Campagna elettorale e Tv: subito polemiche
Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato lo schema di regolamento per l’applicazione della par condicio da parte delle Tv private nella campagna elettorale per le elezioni politiche del prossimo 4 marzo e per le Regionali contemporanee e successive. Ogni settimana Agcom pubblicherà sul proprio sito i dati del monitoraggio e li trasmetterà alle emittenti affinché possano correggere eventuali disequilibri o anomalie entro la settimana successiva.
Nulla di molto nuovo, ovviamente, ma a provocare polemiche è stata una disposizione che sembrava voler rendere ‘paritaria’ per forza anche la presenza di giornalisti (politicamente ‘orientati’ in un senso o nell’altro), specie nei talk show. Immediate le opposizioni alla norma e le precisazioni del caso.
In precedenza oziose polemiche in Vigilanza sulle trasmissioni di Vespa e Fazio, che in quanto ‘artisti’ non si dovrebbero occuparsi di politici e elezioni. Nulla di fatto anche qui, s’intende.
Ci si è messo poi Renzi, proponendo l’abolizione del canone Rai. Polemiche, precisazioni e anche qui ‘palla al centro’.
Tanti nuovi programmi Rai nel gennaio 2018
Improvvisa pioggia di novità nei programmi Rai in questo gennaio 2018. Quasi incongruo, o forse voluto, fra le altre cose, dato il periodo elettorale che complica le cose, l’arrivo di ben due talk-show: uno è affidato nientemeno che a Michele Santoro, che torna su Rai3 dopo una vita con ‘M’ e rimette all’opera Dragoni, Ruotolo, Santoro e persino Vauro (non più invece Travaglio, si sa), anche se per sole 4 puntate, pare.
Su Rai2 qualcuno dice che è tornato un talk-show ‘di destra’ (dopo che se ne è andato Nicola Porro) con ‘Kronos’, affidato a e Giancarlo Loquenzi ma soprattutto a Annalisa Bruchi; si è partiti (non a caso?) nientemeno che con Berlusconi.
Se su Rai1, Alberto Angela mette in fila ‘Meraviglie’ di immagini e d’ascolto e se la cava bene in versione fiction la brava Francesca Archibugi, su Rai3 c’è (vera novità) un Valerio Mastandrea in versione seriale (ospedaliera) brillante. Intanto dilaga Amadeus sulla Rai, onnipresente.
Ma la novità più ‘pazzesca’ (per certi versi) e a suo modo entusiasmante è il ritorno di ‘Ieri e oggi’, curato e voluto da Carlo Conti, nella seconda serata di Rai3: personaggi noti, come molti anni fa, parlano del loro passato. Come dire, il passato al quadrato o persino al cubo.
Marano prende le deleghe da AD a Rai Pubblicità
Si è sciolto nel modo più semplice - anche se solo ‘provvisoriamente’ - il nodo di Rai Pubblicità, dopo le dimissioni (confermate, dopo le indiscrezioni delle scorse settimane) di Fabrizio Piscopo (sgradito per ‘troppa intraprandenza’ soprattutto alla concorrenza Tv). Al presidente di Rai Pubblicità Antonio Marano sono state conferite anche le deleghe di Amministratore Delegato. Lo ha deciso il Cda Rai, sottolineando che si tratta di un incarico a tempo, pur senza scadenza prefissata.
L’atto più importante del primo Cda Rai del 2018 è però stato l’approvazione definitiva del famoso Contratto di servizio 2018-2022.
Ancora nuove frequenze per 105 e RadioMediaset
Prosegue il piano di sviluppo delle frequenze messo in atto da RadioMediaset a partire dai primi mesi del 2017, teso a rendere sempre più capillare l’ascolto della propria emittente leader Radio 105 su tutto il territorio nazionale.
Bologna e provincia saranno così coperte dalle frequenze FM 96 e 107.9, gli abitanti di Cesena, Riccione, Pesaro e provincia potranno ascoltare Radio 105 sui 107.3, in provincia di Agrigento Radio 105 sarà sugli 87.9, a Rovigo sui 104.3 e a Empoli sui 96.5.
