Presentata la piattaforma Rai Play Radio
Presentata negli studi di via Asiago la nuova piattaforma Rai Play Radio su cui, come annunciato già nei mesi scorsi, sono disponibili tutti i contenuti live e on demand di Radio1, Radio2, Radio3, dei due canali tematici (Isoradio, GrParlamento) e i cinque specializzati (Radio Tutta Italiana, Radio Classica, Radio Techetè, Radio Live, Radio Kids).
Su Rai Play Radio è dunque possibile riascoltare l’offerta radiofonica del servizio pubblico su smartphone, tablet e pc, in forma analoga alla corrispondente piattaforma televisiva Rai Play.
Secondo Roberto Sergio, Direttore di Rai Radio, la piattaforma “rappresenta il risultato finale dello sforzo fatto da diversi settori del Gruppo Rai. Abbiamo deciso di investire fortemente sulla digitalizzazione della Radio e questo sta accadendo con fatti concreti e reali. Oltre a ciò abbiamo scelto di impegnarci per arrivare ad una copertura del 70% della popolazione italiana partendo da quella ‘T’ autostradale immaginaria che va da Torino a Trieste arrivando a Salerno, per arrivare poi alla direttrice adriatica, tirrenica e finire con le isole.
Ci accingiamo, poi, a rifare i diversi studi radiofonici: abbiamo iniziato da Radio1 con le sale dei Gr a Saxa Rubra e l’obiettivo è quello di dare una nuova veste a tutti gli studi con scenografie innovative, digitalizzandoli e predisponendoli così ad una fruizione completa che possa essere utile anche alla Tv e all’immediatezza legata alle nuove app. L’ipotesi finale è quella di realizzare la ‘radiovisione’ da portare sui canali del segnale Tv del digitale terrestre”.
Mediaset si aggiudica i Mondiali di calcio in Russia
Le indiscrezioni degli ultimi giorni sono state confermate ufficialmente. Tutte le 64 partite della Coppa del Mondo FIFA 2018 di calcio saranno visibili per la prima volta in chiaro sulle reti Mediaset e non sulla Rai.
L’evento è in qualche nodo ‘epocale’ e infatti ha già provocato sensazione e proteste in Rai, anche se era abbastanza prevedibile, dopo l’eliminazione della Nazionale italiana (per la prima volta, dopo una vita) e considerando che Mediaset aveva molte più motivazioni per acquisire i diritti dell’evento, pur molto ‘sminuito di valore’ in Italia, rispetto a Sky e alla stessa Rai, che non voleva fare una gara al rialzo, risparmiando semmai soldi per altri diritti (si lavora, si dice, per avere una parte della Champions della prossima stagione, se Sky sarà d’accordo).
Oltre che in Italia, i Mondiali di Russia 2018, che inizieranno il 14 giugno, saranno visibili in diretta anche sulle reti spagnole del Gruppo Mediaset (Telecinco ecc.). Quanto alla cifra pagata per i diritti dei Mondiali, il gruppo milanese avrebbe messo sul piatto un’offerta da 78 milioni.
Il Sistema delle comunicazioni vale 17,6 miliardi di euro
Nel 2016, il Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC) vale 17,6 miliardi di euro (l’1,05% del Pil), registrando un aumento di oltre il 3% rispetto al 2015. L’area radiotelevisiva conferma il primato per incidenza sul totale (51%), mentre si riduce di due punti percentuali (dal 25% al 23%) il peso esercitato da quotidiani, periodici, agenzie di stampa ed editoria annuaristica.
Sono le cifre ‘stimate’ dall’Agcom nell’ambito della valutazione delle dimensioni economiche appunto del SIC per l’anno 2016.
Il contratto di servizio Rai secondo la Vigilanza
La Commissione di Vigilanza ha alla fine espresso parere favorevole, sia pure con la richiesta di diversi aggiustamenti, sul contratto di servizio 2018-2022 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Rai, il primo con durata quinquennale.
Il parere, obbligatorio ma non vincolante, della Vigilanza suggerisce alcune modifiche: misure contro i conflitti di interesse degli agenti; valorizzazione delle professionalità interne Rai; pubblicazione sul sito della raccolta pubblicitaria di ciascun programma; maggior spazio per le produzioni europee e italiane; maggior attenzione al ruolo delle donne nella società; tutela dei precari, dei vincitori di concorso e degli idonei.
Il lungo iter di questo contratto di servizio, tuttavia, non è ancora finito. Dopo qualche ulteriore ‘passaggio’ e confronto, il testo dovrà tornare in Cda Rai per l'approvazione definitiva.
Accordo per il saldo del contratto dell’emittenza privata
Intesa per il saldo del contratto di lavoro dell’Emittenza Privata relativo al triennio 2015-2017. L’accordo, specifica la Sls Cgil, prevede 25 € di incremento sui minimi tabellari e 10 € di polizza sanitaria di settore già anticipati. Nell’occasione le parti (i sindacati confederali e per i datori di lavoro Confindustria Radio Tv) hanno anche sottoscritto un verbale d’intesa per il triennio 2018-2020, che realizza ‘un notevole avanzamento’ sugli Appalti e amplia il campo di applicazione e la classificazione professionale in relazione alla convergenza tecnologica delle piattaforme e alla digitalizzazione.
