Le notizie in breve a una settimana dalla Pasqua

 

Il 3 aprile parte Il 20 di Mediaset, al posto di Retecapri

 

Ci siamo. Retecapri, dopo tanti anni, è sparita dal video e non trasmette più sul 20 Lcn; per adesso è stata sostituita da un cartello che annuncia per il 3 aprile, il martedì dopo Pasqua, l’arrivo dell’attesissimo Il 20 (sul nome preciso e definitivo però non giureremmo) di Mediaset, canale di serie e cinema di cui però si sa, per ora, ben poco.

La grossa novità invece che è stata scelta una strategia di promozione e marketing molto ‘forte’, a dimostrazione che l’operazione è piuttosto importante per il gruppo di Berlusconi. Il cartello di cui sopra informa infatti che le trasmissioni di Il 20 inizieranno il 3 aprile nientemeno che con la super-partita di Champions League Juventus-Real Madrid, quarto di finale del torneo, che sarà diffusa dunque in chiaro, contrariamente alle aspettative (ma si sa che Premium sembra ormai una ‘partita persa’).

Mediaset si prende anche il rischio di ‘sacrificare’ così una serata di sicura forte audience per Canale 5 (o Italia 1), a favore di una ‘outsider esordiente’, che però ‘deve’ evidentemente essere lanciata al meglio. Ma dopo questo exploit, Il 20 non dovrebbe proseguire su questa strada (quella dello sport), proseguendo invece con serie e cinema, anche se probabilmente avrà un ruolo nel Mondiale di calcio che Mediaset, per la prima volta, metterà in onda in estate.

 

Sul 56 arriverà Motor Trend di Discovery

 

Un nuovo canale di Discovery sta per debuttare sul digitale terrestre: il 29 aprile partirà infatti Motor Trend sul canale 56 Lcn. Focus, infatti, passerà sotto la gestione di Mediaset e si trasferirà sul 35 di Italia 2 (che chiuderà). Il 56 invece resta a Discovery, che inaugurerà pertanto qui un nuovo canale.

Motor Trend racconterà a 360 gradi la passione per i motori, comune ormai anche al pubblico femminile. La raccolta pubblicitaria sarà affidata a Discovery Media, concessionaria del gruppo.

Secondo Laura Carafoli, SVP Chief Content Officer Discovery Southern Europe, “la nostra offerta in Italia continua ad evolvere e a crescere. Il portfolio si arricchisce di un brand già molto conosciuto all’estero che potrà diventare anche in Italia il punto di riferimento per tutti gli appassionati di motori. Un brand con una forte vocazione digital caratterizzato da contenuti di qualità e interpreti che sapranno presto farsi apprezzare dal grande pubblico”.

Il canale sarà visibile anche su Sky 418, su Tivusat canale 56 e sulla piattaforma Vodafone Tv.

 

Acqua diventa Ibox65

 

Cambio di denominazione e di impostazione anche sul canale 65 Lcn di Giglio Group, finora denominato Acqua, in realtà un contenitore abbastanza variegato dove dell’originaria impostazione ‘acquatica’ era rimasto ben poco. Sarà per questo che Giglio ha deciso un cambio di rotta, contestualmente alla nascita di Cloud Food, un’innovativa piattaforma tecnologica per la gestione degli ordini e degli acquisti on line di prodotti alimentari made in Italy.

La neonata società è frutto di una joint venture proprio tra Giglio Group, socio di maggioranza con il 51%, e Acque Minerali d’Italia (49%). Cloud Food si pone come un canale distributivo “alternativo ed innovativo”, nel settore del food and beverage, che consentirà la gestione degli ordini “in modo flessibile e con modalità di subscription online, anche attraverso un innovativo sistema di T-commerce”.

In contemporanea con questo accordo, Giglio Group ha presentato appunto il canale di T-commerce via Tv in Italia Ibox 65, dedicato al mondo della casa e della famiglia, che consentirà l’acquisto dei prodotti distribuiti da Giglio e da Cloud Food anche attraverso la Televisione (canale 65, ex Acqua).

 

Vivendi azzera il Cda di Tim

 

Continua la guerra fra Vivendi e il fondo americano Elliott, che contesta, dopo aver acquistato oltre il 5% delle azioni, il potere dei francesi capitanati da Bollorè su Tim - Telecom Italia. Nei giorni scorsi Vivendi a sorpresa ha ‘spinto’ verso le dimissioni 8 dei Consiglieri del Cda di Tim, iniziativa che ha fatto decadere l'intero board e lo stesso presidente Puyfontaine.

