Il Commissario ad acta che deve intervenire ancora un volta sulla questione della numerazione Lcn delle Tv italiane si è messo all’opera e ha predisposto uno schema che sottrae alle Tv nazionali la posizioni ‘9’. Buone notizie per le Tv locali. Ma è solo il primo atto…
Mentre l'Agcom, per adesso estromessa da questa fondamentale questione, continua la sua battaglia legale per tornare a essere della partita, sul tema dell'LCN si muove con grande decisione e solerzia il commissario ad acta, Marina Ruggieri, nominata dal Consiglio di Stato proprio perché si intervenisse finalmente sul tema, dopo anni di indecisione, incertezza e sostanziale mantenimento dello status quo.
Marina Ruggieri ha predisposto uno schema di provvedimento sulla numerazione televisiva che muove le acque, effettivamente. Va peraltro ricordato che lo schema è ora sottoposto a consultazione pubblica, come è prassi, e tutte le parti interessate hanno tempo fino al prossimo 27 aprile per inviare le proprie osservazioni. Poi si verrà al 'sodo'.
Lo schema stabilisce che le Tv nazionali generaliste mantengano le posizioni dall'1 all'8, mentre Deejay Tv rischia adesso di passare dal numero 9 al 19 del telecomando, per fare posto alla Tv locale più importante in ciascuna regione italiana. Ricordiamo che la questione che provocato la sconfitta in sede giudiziaria (amministrativa) dell'Agcom e la nomina del Commissario Ruggieri è stata quella delle numerazioni 8 e 9, riservate a due Tv che sono generaliste solo da poco tempo e in precedenza erano specializzate a livello musicale, ovvero Mtv e Deejay Tv. Secondo lo schema (peraltro dicevamo, provvisorio) la questione però non è questa ma quella delle abitudini del pubblico con il telecomando nella precedente era analogica. Il risultato è che Mtv di salverebbe Deejay Tv no.
I numeri dal 9 al 18 saranno pertanto a disposizione delle emittenti locali (anziché quelli dal 10 al 19).
In questo modo, secondo il Commissario si rispetterebbero le preferenze e le abitudini dei telespettatori, che erano abituati con la Tv analogica a tenere sul numero 9 appunto una Televisione locale. L'analisi della Ruggieri fa riferimento alle indagini commissionate dalla stessa Agcom nel 2010 e nel 2013. Le Tv nazionali principali sarebbero dunque frazionate fra le prime otto (quelle di Rai, Mediaset, più La7 e Mtv) e le due ai numeri 19-20 (attualmente fra le ex analogiche c'è la sola Retecapri al 20).
Il commissario ad acta non si limita a questo ma rivede anche in altre parti la delibera 237/2013 dell'Agcom, proponendo un nuovo schema di provvedimento su tutta la numerazione LCN che ricalca quello attualmente in vigore del 2010 e che l'Authority voleva invece rivedere, ai danni soprattutto delle Tv locali. Lo schema della Ruggieri assegna invece un ulteriore blocco alle Tv locali (801-899).
Mtv ha intanto presentato un ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha poi portato alla nomina del Commissario ed è ancora pendente il ricorso della REA contro la citata delibera 237/13.
Infine, i commenti. Interessata e ben impressionata l'associazione CNT-Terzo Polo Digitale, che da sempre contesta la posizione 20 per Retecapri, mentre Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, trova a sua volta elementi positivi e ha dichiarato:
“Lo schema di provvedimento, a parere di Aeranti-Corallo, contiene molti aspetti positivi per il comparto televisivo locale. Lo stesso, infatti recupera la quantità (39) di numerazioni previste nel primo arco per l'emittenza locale dalla delibera Agcom n. 366/10/CONS, rispetto alle 13 numerazioni previste dalla delibera Agcom n. 237/13/CONS.
Lo schema di provvedimento recupera inoltre le numerazioni da 75 a 84 per le emittenti locali che diffondono i programmi in più di due regioni.
Aeranti-Corallo formulerà le proprie osservazioni dettagliate sullo schema di provvedimento nel corso della consultazione pubblica avviata dal Commissario ad acta e, in tale sede evidenzierà anche l'esigenza di semplificare i criteri per la redazione delle graduatorie”.