Da tempo conosciuto per le rilevazioni sulla par condicio e su altri temi per l’Authorithy, il Centro d’Ascolto si occupa del monitoraggio dell’informazione televisiva anche per Rai, Mediaset, gruppi politici ed Università, registrando e archiviando i programmi delle varie reti monitorate.
Il Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva è l'organismo che vanta la maggior esperienza nel settore, anche se magari è conosciuto soprattutto come la struttura che cura le rilevazioni per l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, tralasciando altri aspetti e progetti importanti.
Nato negli anni '80 da un'idea di Marco Pannella come Centro d'Ascolto Rai del gruppo parlamentare radicale, il Centro d'Ascolto è rimasto per dieci anni l'unico organismo in grado di effettuare un servizio di monitoraggio della televisione italiana, schedando e archiviando tutti i notiziari e le trasmissioni di informazione. Negli anni '90 è diventato autonomo dal gruppo parlamentare radicale, da cui si è separato, diventando una sezione della Torre Argentina Società di Servizi S.p.a. Il Centro d'Ascolto è stato poi appunto scelto da quello che allora era il Garante per il controllo del rispetto della par condicio durante le campagne elettorali. Il rapporto è continuato anche quando il Garante è stato sostituito dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; nel 2001 il Centro d'Ascolto ha poi vinto un'ulteriore gara per gestire per due anni per conto della stessa Autorità il monitoraggio Tv sul pluralismo politico e sociale, gli obblighi di programmazione e le garanzie a tutela dei minori.
Il rapporto con l'Autorità è stato poi prorogato ma solo fino al 2 novembre scorso. Il direttore del Centro d'Ascolto Gianni Betto ce ne ha spiegato i motivi: «Durante la gara è sorto il problema del prezzo d'asta troppo basso. Infatti c'è stato un ricorso al TAR, perché si pronunzi appunto sulla congruità del prezzo in questione. In base alla sua decisione si vedrà se la collaborazione con l'Autorità continuerà o meno».
Indipendentemente dai progetti realizzati per l'Autorità, il Centro d'Ascolto esegue da tempo un attento monitoraggio dell'informazione televisiva, in particolare l'analisi quotidiana dell'informazione sui temi politici, istituzionali e di attualità trattati nei programmi informativi delle reti nazionali, estrapolando i dati e facendone un raffronto su base settimanale.
Il Centro d'Ascolto ha un sistema di registrazione e archiviazione integrale in digitale delle trasmissioni di tutte le reti, sottoposte a monitoraggio 24 ore su 24. I dati di alcuni monitoraggi sono disponibili sul sito www.centrodiascolto.it.
Ma volete un esempio dei risultati di questa intensa attivitàO Ecco un recente comunicato dello stesso Centro d'Ascolto:
«L'analisi dei temi dell'agenda setting della settimana da lunedì 7 a domenica 13 novembre, a cura del Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva, evidenzia come l'informazione televisiva sui temi politici, istituzionali e di attualità maggiormente ricorrenti nelle edizioni principali delle testate nazionali dei telegiornali (Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, Studio Aperto e Tg La7) sia stata caratterizzata dalle iniziative del Governo, della Casa delle Libertà e dai temi di politica internazionale. L'Unione, mai protagonista, è chiamata soltanto ai commenti sulle iniziative di Governo e CDL oppure se ne parla solo in termini problematici, come nel caso Cofferati o nelle polemiche interne sul dibattito sulla lista unitaria. Il maggiore spazio è dedicato agli scontri in Francia (1h 19.51' in totale), al secondo anniversario della strage di Nassirya (32.55), al voto sulla finanziaria (23.03), al dibattito sul ritiro delle truppe dall'Iraq (11.49), all'influenza aviaria (11.22) e al dibattito sulla ex-Cirielli (9.20)».