La mossa è tattica e tende a cercare di dividere gli avversari e avere poi mano libera nell’assemblea generale di Tim del 4 maggio, in cui si deciderà tutto. Qui Elliott proverà a coalizzare il maggior numero possibile di azionisti contro Vivendi, che ha solo circa il 24% della società. Elliott ha definito “cinica ed egoista” la mossa delle dimissioni dei Consiglieri e ha sostenuto che si tratta “dell’ennesimo esempio di come i diritti degli azionisti di minoranza a Telecom Italia siano abrogati”.

 

Fazio e la Rai precisano su Anac e ‘Che tempo che fa’

 

Nuova polemica, nonostante il radicale cambiamento dello scenario politico, su Fabio Fazio e sulle sue trasmissioni su Rai1.

Il quotidiano ‘La Repubblica’ ha scritto che “il presidente dell’Anac Raffaele Cantone ha denunciato alla Corte dei Conti il contratto milionario di Fabio Fazio”, con grande soddisfazione (una delle poche per lui, ormai) del deputato del Pd e finora segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, da parecchio tempo ‘nemico giurato’ di Fazio.

Sono seguite una nota della Rai e una piccata lettera di Fazio a ‘La Repubblica’. La Rai, in particolare, “esclude che Anac abbia censurato il compenso di Fabio Fazio. L’Autorità ha invece riconosciuto, con riferimento al complesso dei rapporti tra Rai, Fazio e la società di produzione, che non sussiste alcun danno attuale cagionato all’Erario. La delibera Anac…, che peraltro ha assunto le forme di una indicazione non vincolante, è stata trasmessa alla Corte dei Conti in quanto organo istituzionalmente competente per il monitoraggio a consuntivo dell’andamento effettivo dei costi e dei ricavi del programma”.

 

Dubbi e incertezze sulle mosse di Mediapro

 

Ma Mediapro riuscirà a far fronte ai pesanti impegni finanziari assunti con la Lega di serie A (e con Infront) dopo che le sono state affidate le sorti del calcio italiano, un mondo ‘sacro’ per tanta parte della nostra popolazione, attraverso l’assegnazione dei diritti Tv, che deve riuscire ora a rivendere ai broadcasters senza perderci? Al momento della verità, che è quello di queste settimane, dopo una lettera della stessa Mediapro alla Lega in cui si chiedeva tempo, sono insorti dubbi in diverse società e già qualcuno si preparava all’ipotesi di una pesante causa legale e a una ‘diversa soluzione’ per i diritti (per cui comincia però a mancare materialmente il tempo, o quasi).

Sono seguite cene, rassicurazioni, parole tranquillizzanti. Ma non è ancora chiaro come Mediapro possa ‘rientrare’ del suo clamoroso investimento e se sia davvero così ‘liquida’ da andare avanti senza problemi. Presto sarà chiaro quale sia la reale situazione e si capirà se il futuro sarà ‘tranquillo’ o meno.

 

Otto minuti di ‘vuoto televisivo’ a ‘C’è posta per te’

 

Lei può. A ‘C’è posta per te’ su Canale 5, sabato 17 marzo Maria De Filippi a un certo punto è uscita dallo studio e per otto minuti in trasmissione c’è stato solo un totale silenzio.

Un uomo a cui era stata inviata una delle lettere del programma, aveva deciso di non far neanche parlare la sua interlocutrice (sua madre che non vedeva da anni), uscendo dallo studio. Maria De Filippi l’ha seguito in una stanzina per cercare di convincerlo a ripensarci e ci è rimasta per ben 8 minuti e 13 secondi.

La regia ha potuto inquadrare solo il pubblico muto, la donna in attesa e la celebre porta nera, dove Maria si era chiusa insieme all’uomo. Solo dopo otto minuti, il ritorno in studio, senza peraltro aver fatto cambiare idea all’uomo.

La trasmissione era registrata e quegli otto minuti di ‘inaudito vuoto televisivo’ avrebbero potuto essere tagliati o ‘accorciati’, ma Maria non ha voluto farlo, osando l’inosabile in Tv. Il risultato non poteva che essere quello: calo di audience per qualche minuto ma poi sicura ripresa e consueta vittoria finale in grande stile su ‘Ballando con le stelle’ e le sue interessanti (?) ‘querelles’ sul ballo fra uomini.

