti alle TV generaliste nazionali ma quali sono le emittenti assegnatarie, visto che i pretendenti sono 10?
Alle sette dei colossi esistenti si deve aggiungere MTV sempre della TELECOM, RETECAPRI che da sempre rivendica di essere la prima rete televisiva nazionale generalista privata e infine RETE A che però ha ceduto la rete al gruppo L'ESPRESSO che a sua volta ha dato vita recentemente ad una nuova rete musicale DEEJAYTV.
L'ordinamento previsto potrebbe anche contenere elementi positivi ma l'indeterminatezza delle assegnazioni non agevola il giudizio.
Infatti se le emittenti nazionali sono 10 perché il blocco che le dovrebbe contenere è di 9? Quale sarà l'emittente esclusa?
La risposta ovvia dovrebbe riguardare le due emittenti tematiche che dovrebbero andare a posizionarsi tra 20 e 70 ma allora resterebbe un posto libero acclarato che l'ottavo posto vada a RETECAPRI.
Qual è l'ultima emittente nazionale che occuperebbe la casella n°9.
Gatta ci cova.
E se invece le posizioni 8 e 9 sono destinate ad MTV e DEEJAY TV con l'esclusione proprio di RETECAPRI? Vuoi vedere che è in corso di realizzazione il Piano di Rinascita Democratica anche nelle telecomunicazioni e nella televisione?...
Staremo a vedere ma intanto non è male cominciare a prenotare l'aereo per Berlino dove ricercare ancora una volta il giudice che possa assicurare il rispetto e l'osservanza delle leggi per la tutela dei diritti di chi opera senza l'ombra di “cupole” di varia origine e rito».