Le nuove frequenze verranno comunicate e sostenute attraverso una campagna prodotta internamente e pianificata a partire da domenica 14 gennaio su Tv, digital e social.
In realtà in molti casi si tratta di passaggi interni (o ‘ottimizzazioni’) fra le stazioni di Radio Mediaset, con R101 che cede alcune sue buone frequenze ‘ridondanti’ all’‘ammiraglia’ Radio 105, magari in cambio di altre. È il caso, soprattutto, di Bologna.
La scomparsa di Umberto Tersigni, editore di Rete Oro
Sul sito della nota Tv romana Rete Oro troviamo quanto segue:
“Si è spento il 9 gennaio, circondato dall' affetto dei familiari, degli amici e dei collaboratori, il nostro editore Umberto Tersigni. Classe 1942, già imprenditore edile, ha fatto la storia dell'emittenza locale fin dai suoi primissimi esordi. È del 1976 la sua prima creatura, PTS , per poi fondare il 21 marzo del 1984 Rete Oro, che ha subito saputo guidare ai vertici dell'allora ‘piratesco’ mondo delle Tv private. Grande appassionato di sport (in particolare con il Civitavecchia calcio; N.d.R.) e di politica ha saputo trasportare le sue passioni all'interno del palinsesto dell'emittente anche grazie alla sinergia con gli amici e collaboratori di sempre, Lucio Vetrella e Raffaele Minichino.
Imprenditore e maestro ha formato decine di giovani che sono passati dagli studi di Rete Oro per poi approdare a testate nazionali. Per l'emittenza locale si è sempre speso anche a livello consociativo andando a ricoprire la carica di Consigliere dell'Aeranti-Corallo, e con fermezza ha saputo traghettare la sua creatura nel terzo millennio vincendo la sfida del digitale terrestre.
Da buon editore ha affrontato anche la prova della carta stampata con le testate ‘Roma Lazio Lazio Roma’ e ‘La Provincia’, legata al litorale laziale”.
Chiude TVblog, travolto dalla crisi di Blogo
Una brutta notizia ha colto di sorpresa tutti gli appassionati di Televisione a Natale: TVblog, il sito considerato una delle fonti più attendibili sul panorama televisivo italiano, chiude i battenti, non per particolari colpe proprie ma per la crisi forte e ‘improvvisa’ (o almeno non ammessa fino all’ultimo dalla proprietà) della ‘piattaforma’ on line Blogo, di cui faceva parte.
Si sta comunque lavorando per ripristinare - anche se, probabilmente con un altro nome - un sito che informi ogni giorno sulla Tv come faceva TVblog.
Bolle su Rai1: la qualità paga
La Rai non poteva aprire meglio l’anno. Roberto Bolle, étoile della danza in due mondi (alla Scala di Milano e all’American Ballet Theatre di New York), ha conquistato tutti su Rai1 con la serata speciale ‘Roberto Bolle - danza con me’. Il programma, un ‘varietà con molta danza’ molto ben scritto e realizzato, ha ottenuto 4,8 milioni di spettatori, con il 21,5% di share. Formidabili anche le ‘partecipazioni speciali’: Pif, Virginia Raffaele, Geppi Cucciari, Miriam Leone e un bravissimo Marco D’Amore, oltre a stelle del balletto come Polina Semionova, Melissa Hamilton e Léonore Baulac.
Importante (per la Rai) il ruolo di Ballandi Multimedia, che ha dimostrato ancora di saper fare - e non è più purtroppo ‘normale’ - Televisione di qualità.
Golden Globes che passione!
L’Italia non ce l’ha fatta a vincere qualcosa, ma i Golden Globe americani hanno soddisfatto molti altri.
Dopo aver trionfato agli Emmy Awards aggiudicandosi ben 8 riconoscimenti, ce l’ha fatta per esempio “The Handmaid’s Tale”, la serie Tv targata MGM Television ispirata all’omonimo romanzo di Margaret Atwood, che si è aggiudicata 2 Golden Globe. La serie Tv tornerà con la sua seconda stagione ad aprile 2018 in anteprima esclusiva per l’Italia su Timvision a meno di 24 ore dalla messa in onda negli USA.
