Un altro omicidio di un giornalista, in Slovacchia
Dopo Malta, l’Est europeo e in specifico la Slovacchia, un Paese di recente nascita, che a noi di Millecanali è anche caro per il Festival delle Tv locali di Kosice, che vi si svolge a giugno. Qui il giornalista investigativo Jan Kuciak è stato ucciso nei giorni scorsi con un colpo di pistola nella sua casa di Velka Macia, nell’ovest della Slovacchia, insieme alla sua fidanzata. Si tratta del primo omicidio di un giornalista nella storia del piccolo Paese.
Kuciak, 27 anni, da tre lavorava come reporter per il sito Aktuality.sk e si dedicava alle frodi fiscali che riguardavano le persone vicine al partito dei Democratici Sociali (Smer) del premier Robert Fico.
Ancora una volta sono dunque le ambiguità e le possibili complicità con ambienti politici corrotti (come nel caso di Malta) a venire alla ribalta e a causare la morte di chi se ne occupa a livello giornalistico. Ci sono state così anche dimissioni in ambienti vicini al Governo Fico. Una cosa grave non solo per la Slovacchia ma per l’intera Europa, dato che spesso ci sono poi di mezzo gli appetiti criminali sui fondi europei.
Ma una cosa gravissima per l’Italia, perché è stata evidenziata di nuovo in specifico l’infiltrazione delle nostre organizzazioni di malavita in Germania e nell’Est europeo (si pensi all’episodio dell’ultima serie di ‘Gomorra’ in Bulgaria), dove non di rado diventano protagoniste del malaffare o di iniziative imprenditoriali legate al riciclaggio di denaro sporco.
Così la polizia slovacca ha arrestato (anche se poche ore fa c’è poi stato il rilascio) proprio sette italiani per l'assassinio di Kuciak, ritenuti legati alla ‘ndrangheta calabrese: si tratta di Antonio Vadalà, da anni trasferito in Slovacchia, del fratello Bruno, dell’altro parente Sebastiano e del cugino Pietro Catroppa, oltre che di Diego Rodà, Antonio Rodà e di un altro Pietro Catroppa (di età diversa rispetto all’omonimo).
Per Persidera per ora la decisione è quella del trust
Ancora nessuna decisione, nello stile tipico dei francesi di Vivendi (che hanno in qualche modo ‘spuntato’ un rinvio all’autunno anche nella causa giudiziaria con Mediaset), per la cessione di Persidera da parte di Tim (e di Gedi), pur richiesta dall’Europa in tempi molto brevi. Amos Genish, amministratore delegato di Tim, ha infatti dato mandato di trasferire a un trust la quota del 70 per cento di Persidera in linea con le richieste dell’antitrust Ue proprio all’azionista Vivendi. Questa decisione - viene spiegato - non interrompe le discussioni in corso con i potenziali acquirenti di Persidera, F2i-Rai Way e soprattutto gli americani di I Squared Capital. Ma già martedì il Cda di Tim deciderà ulteriori iniziative in merito.
‘Striscia la notizia’: aggressione a Brumotti, polemica con ‘L’Isola dei famosi’
Notizie di rilievo da ‘Striscia la notizia’.
A fine febbraio a Palermo Vittorio Brumotti e la sua troupe sono stati aggrediti durante un’inchiesta sulla droga nel ‘famoso’ quartiere Zen. L’inviato di ‘Striscia’ si trovava nella zona per documentare come avviene e da chi è gestito lo spaccio di stupefacenti, quando lui e i suoi collaboratori sono stati insultati, minacciati di morte e aggrediti con lancio di sassi da un folto gruppo di abitanti dello stesso Zen. Il tetto della loro auto (blindata) è stato addirittura sfondato da un pesante blocco di cemento lanciato da un piano alto di una casa e la portiera è stata perforata da un colpo di arma da fuoco. Giancarlo Scheri e tutta la squadra di Canale 5 hanno manifestato tutto il sostegno possibile a Brumotti, alla sua troupe e a ‘Striscia la notizia’.