Per la parte economica 2018-2020, invece, Confindustria Radio Tv ha offerto la disponibilità a chiudere con 90 € a regime sui minimi tabellari, 10 € sulla polizza sanitaria nonché 100 € di Una Tantum da corrispondere a febbraio.
Piscopo potrebbe lasciare Rai Pubblicità
Secondo un’indiscrezione di Anna Rotili su primonline.it., Fabrizio Piscopo potrebbe lasciare a breve la guida di Rai Pubblicità. Infatti, “dagli e dagli, alla fine le pressioni di Mediaset, di La7 e degli altri concorrenti sul mercato pubblicitario hanno avuto gli effetti sperati: l’uscita di Fabrizio Piscopo dal ruolo di Ad di Rai Pubblicità… Sono in corso trattative tra il manager e l’azienda per capire se rimarrà alla Rai con un altro incarico, o se saranno dimissioni concordate.
Piscopo, dal 2013 alla guida della concessionaria della Rai, dove era arrivato da Sky, aveva improntato la gestione secondo il criterio di servire i clienti con efficienza organizzativa, politiche commerciali che tenessero conto delle regole del mercato, rispettando affollamenti e le regole imposte alla Rai come servizio pubblico, ma senza sudditanze o sensi di inferiorità. Uno stile che non è piaciuto per niente alla concorrenza, che ha visto crescere i fatturati di Rai Pubblicità”.
Fastweb e Sky Italia: nuovo accordo per NOW TV
Sky Italia e Fastweb arricchiscono la loro partnership con un nuovo accordo che prevede la possibilità per i nuovi clienti che sottoscriveranno l’offerta “Internet”, “Internet+Telefono” o “Internet +Telefono + Mobile” di Fastweb, e per i già clienti di linea fissa, di includere i grandi contenuti live e On Demand di NOW TV, la Internet TV di Sky, nel proprio abbonamento.
Tutti i nuovi clienti Fastweb potranno scegliere di aggiungere il Ticket Intrattenimento di NOW TV in fase di attivazione della propria offerta di linea fissa, mentre i già clienti potranno scegliere di attivare il servizio dalla MyFASTpage, al costo di 9,20 Euro ogni 4 settimane, e personalizzare la propria offerta aggiungendo i Ticket Cinema o Serie TV a soli 5€ al mese oppure lo Sport a partire da 6,99€.
Sky Sport: Giuseppe De Bellis nuovo condirettore vicario
Sky annuncia l’arrivo di Giuseppe De Bellis (proveniente da Condè Nast) a Sky Sport come condirettore vicario con delega a Sky Sport 24, Skysport.it e ai contenuti editoriali digitali di Sky Sport, a diretto riporto del direttore responsabile Federico Ferri.
A un anno dalla sua nomina, infatti, Ferri ha scelto di riorganizzare e rafforzare la squadra di Sky Sport per affrontare al meglio le sfide future in un mercato sempre più competitivo e dinamico. Dal 15 gennaio, quindi, De Bellis sarà protagonista ed elemento cardine del piano di evoluzione e rinnovamento di Sky Sport. Un cambiamento che non dovrà interessare solo il canale all news, che nel 2018 festeggerà i suoi primi dieci anni di vita, ma anche i contenuti e le strategie editoriali dei canali digitali di Sky Sport: sito, app e social.
In questo piano di rinnovamento, il direttore ha ritenuto fondamentale rafforzare anche la redazione calcio. In quest’ottica Matteo Marani porterà la sua esperienza e la sua professionalità nei contenuti dell’area Eventi Calcio dei canali Sky Sport, in qualità di vicedirettore. Giovanni Bruno e Guido Meda continueranno invece a ricoprire rispettivamente il ruolo di direttore ad personam con delega operativa su Altri Sport e vicedirettore con delega all’area Motori.
Torricelle: il Gip revoca il sequestro delle antenne
A Verona ecco un nuovo colpo di scena sulla annosa vicenda delle antenne radio-tv delle Torricelle. Dopo il clamoroso sequestro degli impianti e la sospensione della diffusione delle emittenti e mentre la vicenda si stava clamorosamente ingarbugliando, ora si torna quasi al punto di partenza. Infatti il sequestro preventivo d’urgenza che aveva spento le antenne montate sulla seconda Torricella Massimiliana di Verona (un sito storico e in teoria ‘protetto’ dove era sorta una selva di antenne per il cui uso non è stato mai pagato, fra l’altro, alcun canone) è durato solo poco più di una settimana.