C’è stato poi un trionfo per ‘Big Little Lies’, la serie HBO trasmessa da Sky Atlantic che vanta un supercast composto da Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Laura Dern, Shailene Woodley e Alexander Skarsgard, con 4 premi.
Ewan McGregor si è poi aggiudicato il premio come Miglior Attore per ‘Fargo’ e Sterling K. Brown quello come Miglior Attore in una serie drammatica per ‘This is Us’ trasmessa su Fox Life.
Amazon Prime Video ha infine annunciato con piacere che la serie Amazon Prime Original ‘The Marvelous Mrs. Maisel’ ha vinto a sua volta due Golden Globe, uno per la categoria Best Television Series - Musical or Comedy e uno con Rachel Brosnahan.
La ‘partita muta’ di Rai1
Dopo l'annuncio di Mediaset dell'acquisizione in esclusiva dei diritti dei Mondiali 2018, il Cdr di RaiSport ha proclamato la prima delle tre giornate di sciopero decise per lo scorso 3 gennaio, in concomitanza della diretta su Rai1 del derby Juventus-Torino di Coppa Italia, che dunque è andato in onda senza la telecronaca di Alberto Rimedio e Roberto Rambaudi, gli interventi da bordocampo di Stefano Mattei e lo studio con Simona Rolandi e Mario Sconcerti.
Lutti in serie alla Rai
È morto nei giorni scorsi Albino Longhi. Giornalista, dal 1969 in Rai, storico direttore del Tg1, era nato a Mantova nel 1929. Aveva diretto la testata della rete ammiraglia per due volte, dal 1982 al 1987 e poi per un breve periodo nel 1993.
“Albino Longhi - hanno detto la presidente della Rai Monica Maggioni e il direttore generale Mario Orfeo - nel corso della sua lunga carriera giornalistica, che l’ha portato più volte a dirigere il Tg1, ha lasciato un segno e accompagnato il cammino di tanti colleghi che hanno avuto l’occasione di poter lavorare al suo fianco”.
Una folla di giornalisti e volti storici della Rai di ieri e di oggi hanno poi dato l'ultimo saluto a Roma anche a Romano Tamberlich. Tamberlich, a lungo vicedirettore del Tg1 e curatore di rubriche storiche della testata come ‘Tv7’ e ‘Speciale Tg1’, è morto a 79 anni.
A Torino è morto invece a soli 60 anni Maurizio Braccialarghe, ex assessore alla Cultura del Comune di Torino. Ex direttore della Rai di Torino, dopo una carriera all'interno della Tv di Stato, aveva deciso di accettare la proposta dell'ex sindaco Fassino e di mettersi al servizio di Torino.
Radio Popolare Verona lascia la Fm
A Verona si spegne un’altra voce in Fm, l’ennesima di una (purtroppo) lunga serie. È Radio Popolare Verona, da tempo in difficoltà. L’ha comunicato la stessa emittente scaligera con un comunicato sul suo sito Web:
“Il 2018 sarà un anno importante per Radio Popolare Verona. L’anno in cui verrà effettuato il passaggio dalla Fm al Web.
A fine dicembre è stato firmato il compromesso di vendita della frequenza (i 104 MHz; N.d.R.), entro il 31 gennaio (ci sarà) lo stop della diffusione delle trasmissioni via etere. Ma la Radio non si spegnerà, la passione non si spegne! La storia continua”.
Ancora non si sa chi sia l’acquirente dei 104 MHz in questione.
Agitazioni e problemi a Telesanterno
Stato di agitazione con blocco dello straordinario e un pacchetto di 80 ore di sciopero, con una prima giornata di astensione dal lavoro martedì 9 gennaio, per Gtv-Telesanterno e Publivideo 2. Lo ha deciso l'assemblea dei lavoratori che ha approvato un documento in cui vengono illustrate la ragioni della protesta. Vi si sostiene quanto segue:
«Preso atto delle mancate risposte da parte dell'azienda sul pagamento degli stipendi in arretrato (da 5 fino a 11 mensilità), dell'indisponibilità manifestata ad incontrare le organizzazioni sindacali, dell'effettiva erogazione, nelle ultime settimane, del contributo ministeriale 2015 per oltre 250 mila euro, della fantomatica ricerca di nuovi soci mai arrivati e valutando anche la grave decisione di licenziare per giustificato motivo oggettivo un lavoratore di un settore strategico per la raccolta pubblicitaria», si è decisa «l'apertura, con effetto immediato, dello stato di agitazione con blocco dello straordinario, affidando un pacchetto di 80 ore di sciopero da effettuarsi secondo modalità che saranno decise di volta in volta insieme alle necessarie iniziative di lotta».
