Dopo che sono state sottratte al giogo della par condicio, le emittenti locali potranno fare trasmissioni elettorali. Ma le regole ci sono lo stesso. Una circolare FRT spiega in dettaglio quali programmi si potranno mettere in onda, di informazione e a pagamento.
Dopo che la nuova legge di qualche mese fa ha finalmente abolito le preesistenti norme sulla par condicio (con tutti i suoi durissimi e onerosi obblighi) per le sole radio e televisioni locali, è stato varato (e poi firmato) nei giorni scorsi il Codice di autoregolamentazione, che d'ora in poi regolerà la materia, sempre naturalmente in riferimento alle sole emittenti locali. Va sottolineato che il Codice in questione ha avuto una lunghissima fase di gestazione ed è stato approvato definitivamente giusto in tempo per essere applicato immediatamente, in occasione delle elezioni europee e amministrative del prossimo giugno.
Si tratta quindi di materia di grande rilievo, anche a livello istituzionale, importante soprattutto per tutti i responsabili delle stesse emittenti e anche per i telespettatori, per sapere che tipo di trasmissioni (e propaganda) potranno essere effettuate e quali ne siano le modalità.
Una dettagliata ed esauriente circolare della FRT spiega in dettaglio tutte le questioni connesse ed è dunque di grande utilità. Potete leggerla qui (RTF ~30 KB).
A parte pubblichiamo anche il testo del Codice di autoregolamentazione di cui sopra, che potete invece leggere cliccando qui (RTF ~30 KB).