Le risorse per il digitale terrestre

Chiariamo prima di tutto la situazione “certa”, ripubblicando quanto apparso sul ‘bollettino’ FRT ‘Radio & Tv Notizie”: «Il Ministro Claudio Scajola ha firmato il decreto di riparto delle somme destinate ad assicurare lo sviluppo del digitale terrestre nelle aree All digital coinvolte nello switch-off (Valle d’Aosta, Piemonte occidentale, Lazio, Campania, Provincia di Trento e provincia di Bolzano). Complessivamente i fondi stanziati per l’anno 2009 dalla legge 296/2006 e dalla legge 203/2008 am…

Chiariamo prima di tutto la situazione "certa", ripubblicando quanto apparso sul 'bollettino' FRT 'Radio & Tv Notizie":

«Il Ministro Claudio Scajola ha firmato il decreto di riparto delle somme destinate ad assicurare lo sviluppo del digitale terrestre nelle aree All digital coinvolte nello switch-off (Valle d'Aosta, Piemonte occidentale, Lazio, Campania, Provincia di Trento e provincia di Bolzano). Complessivamente i fondi stanziati per l'anno 2009 dalla legge 296/2006 e dalla legge 203/2008 ammontano a Euro 30.899.200 così ripartiti:

1) Euro 7.499.200 sono destinati all'erogazione di contributi alle famiglie per l'acquisto o noleggio del decoder;

2) Euro 4.000.000 sono destinati a sostegno delle iniziative effettuate da Poste Italiane Spa (call center e centro servizi);

3) Euro 5.500.000 sono destinati a sostegno delle iniziative effettuate dalla Fondazione Ugo Bordoni per le attività di supporto tecnico, scientifico e operativo;

4) Euro 3.500.000 sono destinati alla Rai per interventi di adeguamento degli impianti allo scopo di estendere le aree di copertura digitale;

5) Euro 10.400.000 sono destinati alle emittenti locali a sostegno delle iniziative di sensibilizzazione della popolazione alla tecnologia digitale».

Molti diranno che i soldi previsti sono pochi. Ma ecco la novità, sempre nella spiegazione della FRT:

«La Commissione Finanze e Attività Produttive ha approvato un emendamento al "decreto incentivi" presentato dall'On. Raffaele Vignali che prevede che il 20% delle maggiori entrate del 2009 conseguenti alle future assegnazioni di diritti d'uso di frequenze radio o risorse di numerazione vadano anche ad incrementare il fondo per il passaggio al digitale terrestre costituito presso il Ministero dello sviluppo economico. Il testo dell'emendamento approvato è il seguente: "In relazione a future assegnazioni di diritto d'uso di frequenze radio o di risorse di numerazione, per l'anno 2009 la quota del 20 per cento delle maggiori entrate conseguenti alle assegnazioni medesime, al netto delle somme corrisposte dagli operatori come contributi per i diritti d'uso delle frequenze sarà riassegnata, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge di conversione, ad appositi capitoli dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per appositi capitoli dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per far fronte alle esigenze di razionalizzazione e sviluppo delle infrastrutture di reti di comunicazione elettronica, agli oneri amministrativi relativi alla gestione delle gare di affidamento e per l'incremento del Fondo per il passaggio al digitale di cui all'art.1, commi 927, 928 e 929, della legge 27 dicembre 2006, n. 296".

Intanto il Dipartimento per le Comunicazioni ha già provveduto ad emettere il Bando di gara - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.35 del 23 marzo 2009 - con il quale viene disciplinata la procedura per l'assegnazione dei diritti d'uso di frequenze nella banda 2100 MHz. Si stima che l'operazione porterebbe alle casse dello Stato da 200 a 250 milioni di euro di nuove entrate da cui deriverebbero circa 40/50 milioni di euro (pari al 20%) da destinare all'incremento del fondo per il passaggio al digitale terrestre».

E i nuovi fondi dovrebbero proprio esserci. Il sito www.key4biz informa infatti che il (relativo) decreto deve «essere convertito entro il 12 aprile e dopo il sì della Camera dovrà essere esaminato, in una seconda lettura che si preannuncia blindatissima, dal Senato.

Si tratta di una norma che apre la strada ad accordi tra governo e Regioni per estendere progressivamente a tutto il Paese i rimborsi già previsti per Valle d'Aosta e Sardegna, Regioni pilota per il passaggio al digitale, in base però a parametri di reddito ed età. Per gli anziani a basso reddito potrà addirittura essere gratuito».

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