Il giudice per le indagini preliminari Livia Magri ha bocciato il provvedimento disposto dal sostituto procurato Gennaro Ottaviano ed eseguito dalla guardia di finanza. Sono state così accolte le tesi esposte dalle circa trenta emittenti ‘oscurate’. Si provvederà ora a rialimentare le antenne di energia elettrica, mentre tutta la questione resta, come di consueto, irrisolta.
Il canale 63 agli Sciscione, sul 69 tornerà Deejay Tv
LeoVegas Gaming Limited, società del gruppo svedese LeoVegas leader dal 2011 nel settore dei giochi online, appena arrivata sul canale 63 DTT al posto di Winga, ha deciso di vendere alla società GM Comunicazione S.r.l. del gruppo Sciscione proprio il ramo di azienda comprensivo della posizione LCN n. 63 della Televisione digitale terrestre. L’operazione si è chiusa in data 21 dicembre. Il gruppo LeoVegas continuerà a trasmettere i propri programmi di gioco on line via satellite e sulla propria piattaforma internet. La GM Comunicazione srl di Marco e Giovanni Sciscione rafforza così la propria posizione nel ‘blocco 60 Lcn’, aggiungendo il 63 ai già controllati 60, 61 e 62.
Ma c’è un’altra grandissima novità ‘in zona 60’. Sempre gli Sciscione hanno rivenduto l’acquisito canale 69 proprio a chi l’aveva ceduto, ovvero il Gruppo L’Espresso (oggi Gedi) che dovrebbe riattivare su questa numerazione nientemeno che Deejay Tv. Ne vedremo ancora delle belle.
Chiude K Rock, torna a sorpresa Play Studio, ma in Veneto
K Rock, la celebre rock station di Scandiano (Reggio Emilia), chiude i battenti in Fm, dopo ‘una vita’, in questi giorni, con una apposita ‘maratona’. Continuerà però a trasmettere sul web.
Sulle frequenze di K Rock trasmetterà la superstation veneta Radio Birikina, che in questo modo, dopo il recente approdo a Bologna e in una fetta dell’Emilia-Romagna, completa bene la copertura regionale arrivando anche nell’Emilia occidentale.
Ma le sorprese non sono finite qui. Ecco che, come informa il sito Fm-World, Play Studio, la non dimenticata storica emittente dance bolognese, riappare ‘clamorosamente’ in FM. L’emittente, rilevata un anno fa proprio dal gruppo Birikina, deve adesso proprio a quest’ultimo il suo ritorno nell’etere, che però avviene in Veneto. Un anno fa, per capirci, Radio Birikina aveva rilevato le ultime frequenze di Play Studio per garantirsi la copertura nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena. In questi giorni il gruppo di Roberto Zanella ha rilevato anche parte della rete di Bluradio Veneto, emittente della Diocesi di Padova, utilizzandola proprio per ‘riammettere in FM’ questo notissimo marchio della musica dance felsinea. Play Studio modulerà soprattutto sugli 88.7 e raggiungerà stavolta le province di Padova, Venezia, Treviso e Vicenza.
A Pordenone c’è una nuova Tv: Iltredici
Può succedere tuttora anche questo, ovvero che nasca un nuova Televisione locale. Dal ‘Messaggero Veneto’ apprendiamo così che “Iltredici, che decollerà a gennaio, è un’emittente televisiva che trasmetterà (proprio) sul canale 13 del digitale (ed anche il nome della Srl, già costituita) che arricchirà il mondo dell’informazione in Friuli-Venezia Giulia. Partendo da Pordenone…
Soci della Srl sono alcune associazioni di categoria del Friuli occidentale, Confindustria, Confartigianato e Coldiretti Pordenone. All’appello mancano i commercianti che pare abbiano ritenuta non strategica l’operazione”.
Ci sono poi indiscrezioni sui possibili anchormen. Si va da Gigi Di Meo, che dovrebbe essere il direttore e sembra in uscita da Telepordenone (la Tv concorrente più diretta), a Piero Villotta, decano dei giornalisti friulgiuliani, possibile conduttore di una trasmissione dedicata all’agricoltura, a Marco Belviso, noto blogger politico, a Massimo Boni, giornalista che segue la comunicazione di istituzioni e associazioni di categoria. Secondo Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone, la Tv «saprà dare voce al territorio, in questo particolare momento, alle categorie economiche e alle imprese».
Nova Tv: si prova a vendere l’emittente
La crisi dell’emittente sarda Nova Tv sembra giunta al capolinea. Come ci informano dall’isola i fratelli Podda, dopo le dimissioni in massa del personale giornalistico e tecnico, una parte della proprietà (la Amal, facente capo alla cooperativa La Memoria Storica) sembra intenzionata a gettare la spugna e a vendere l’emittente (o ciò che ne resta). A manifestare questo orientamento è l’amministratrice Susanna Naitza, che ha dichiarato: “Non abbiamo più interessi verso un settore difficile, in crisi da anni, che non ci ha mai portato vantaggi. Siamo pronti a vendere l’attività e abbiamo già in corso una serie di contatti”.