Ma all’interno stesso di Canale 5 è in atto da tempo una vera e propria battaglia ancora fra ‘Striscia’ e ‘L’Isola dei famosi’ (che pure è ‘trainata’ dalla trasmissione satirica), che fa seguito alla famosa (per chi ama il genere) polemica sulla droga che sarebbe stata consumata dai alcuni dei protagonisti prima dell’arrivo sull’isola. La polemica è arrivata al punto che uno degli autori dell’Isola si è presentato in video proprio per rispondere a ‘Striscia’. Buoni però, forse anche per questo, gli ascolti dell’Isola.
Paola Gallo lascia Radio Italia ma si consola con Inblu
“Avrei voluto salutarvi in diretta ma non mi è stato possibile. Ma non vi lascerò senza un abbraccio fortissimo e senza spiegarvi perché da domani (anzi da oggi) non mi sentirete più in onda a Radio Italia”.
Ha colpito molto l’addio amaro, dopo molti anni, della conduttrice del pomeriggio Paola Gallo a Radio Italia, comunicato attraverso il suo blog “Onde Funky”. Affatto chiaro, tuttavia, la motivazione precisa della sua decisione, che sembra alludere a ragioni private: “Quando il malessere supera la gioia e soprattutto quando il tuo cuore non batte più all’unisono con quello del tuo compagno di vita, ci vuole quello scatto di reni che ti dia il coraggio di andartene, anche se i dubbi sono tanti e la consuetudine forte come il sangue”.
In altre comunicazioni Paola ha invece detto di non essere più in ‘sintonia editoriale’ con l’emittente.
Paola Gallo resta comunque a Radio InBlu, dove già lavorava in parallelo con Radio Italia. Ed è arrivato anche un comunicato del gruppo cattolico in proposito: “Paola Gallo è stata nominata responsabile editoriale di InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Conferenza episcopale italiana. La conduttrice radiofonica e giornalista musicale, dopo un lungo percorso professionale come speaker di Radio Italia, consolida il proprio rapporto di collaborazione con InBlu Radio che risale al 2002”.
“Ringrazio Radio Italia - ha detto ancora Paola Gallo - per questi 20 anni e soprattutto i miei ascoltatori e gli artisti che in queste ore stanno esprimendo il loro profondo affetto nei miei confronti… Sono felice di consolidare il mio rapporto con InBlu Radio e i media Cei e di poter pensare a un nuovo percorso che mi somigli di più”.
Accordo per il contratto di lavoro del settore radio-tv
Ricordiamo che lo scorso 19 dicembre la delegazione di parte datoriale, composta da Confindustria Radio Televisioni (CRTV), RNA - Radio Nazionali associate, con ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche e Audiovisive), e le organizzazioni sindacali dei lavoratori SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL hanno siglato l’ipotesi di accordo relativo alla copertura economica per il triennio 2015- 2017 del CCNL del settore radiotelevisivo multimediale scaduto il 31 dicembre 2014.
Contestualmente, le Parti hanno sottoscritto un verbale d’intesa per il triennio 2018 - 2020 che, successivamente, è stato approvato dalle assemblee territoriali dei sindacati dei lavoratori.
L’approvazione di tale verbale d’intesa ha portato al definitivo accordo di rinnovo del CCNL vigente dal 1° gennaio 2018, che andrà a scadere il 31 dicembre 2020. Le parti hanno anche proceduto alla rielaborazione ed all’aggiornamento complessivo del testo contrattuale in ragione delle sostanziali modifiche legislative intervenute nel triennio 2015 - 2017.
A fronte dell’evoluzione del settore dei media audiovisivi, è stato ritenuto opportuno estendere l’applicazione del contratto anche alle aziende che commercializzano o producono canali televisivi tematici free o pay, alle attività di new economy e di e-commerce, ai canali di informazione (anche all news), ai programmi editoriali destinati alla esclusiva diffusione on-line, alle imprese di gestione dei social network e/o servizi on-line.
China Fm affianca Radio We
Il sito Fm-World comunica un importante “cambio di modulazione sui 92.4 di Milano e sui 107.9 di Firenze. I due impianti non diffondono più il segnale di Radio Cuore, ma quello di China Fm”.
