Le novità al Senato su Finanziaria e Tv locali

Vediamo il quadro riassuntivo comparso sul periodico della Frt ‘Radio e Tv notizie’: «In una altalenante e burrascosa seduta in Aula al Senato per la conversione in legge del decreto collegato alla finanziaria, il 23 ottobre sono stati approvati, con il parere favorevole del Governo, due emendamenti della Lega Nord che ampliano i limiti proprietari per gli operatori televisivi locali nei seguenti termini: ferma restando la copertura inferiore al 50% del territorio nazionale per poter continuare…

Vediamo il quadro riassuntivo comparso sul periodico della Frt 'Radio e Tv notizie':

«In una altalenante e burrascosa seduta in Aula al Senato per la conversione in legge del decreto collegato alla finanziaria, il 23 ottobre sono stati approvati, con il parere favorevole del Governo, due emendamenti della Lega Nord che ampliano i limiti proprietari per gli operatori televisivi locali nei seguenti termini: ferma restando la copertura inferiore al 50% del territorio nazionale per poter continuare a definirsi "locale", il numero dei bacini, anche non limitrofi, per l'esercizio dell'attività passa da 6 a 10, fatto salvo il limite di tre concessioni all'interno dello stesso bacino. Entro tali limiti un medesimo soggetto può detenere, anche tramite società controllate e/o collegate, un numero plurimo di concessioni.

La nuova norma (non ancora definitiva perché il decreto legge dovrà passare alla Camera per l'approvazione entro il 30 novembre) rimuove gli ultimi vincoli proprietari che per anni hanno ingiustamente impedito la crescita, anche solo potenziale, dell'imprenditoria televisiva locale, E, rappresenta, è doveroso sottolinearlo, un ulteriore segnale di attenzione verso l'emittenza locale, che fa seguito all'incremento di 10 milioni per il 2008 dei contributi ex L. 448/98. Ed è auspicabile che nel ddl finanziaria, ancora all'esame della competente Commissione bilancio del Senato, possa essere approvato l'emendamento dell'On. Alessio Butti (AN), sollecitato dalla FRT al fine di anticipare e semplificare le procedure nella ripartizione delle somme da attribuire alle singole regioni, atto propedeutico all'erogazione del contributo a ciascuna emittente».

Non è finita, perché c'è un altro punto importante, più discusso e forse anche più importante del precedente:

«Dopo i segnali positivi per le Tv locali in sede di conversione del decreto legge collegato alla finanziaria, dall'Aula di Palazzo Madama viene invece posto un freno, si spera rimovibile, allo sviluppo del digitale terrestre nel nostro Paese. È stato infatti bocciato (con voto pari, 156 a 156) un emendamento proposto dal sen. Esterino Montino (DS) che prevedeva la possibilità di passaggio alla nuova tecnologia entro il 2012 articolato per aree geografiche. E a tal proposito Piero De Chiara, Presidente di DGTVi - l'associazione tra i broadcaster per lo sviluppo della Tv digitale terrestre, cui è associata la FRT - ha dichiarato: "La cancellazione nel decreto fiscale dell'impegno a costruire un piano nazionale di passaggio al digitale per aree geografiche, sul modello sperimentato con successo in Sardegna e Valle D'Aosta, danneggia i consumatori e le imprese e rallenta gli investimenti. Senza date certe intermedie e senza strumenti attuativi resta solo un ennesimo rinvio, poco credibile come quelli precedenti".

Il Presidente di DGTVi si augura perciò che "nei prossimi passaggi parlamentari si possa recuperare il piano per aree, l'unico strumento che può consentire all'Italia di restare agganciata al grande progetto europeo di abbandono della vecchia Tv analogica"».

Pubblica i tuoi commenti