 

I CinemaDays cambiano, con polemica

 

Angelo Zaccone Teodosi, per molti anni collaboratore di ‘Millecanali’, fa notare su key4biz.it una situazione un po’ ‘problematica’ per i nuovi CinemaDays, annunciati in questi giorni dal Ministero di Franceschini:

“Da anni, molti anni, il “piccolo mondo” del cinema italiano non registrava uno scontro così frontale e duro: gli esercenti cinematografici accusano i produttori e distributori cinematografici di ignorare le esigenze di chi i film nelle sale si sforza di proiettarli e denunciano un improprio asse privilegiato con il Ministero…

Il “casus belli” è stato scatenato dalla nuova campagna “CinemaDays”, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha come obiettivo la de-stagionalizzazione delle uscite cinematografiche in sala, nella prospettiva di attrarre pubblico anche nel periodo estivo… L’iniziativa prevede l’ingresso scontato in tutti i cinema italiani aderenti in tre diversi periodi: 9-12 aprile, 9-15 luglio, 24-27 settembre. Quindici giorni, in tutto, in cui sarà possibile acquistare biglietti a soli 3 (tre) euro. Inoltre, dal 9 al 15 agosto si svolgeranno proiezioni di anteprime della nuova stagione cinematografica…

I principali “attori” dell’iniziativa sono compiaciuti, ma c’è una assenza che ha dell’incredibile: gli esercenti cinematografici, appunto!...

Forse il Ministro ha pensato che il sostegno del presidente dell’associazione dei multiplex fosse sufficiente, ma così non è. L’Anem è fuoriuscita dall’Anec molti anni fa (è poi rientrata e poi ne è riuscita, ecc.), perché le posizioni dei proprietari dei multiplex sono spesso in contrasto con quelle dell’esercizio tradizionale, essendo ben differenti i rispettivi modelli di business”.

 

Rivolta nei media russi contro il deputato ‘molestatore’

 

“La prima a farsi avanti è stata Ekaterina Kotrikadze - scrive Rosalba Castelletti su ‘la Repubblica’ - . Vice caporedattrice della Tv Rtvi, a fine febbraio ha denunciato di essere stata molestata nel 2011 da Leonid Slutskij, deputato e capo della commissione Esteri della Duma… Poi è stata la volta di Daria Zhuk, producer della Tv Dozhd (Pioggia): Slutskij, ha narrato, aveva provato a baciarla e a palpeggiarla dopo essere stato invitato a partecipare a una trasmissione in studio. Infine si è fatta avanti la giornalista del servizio russo della Bbc Farida Rustamova…”.

Tre giornaliste televisive hanno denunciato Slutskij ma la Duma, il parlamento russo, ha fatto orecchie da mercante e ha difeso il deputato. È seguita una clamorosa rivolta, non certo consueta in un Paese non proprio ‘esperto in democrazia’ come la Russia: “Una ad una le maggiori testate hanno deciso di non dare più notizie sulla Duma o di limitare la loro copertura dei lavori parlamentari”. La stessa decisione l’hanno presa il gruppo editoriale Rbc, le Radio Echo di Mosca e Govorit Maskva e le citate Tv Rtvi e Dohzd.

 

Luca Milano con le Tv pubbliche europee per i bambini

 

Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi, è il nuovo presidente del ‘Kids Media experts group’ il gruppo dell’Ebu - che riunisce le Tv pubbliche europee - nato allo scopo di favorire il confronto e la cooperazione nel campo dell’offerta per bambini e ragazzi. Vicepresidenti sono stati eletti Vanessa Amberleigh della Bbc e Yago Fandino della Tve.

 

Turchia: i media nelle mani di Erdogan

 

La Turchia - spiace dirlo - è sempre più sulla strada di un regime autoritario. “Cade il penultimo bastione della stampa libera in Turchia - scrive non a caso Marco Ansaldo su ‘Repubblica’ - . Mentre il quotidiano laico ‘Cumhuriyet’ prosegue con molte difficoltà la sua battaglia per un giornalismo indipendente, con l'editore e buona parte dei suoi cronisti in carcere, il diretto concorrente ‘Hurriyet’ passa armi e bagagli dalla parte governativa. Il giornale più importante del Paese, appartenente da decenni al gruppo Dogan, è stato acquisito dalla holding presieduta da Yildirim Demiroren, imprenditore considerato vicino al capo dello Stato, Recep Tayyip Erdogan.
Il gruppo del magnate turco Aydin Dogan ha concluso un accordo per una vendita che spoglia interamente il suo settore editoriale. Assieme al capofila Hurriyet, l'intesa comprende l'acquisto da parte della holding di Yildirim del quotidiano ‘Posta’, di quello sportivo ‘Fanatik’ e delle Tv CnnTurk e Kanal D”.

 

I broadcasters asiatici convocati a Roma dalla Rai

 

Si è svolto qualche giorno fa a Roma il Forum internazionale “Innovation meets culture - Digital media and Cultural Heritage”, organizzato dalla Rai in collaborazione con l’ABU (Asia-Pacific Broadcasting Union), che ha riunito a Roma 100 rappresentanti da oltre 30 Paesi dell’Asia e del Pacifico. L’appuntamento pone le basi per l’avvio di nuovo partnership internazionali tra la Rai e le reti del servizio pubblico asiatico, dai programmi di scambio culturale alle coproduzioni fino alla diffusione all’estero di programmi televisivi di successo.

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