Ecco il consuntivo sull’attività 2010 del Comitato Media e Minori, presieduto dall’amico Franco Mugerli. Aumentano le violazioni del Codice.

È stato presentato martedì 15 marzo a Roma, Palazzo Ferrajoli, Piazza Colonna 335, il consuntivo dell'attività del Comitato Media e Minori al quale hanno partecipato tra gli altri l'on. Alessandra Mussolini, Presidente Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, Roberto Napoli, Commissario Autorità Garante per le Comunicazioni, e il prof. Giuseppe De Rita Presidente del Censis.
Dopo il saluto del dott. Stefano Selli, capo della segreteria del Ministro per lo Sviluppo Economico - che ha espresso apprezzamento nei confronti del Comitato Media e Minori auspicando un sempre maggiore riconoscimento del lavoro del Comitato e che l'emittente Sky possa riconoscere il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori - il Presidente Franco Mugerli (storico redattore e amico di lunga data di 'Millecanali') ha aperto i lavori.
Mugerli ha rammentato come in un tempo di grande espansione dell'offerta televisiva, e di trasformazione della stessa Televisione (grazie allo sviluppo della tecnologia digitale) parlare di tutela dei minori nella programmazione televisiva e più in generale nei media sembra un impegno inutile, una battaglia vecchia, comunque persa. “Aumentano le responsabilità degli editori - ha sottolineato Mugerli - ma la vigilanza al rispetto del Codice di autoregolamentazione Tv e Minori non è sempre adeguata”.
Certamente - ha sostenuto il Presidente del Comitato Media e Minori - in questi anni il Codice ha mantenuto l'attenzione nelle redazioni televisive nei confronti del pubblico dei minori”. “Tuttavia - ha continuato Mugerli - occorre costatare che c'è ancora molta strada da percorrere perché sia sempre meno disatteso”.
“La digitalizzazione in atto rende improcrastinabile affrontare in modo unitario la definizione di principi generali e regole per un nuovo sistema di tutela dei minori, oltre che per le Emittenti televisive, anche sugli altri new media - sostiene il Comitato - . Il Comitato auspica che il Ministro dello Sviluppo Economico, d'intesa con la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, proceda all'emanazione di un nuovo Codice Media e Minori”.
Infine, il Comitato sollecita lo sviluppo della Media Education, finalizzata a sviluppare nei giovani la formazione e la comprensione critica circa la comunicazione dei media e in particolare nella Televisione.
Ed eccoci ai dati in sintesi.
Nel 2010 si è registrato un incremento delle violazioni del Codice di autoregolamentazione Tv e minori del 60% rispetto a quelle del 2009 e del 150% rispetto a quelle del 2008. I casi considerati nell'anno passato sono stati 320, contro i 264 del 2009, mentre le violazioni accertate sono state 72 nel 2010, contro le 46 del 2009. È quanto emerge dal consultivo 2010 dell'attività del comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori.
Rai ha ricevuto 19 risoluzioni (contro le 14 nel 2009), Mediaset 23 (7 nel 2009), una risoluzione per La7 (come nel 2009), 17 per Sky (nessuna nel 2009), 7 ad altre emittenti satellitari (20 nel 2009) e 5 ad altre emittenti. La metà delle violazioni accertate riguardano film e telefilm trasmessi in orari non consentiti. Subito dopo vengono i programmi di infotainment, in particolare i contenitori pomeridiani di Rai e Mediaset.
L'attività del comitato ha riguardato anche servizi giornalistici trasmessi in fascia protetta, cartoni animati destinati ad un pubblico adulto e trasmessi in orari non consentiti, e le trasmissioni di reality, che prevedevano finestre in fascia protetta.