A parte la progressiva scomparsa delle frequenze di Cuore (e di Fantastica) ma non certo di Radio Sportiva, ci deve essere qualcosa di interessante in ballo. Una spiegazione potrebbe essere l’articolo apparso sull’altro sito newslinet.com che fa riferimento anche all’emittente ‘cinese’ in italiano Radio We, presente in alcune parti d’Italia:
“Italia International Radio & Media (Radio We) acquisisce una concessione per la radiodiffusione sonora in ambito locale con annesso impianto FM in Lombardia da Mediatech (Radio Milano).
La prima struttura italiana di competenze a più livelli in ambito mediatico Consultmedia e lo studio D’Angelo & Partners hanno assistito le società IIRM (Italian International Radio & Media, già editrice di Radio We) e Mediatech (già editrice di Radio Milano, che continuerà ad esistere) nell’acquisizione di un asset radiofonico con una concessione per la radiodiffusione sonora in ambito locale con annesso impianto FM in Lombardia ed autorizzazione alla fornitura di contenuti radiofonici in tecnica digitale. L’operazione è prodromica al lancio della prima stazione radiofonica della società IIRM in lingua cinese, che diventerà operativa nei prossimi mesi”.
Firmato il nuovo decreto sulla ripartizione dei diritti Tv del calcio
In attesa dei novità sulla vicenda Mediapro e sull’assegnazione dei diritti Tv della serie A, ecco che, come preannunciato, il ministro per lo sport Luca Lotti ha firmato il decreto con le nuove misure di ripartizione degli introiti dei diritti fra le squadre, con il dichiarato scopo di ridurre il dislivello di guadagni tra i grandi club e quelli più piccoli.
Le norme promosse da Lotti stabiliscono che la quota fissa salga dal 40% al 50%; in aggiunta, c'è una quota del 30% da ripartire in base ai risultati conseguiti, con criteri più misurabili; infine un 20% legato al radicamento sociale (sparisce il sondaggio telefonico e si valorizzano le politiche sui prezzi dei biglietti per portare più persone negli stadi).
Deejay ha festeggiato all’Unipol Arena
“Grande successo - informa un comunicato dell’emittente diffuso in queste ore - per il party di Radio Deejay che si è tenuto all’Unipol Arena di Bologna, il palazzetto più grande d’Italia al completo con i suoi 15 mila posti. Come annunciato, sul palco, oltre agli artisti di Radio Deejay, si sono esibiti Ligabue, Elisa, Fabri Fibra, Luca Carboni, Ghali, Tommaso Paradiso, Takagi & Ketra. Ad aprire lo show è stato proprio Linus, che ha subito invitato sul palco il suo partner Nicola Savino…
Come da consuetudine, sul palco i protagonisti del ‘Deejay Time’ (Albertino, Fargetta, Prezioso e Molella) e la musica degli anni ’90… Tutto il pubblico è stato coinvolto dal karaoke di Federico Russo e Alessandro Cattelan, che si è concluso con un duetto di ‘Back for good’ dei Take That e il bacio tra Fede e Ale…
A chiudere il party Ligabue con medley davvero emozionante, che si può vedere, insieme a tutte le altre performance, su Deejay Tv sabato 3 e domenica 4 marzo (visibile sul digitale terrestre al canale 69, su Sky al 714) alle ore 22.00”.
Guerra fra l’Orf e la destra governativa in Austria
Come scrive Euronews, “un post sbagliato su Facebook è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
Succede in Austria, dove l'emittente pubblica ORF ha presentato denuncia contro il vicecancelliere Heinz-Christian Strache, presidente del partito di estrema destra FPÖ. Due settimane fa Strache aveva pubblicato su Facebook una foto del conduttore di ORF Armin Wolf con il commento: “C'è un posto dove le bugie diventano notizie. Quel posto è ORF”.
ORF era già stata più volte criticata dal partito populista di estrema destra, che però adesso è al Governo, alleata con i popolari del giovane Sebastian Kurz, dopo le elezioni del dicembre 2017.