Nuvola 61 torna in onda
La programmazione del canale sportivo (del gruppo Gold Tv) Nuvola 61 torna in onda attraverso Odeon 24 (i due marchi compaiono insieme in alcune ore di programmazione). Il caanle Odeon 24 (Lcn 177, edere dello ‘storico’ Odeon Tv gestito a sua volta da Gold Tv) è stato recentemente inserito nel mux di Retecapri.
‘I delitti del BarLume’: ottimo debutto
Ottimi ascolti per la prima delle due nuove storie de ‘I Delitti del BarLume’, “Un due tre stella!”, diretta da Roan Johnson, che ha totalizzato su Sky Cinema e su Primissime 836.756 spettatori medi complessivi. La produzione originale Sky Cinema realizzata da Palomar è giunta al quinto anno di messa in onda; continua a registrare ascolti analoghi e spesso superiori a quelli di grandi blockbuster americani come ‘Capitain America: Civil War’ (674.000 spettatori medi) e ‘Alla ricerca di Dory’ (674.000).
Il giallo-comedy tratto dai romanzi bestseller di Marco Malvaldi quest’anno vede il debutto nel cast di Stefano Fresi, accanto a Filippo Timi, Lucia Mascino, Enrica Guidi e tutti gli altri.
Emanuela Orlandi protagonista su Crime+Investigation
A cinquant’anni esatti dalla nascita di Emanuela Orlandi, domenica 14 gennaio alle 21.00 Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 118) propone Scomparsi: Emanuela Orlandi: protagonista dello speciale è Pietro Orlandi che ricostruisce la scomparsa della sorella e le indagini che ne seguirono. Un racconto intenso e sofferto di un dramma che, a tanti anni di distanza, l'Italia non ha dimenticato.
Scomparsi è una serie prodotta da B&B Film per A+E Networks Italia: il produttore è Raffaele Brunetti. La serie è diretta da Alessandra Bruno e scritta da Alessandro D’Ottavi e Lorenzo Brunetti, mentre lo speciale di domenica 14 è scritto da Raffaele Brunetti, Piergiorgio Curzi e Pietro Orlandi.
Con sede a Roma, A+E Networks Italia è un gruppo televisivo che gestisce tre canali presenti in alta definizione sulla piattaforma satellitare Sky: History, il canale che racconta “le storie che hanno fatto la Storia” dedicato alla storia; Crime+Investigation, il primo canale italiano interamente dedicato al real crime; Blaze, il canale di factual entertainment che punta i riflettori sull’altra faccia dell’America.
A+E Networks Italy fa parte di A+E Networks, media company globale con sede a New York. I network e i programmi del brand raggiungono più di 350 milioni di case in oltre 180 Paesi. A+E Networks è una joint venture di Disney-ABC Television Group e Hearst Corporation.
E riecco in onda Letterman
Il re dei talk show David Letterman non è riuscito a non tornare in Tv. Dopo l’addio nel 2015 al ‘Late Show with David Letterman’, in onda per circa 30 anni prima su Nbc e poi su Cbs, Letterman sarà di nuovo sul piccolo schermo con il programma ‘My Next Guest Needs No Introduction With David Letterman’ (‘Il mio prossimo ospite non ha bisogno di presentazione’), in onda su Netflix. Il primo ospite è nientemeno che l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che torna in video per la prima volta dopo la fine del suo secondo mandato alla Casa Bianca.
Al momento sono previsti per Letterman sei puntate, con cadenza mensile, da 60 minuti circa, con interviste realizzate sia in studio che in esterna.