Il conduttore coinvolto, Wolf, ha a sua volta citato in giudizio il vicepremier dicendo che nessun politico lo ha mai accusato prima di aver mentito.
Nuovi arrivi a Viacom Italia
Due nuovi arrivi ‘in rosa’ ai vertici di Viacom International Media Networks Italia. La società italiana di Mtv (e molto molto altro) amplia il proprio organico con l’arrivo di Chiara Giacoletto Papas a capo della comunicazione del gruppo e di Cristina Roncato Veterano, al vertice invece di Paramount e Spike.
Cristina Roncato Veterano, in specifico, entra in Viacom International Media Networsk Italia come nuovo Senior Director Programming & Acquistion per Paramount Channel e Spike, i due brand di Viacom Italia presenti sul digitale terrestre. Roncato Veterano proviene da Mediaset, dove dal 2014 era vicedirettore di Rete 4.
Cardani presidente di Fcp-Assotv
Matteo Cardani, general manager marketing di Publitalia ’80, è il nuovo presidente di Fcp-Assotv, al posto di Luigi Colombo. Ad annunciarlo è una nota dell’associazione delle concessionarie Tv diffusa dopo l’assemblea che si è riunita il 27 febbraio ed è stata presieduta dal presidente Fcp Massimo Martellini. È poi stato eletto come Consigliere Giuliano Cipriani, direttore generale di Discovery Media. Cipriani e Cardani entrano a fare parte del Consiglio Federale Fcp.
L’Assemblea è stata l’occasione per fare il punto sull’indagine internazionale sul mezzo televisivo promossa in occasione del ‘World Television Day 2017’ da Egta, l’associazione, con sede a Bruxelles, che rappresenta gli interessi delle concessionarie televisive e radiofoniche nel mondo, cui FCP-Assotv è associata dal 2017. L’indagine è stata affidata all’istituto canadese Riwi, coinvolgendo cinquanta nazioni suddivise fra Africa, Nord e Sud America, Asia, Pacifico, Medio Oriente ed Europa, Italia compresa.
Spenta in Sardegna Nova Tv
Nel primo pomeriggio del 28 febbraio - ci comunicano Pierpaolo e Giuseppe Podda dalla Sardegna - “ha finalmente avuto termine l’agonia di Nova Televisione di Oristano. Diciamo finalmente perché per tutto il mese scorso non veniva trasmesso alcunché. A video compariva H24 un fermo immagine di un vecchio programma”.
“Termina così mestamente (o almeno sembra, salvo ulteriori novità; N.d.R.) la vita di questa emittente che per oltre 32 anni, seppur con alti e bassi, cambiando spesso editore, ha raccontato la storia e le storie di Oristano e dell’isola tutta”.
Tornano i ‘Mini Cuccioli’ su Rai YoYo
Da mercoledì 7 marzo, alle ore 12.25, e la domenica anche alle ore 8.45, arrivano in prima Tv assoluta su Rai YoYo i nuovi episodi di “Mini Cuccioli”, una delle serie Rai più amate dai piccoli telespettatori, spin-off della famosa serie “Cuccioli”, distribuita in 137 Paesi del mondo. Entrambe le serie sono state prodotte dalla Rai con il Gruppo Alcuni di Treviso e sono state dirette da Sergio Manfio.
I protagonisti sono infatti gli stessi della serie ‘Cuccioli’, ma più giovani di qualche anno: Pio non è ancora diventato rana e ha ancora una piccola coda, il coniglio Cilindro ha l’apparecchio per i denti, il pulcino Senzanome è appena uscito dal suo uovo, Diva è una dolce e piccola papera, Olly è una gattina dai grandi occhi e Portatile è un cagnolino più piccolo di una margherita.
Le prime due stagioni di ‘Mini Cuccioli’, fra l’altro, sono già disponibili anche sulle piattaforme VOD della Repubblica Popolare Cinese, a partire da Iqiyi, una delle più grandi piattaforme cinesi di video online (di proprietà di Baidu, il più importante motore di ricerca in Cina), grazie ad un accordo con la JY Animation di Pechino.